Anno lavorativo nuovo, vita nuova. Riprendiamo noi stessi!

di Francesca

La voglia di cambiare e di non perdere i benefici ottenuti in vacanza 

Il rientro dalle vacanze estive, si sa, è sempre un momento di buoni propositi e cambiamenti.

Fisicamente o mentalmente la necessità e la voglia di cambiamento e di dedicarsi a se stessi è sempre presente quando si rientra a settembre.

Durante le ferie, che si parta o meno, il nostro cervello “stacca” dalla routine lavorativa e, miracolo (!) ci si accorge che noi esistiamo come esseri umani e che è bello, bellissimo, dedicare del tempo a noi stessi!

Da anni sono titolare di un centro di discipline olistiche nel cuore Milano e ogni anno a settembre le persone che mi contattano lo fanno per i più disparati motivi ma il denominatore comune è sempre quello: voglio continuare a stare bene e dedicarsi a loro stessi come hanno fatto durante l’estate.

Come preannunciato i motivi per riprendere in mano la propria vita sono sempre diversi.

C’è chi vuole mettersi a dieta, chi vuole iniziare a praticare sport, chi vuole mantenere la serenità goduta nei mesi estivi per non cadere ancora nel circolo vizioso dello stress da lavoro, chi vuole dare una svolta totale alla propria esistenza.

Le ragioni sono molteplici ed ecco un quadro di vita vissuta personalmente in veste di operatore olistico.

Moltissime sono le persone che ogni anno, sempre più precocemente, anche prima che le attività ricomincino, mi contattano per informazioni sulle attività olistiche.

Yoga, tai chi, danza del ventre le discipline più richieste.

Una volta la palestra era sinonimo di benessere ma negli ultimi anni chi si avvicina alle discipline orientali afferma di necessitare di qualcosa che agisca non solo sul piano fisico ma anche su quello mentale e, perchè no, anche spirituale.

Parola d’ordine: recuperare energie!

La tendenza sempre più crescente è quella, infatti, di non “buttare fuori” energie, ma piuttosto di “ributtarle dentro” attraverso il lavoro sul corpo.

Yoga

E’ noto che lo yoga in particolar modo abbia in sé un elemento specifico che è il rilassamento profondo e la presa di consapevolezza del proprio essere. Una nuova consapevolezza che agisce nella vita di tutti i giorni, anche con i nostri colleghi e familiari. I motivi per avvicinarsi a questa disciplina sono innumerevoli.

C’è chi vuole diventare più sereno mantenendosi in forma attraverso le asana (le posizioni yoga), chi da anni ha un fastidioso mal di schiena a torturarlo e vuole provare qualcosa di più naturale dei medicinali, chi lo prova per noia e curiosità o anche per trascorrere del tempo con l’amica “che da anni pratica yoga e sembra pure ringiovanita”.

Queste sono solo alcune delle motivazioni che spingono le persone a provare lo yoga e, puntualmente, durante la pratica settimanale, ci si accorge di come non sia poi così difficile curarsi di sè nella propria completezza, anche perché i risultati sono sempre immediati.

Donne, uomini, adulti e ragazzi hanno tutti in comune le motivazioni elencate e la parte bella è vedere le espressioni serene e contente di queste persone uscire dalle sale di pratica.

Anche chi pensa che lo yoga sia una pratica noiosa deve ricredersi provando stili quali il Vinyasa o l’ashtanga che di statico e noioso non hanno nulla.

La danza del ventre

Le donne spesso sono invece indirizzate a provare la danza orientale, spesso definita “danza del ventre”, perchè sentono la necessità di muoversi, ballare e soprattutto sentirsi (e apparire) sensuali, ai loro occhi in primis, ma anche a quelli dei propri compagni o compagne.

Il lavoro che si svolge durante le lezioni è quello di imparare movimenti tipici di questa disciplina e assemblare, di volta in volta, una vera e propria coreografia, il tutto indossando veli, ciondoli, sonagli per accompagnare il corpo che si muove sinuosamente.

Come detto non sono poche le donne che decidono di riprendere in mano la propria bellezza e, quindi, cosa c’è di meglio della danza orientale per farlo?
E’ sempre meraviglioso vedere come sulla pista da ballo anche donne magari un po’ in carne o timidissime siano invece quelle che improvvisamente si aprono a balli e movimenti molto sensuali. Tutte diventano subito più belle.

Il tai chi è un’altra disciplina molto ricercata da tutti.
Definita in Cina “la disciplina del ringiovanimento”, il tai chi consiste nello sviluppare una energia interiore attraverso movimenti molto lenti e calibrati che necessitano di presenza interiore e concentrazione.

Le “forme” (sequenza precisa di movimenti”) che si studiano e praticano hanno sempre una spiegazione e vengono assemblate lezione dopo lezione.

Chi si avvicina a questa antica disciplina ricerca una concentrazione per se stessi per sfuggire al vortice di pensieri dedicati al lavoro e alla famiglia.

Contrariamente a quanto si pensi, il tai chi non è un’arte marziale solo per anziani ma anzi, sempre più giovani si uniscono alle classi.
Vedere tante persone muoversi all’unisono nel praticare le forme è sempre uno spettacolo visivo senza eguali.

Oltre a quanto detto finora, relativamente alla pratica fisica e mentale, sono sempre più coloro che durante l’estate hanno sviluppato e concretizzato il bisogno di cambiamento, visto come hobby o come vera e propria svolta esistenziale.

Basta! Cambio vita!

E’ sempre più comune “sentire”: “Basta! Mi licenzio e cambio vita per fare quello che mi piace e diventare solo il dipendente di me stesso, con i ritmi di lavoro che voglio io!”.

Avvocati, giudici, