Almafruits, una storia di famiglia

di Francesca

Questo spazio si chiama Vivere per Raccontarla. E’ stata questa l’idea che mi ha ispirato: raccontarmi e raccontare. Qualsiasi cosa bella o particolare, ma anche tutte le persone belle e speciali che avrei incontrato nel corso della mia vita. Se solo aprissimo gli occhi e il cuore, di questo ne sono certa, se solo alzassimo lo sguardo e imparassimo ad ascoltare e guardare anche oltre il nostro naso e il nostro orticello (e oggi, tra l’altro, di orto potrebbe avere senso parlare), scopriremmo un mondo grande e bellissimo, fatto di tante persone che meritano di essere scoperte e che, spesso, hanno storie bellissime da raccontare.

La storia di oggi è speciale. Lo è anche perché a raccontarcela è una persona altrettanto speciale.

Ho provato e riprovato a buttare giù un pezzo che potesse racchiudere tutto e raccontarvi, dal mio punto di vista, la storia di Giacinto, di Almafruits e della sua famiglia. Poi, a furia di rileggere, cancellare, scrivere e ri-cancellare, ho capito che la sola cosa giusta e sensata da fare fosse una: riportare una ad una le sue parole. Vivere per Raccontarla. Lui l’ha vissuta e lui ce la racconterà. Grazie amico per averci donato il tuo racconto, come mi scrivi “niente ti dice più su una persona che conoscere le sue vere intenzioni” ed io sono assolutamente d’accordo con te! Se c’è una cosa che mi ha sconvolto ascoltando e leggendo la sua storia è quanto sia stata simile alla mia. I miei nonni, d’altronde, non andarono in Svizzera ma in Venezuela e mia madre, ancora bambina, esattamente come la madre di Giacinto, iniziò la sua giovane vita in un collegio di suore, ricordo tuttora angosciante per entrambe.

giacinto

Quando, parlando di Almafruits, gli chiedo come sia nato tutto, Giacinto socchiude gli occhi, ci pensa un po’, sorride, prende fiato e inizia a raccontarsi. Ad un certo punto la storia era così bella e avvincente che l’ho pregato di scrivermela, una volta rientrato in Sicilia. E così è stato. Il post di oggi prende vita da una chiacchierata e una lettera.

Prima che possiate leggerla, vi scrivo due note sulla RE.GRE.LA, l’azienda di famiglia di Giacinto, il cui nome prese vita dalle iniziali dei cognomi dei suoi nonni e di uno zio, ingrosso ortofrutticolo ed agroalimentare che da 35 anni opera sul territorio agrigentino e siciliano. Ad oggi è tra le pochissime aziende siciliane del settore che possono vantare quattro decenni di storia imprenditoriale, contrassegnati dalla coerenza, dall’ etica del lavoro, dalla fiducia da parte di fornitori, clienti ed operatori del settore in genere.

Oggi la RE.GRE.LA, dopo aver rivolto le sue attenzioni al mercato esclusivamente regionale, si appresta ad entrare in quello nazionale ed estero. Decidendo infatti di fare di necessità virtù, ha creato e registrato un nuovo marchio: Almafruits con il quale commercializzare, promuovere ed esportare alcune tra le eccellenze alimentari siciliane di maggiore rilievo. Un marchio nuovo ma costruito su solide e ben consolidate basi che attraversano quattro decadi di storia. Con il nuovo marchio saranno commercializzate non solo le referenze sulle quali si basa la filiera ortofrutticola, ma anche frutta secca, miele , olio extravergine di oliva e radici. Non a caso, questi prodotti non solo sono estremamente ricercati in Italia ed all’ estero, ma si prestano ancora meglio rispetto ai prodotti freschi, sia al confezionamento che allo stoccaggio che alla logistica necessaria alla loro commercializzazione al di fuori dei confini regionale e nazionali.

Almafruits si pone come obiettivo quello di valorizzare e rilanciare le produzioni siciliane di eccellenza ed il loro utilizzo quotidiano, per trarne maggiori vantaggi in ambito salutistico e di benessere psicofisico. “Salute” e “Sicilianità”!

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Ci sono 3 punti importanti,degli eventi che hanno cambiato il corso della storia della mia famiglia, i 3 punti sono nell’ordine:

1 i miei nonni e l’emigrazione
2 i miei genitori
3 io ed Alma

1) La mia famiglia ha una lunga storia di emigrazione, in particolare Gaetano, mio nonno materno, l’uomo che ha creato tutto. E’ emigrato in Svizzera, è partito con mia nonna, lasciando mia madre bambina in collegio (erano andati a Zurigo per lavorare entrambi, in fabbrica, giorno e notte, non era un posto per bambine quello dove sarebbero andati. A sentire mia madre, che ancora oggi, dopo tanti anni quando ne parla non può fare a meno di piangere, anche i collegi di suore della Sicilia anni 60 non erano un posto per bambine, sopratutto se di umili origini). Ad ogni modo partono, e dopo quasi dieci anni di grandi sacrifici fanno ritorno. Mio nonno compra allora una casetta in campagna con circa 2 ettari di terreno, pianta il suo primo vigneto (uva da tavola Italia), e, in appena 5 anni dal suo ritorno in Sicilia, si ritrova a possedere ben 6 vigneti, una casa in paese , una in campagna, una palazzina di 3 piani, un magazzino per la lavorazione e “incassettamento” dell’uva. E’ stato tra i primi in Sicilia a capirne il potenziale. Infine ebbe un’altra intuizione: i mercati all’ingrosso all’epoca non esistevano, aveva da poco acquistato lo stand ai mercati generali, ovvero l’ingrosso ortofrutticolo dal quale ti scrivo adesso. Mancava solo un passo per completare il suo progetto così lungimirante: realizzare una piattaforma, una base logistica nel nord Italia, alla quale conferire i nostri prodotti, per il commercio con le regioni del nord ed in seguito con l’estero.

Mio nonno aveva la terza elementare, per questo decide di farsi aiutare da qualcuno più “istruito”,
Trova allora un contatto ben inserito al nord, insieme trovano il luogo e avviano le pratiche per l’acquisto di mezzi da lavoro e magazzini, mio nonno era la forza lavoro, il contante liquido e quell’altro l’uomo di rappresentanza, ben istruito e con i contatti giusti.
Ma pochi mesi dopo di questo tizio si perdono le tracce, era fuggito in sud America, con circa 200 milioni di lire dell’epoca. Hai presente la palazzina di cui sopra? bene era costata 30 milioni, giusto per capire cosa fossero da queste parti 200 milioni all’epoca.

Mio nonno era un uomo che comprava e vendeva sulla parola, una mentalità molto siciliana, dell’onore ne faceva una questione di vita o di morte ed infatti alcune settimane dopo la fuga del tizio, avendo capito di essere stato truffato, ma soprattutto capendo che le banche non vedevano l’ora di espropriargli tutto, (terreni ed immobili valevano moooolto più di adesso!!) si fece venire il 1° infarto. Durante il ricovero in ospedale ne sopraggiunsero altri e nel giro di 4 settimane morì, lasciando così mia nonna, mia madre, che all’epoca aveva 23 anni (a 18 era fuggita con mio padre per la classica ” fujtina “, mio nonno non voleva…a quei tempi qui si faceva così..per non farci mancare nulla insomma) ed infine mia zia, sorella piccola di mia madre, che andava ancora alle medie. Quindi 3 donne, unico “uomo” di casa mio padre che a quel punto di anni ne aveva 30 .

2) Naturalmente, a parte la perdita di mio nonno, che è stata dura da superare per tutti, non dimenticherò mai il periodo immediatamente successivo, la tensione di quei mesi, i pianti, le ore interminabili in attesa dei miei che tornassero la sera dagli incontri con i notai, gli avvocati e tutti gli avvoltoi che ci piombavano addosso in quel periodo. ero piccolo ma ricordo bene, è proprio vero che i bambini sentono e percepiscono tutto, soprattutto gli stati d’animo. Tuttavia, con immensa fatica, sudore, con coraggio ed ostinazione, mio padre e mia madre (che quando io compii 5 anni iniziò a lavorare all’ingrosso anche lei), si misero sotto, riuscendo, nell’arco di 11 anni, a rientrare di quel debito che sembrava impossibile da ripagare, le banche non ebbero la meglio, il tizio fuggito in sud America venne trovato in un fosso, ucciso da diversi colpi di pistola dalle parti di Castelvetrano -TP- , evidentemente mio nonno non era stato l’unico ad essere stato truffato.
Quindi i miei riuscirono a rimettersi in attivo, comprando anche una casa dove adesso vivono ed una casa in campagna, che mi hanno gentilmente regalato per la mia laurea nell’anno 2006.

3) già prima della famigerata crisi economica mondiale, i mercati agroalimentari hanno risentito molto della globalizzazione, i mercati come quello spagnolo, per citarne uno, hanno invaso il mercato italiano e siciliano in particolare.Per questo i miei genitori non volevano che seguissi le loro orme,volevano che studiassi e che facessi una vita più “facile” , magari con le ferie pagate e tutto il resto. E come dar loro torto?!?
Dopo quei trascorsi nella vita hanno conosciuto solo il lavoro, poi quando tutto iniziava a normalizzarsi un crollo del mercato contro il quale la voglia di lavorare da sola non basta, avrebbe scoraggiato chiunque. E’ stato in quegli anni, alle superiori, che ho capito che qualunque cosa avessi fatto nella vita, (vedi www.chinesiolab.it giusto come promemoria ) avrei fatto del mio meglio per riuscire, in qualsiasi ambito, ed appena ne avessi avuto la possibilità, avrei tentato di creare qualcosa che rendesse fieri i miei genitori, mio nonno, e infine anche me.

Il mio intento, il mio sogno, e’ quello di realizzare una piattaforma logistica in Sicilia, per commercializzare non con la grande distribuzione, ma con mercati più piccoli ma non per questo meno importanti, in grado di apprezzare i prodotti veri, quelli che a volte in maniera inflazionata si chiamano eccellenze, prodotti che sono esattamente ciò che dicono di essere, provengono esattamente da dove dicono di provenire e sono naturalmente buoni!
La particolarità di questa piattaforma sarà quella di avere 2 elementi diversi da tutte le altre:
– un laboratorio di trasformazione di frutta, verdurra, ortaggi e frutta secca, sia per la IV e V gamma, quindi piatti e snack di frutta e verdura già tagliata e porzionata, sia con il juicing, il primo vero juicing con una durata dei succhi superiore ai 3 giorni , di tutta l’area mediterranea.
– l’altro lo conosci già, Almafruits , un marchio nuovo, pulito, con una presentazione di livello, ma sempre con lo stesso spirito, quello di prodotti veri, che compreresti per i tuoi figli ad occhi chiusi, che chiunque sia un minimo attento a ciò che mangia sarebbe felice e al tempo stesso sereno nel consumare.
Un progetto ambizioso e per questo difficile, ma come ho dimostrato in questi mesi realizzabile, appunto questi mesi.
La nascita di Alma, la mia bambina, è stato l’innesco e la scintilla che ha fatto partire tutto in anticipo:
con il mio know how non avevo problemi a reperire prodotti genuini per mia figlia, ma non potevo fare lo stesso per i figli dei miei amici, che da anni ormai mi chiedono sempre consigli su dove, quando e cosa comprare. Anche dalle mie parti è diventato difficilissimo reperire prodotti dei quali ti puoi fidare. Quindi mi sono detto: perché non la creo io un’azienda che venda i prodotti che daresti a tua figlia ad occhi chiusi, un’azienda pulita, trasparente ed affidabile?

Un’idea che si legava perfettamente a quella del juicing e della piattaforma all’ingrosso 2.0 … per quello ci vorrà ancora un anno o giù di lì, come ti dicevo servono finanziatori importanti, ma questa idea era “più semplice“ da realizzare con i mezzi che avevo al momento.
E guarda caso, esattamente nello stesso periodo, circa 10 mesi fa, mia madre mi chiede di sostituirla al lavoro, vuole fare la nonna…e così, mentre facevo il “sostituto”, il richiamo alle origini si è fatto sentire, ho deciso di iniziare subito, con i miei mezzi, i miei risparmi, ho puntato su una novità (il pocket di mandorle). Il resto della storia la conosci…

Almafruits: vorrei fosse il lascito per mia figlia.
il Juicing: il lascito per me stesso, l’ impresa della mia vita.
L ‘ingrosso ed il restauro del magazzino, che è in disuso oramai da circa 20 anni, il regalo ai miei ed alla memoria di mio nonno, il mio personale modo di ringraziarli per tutto quello che hanno fatto per me da quando sono nato.
Una storia che attraversa 3 generazioni e si proietta su una quarta.
In conclusione, adesso sai da dove vengo….e dove voglio arrivare.

In conclusione, caro Giaci, so che niente accade per caso e sono lusingata di averti nella mia vita.

Le cose fatte con passione vanno sempre avanti e le persone come te, come i tuoi genitori e come tuo nonno, fanno fatica, cadono, si rialzano, ma con amore e dedizione riescono sempre in quello in cui vogliono riuscire. Tu sei il frutto di una pianta meravigliosa e sono certa che porterai avanti e realizzerai del tutto il sogno di tuo nonno. In bocca al lupo per tutto e, te lo chiedo pubblicamente così non puoi proprio dirmi di no, aspettiamo un sacco di ricettive golose e 100% sicule da realizzare con i prodotti Almafruits!

Ho conosciuto prima le tue mandorle di te, e me ne sono innamorata. Da allora non riesco a trovarne buona nessuna altra. Poi è stata la volta del miele, immancabile durante le nostre colazioni o nei dolci che preparo, e dell’olio, eccezionale e sorprendente per una come me, piuttosto fissata con quello del Garda e quello toscano. Tutti i prodotti Almafruits che ho avuto la fortuna di provare erano davvero buoni. Hai tra le mani una bellissima idea e dei prodotti assolutamente eccezionali. Sei grande.

Un abbraccio Amico mio.

  

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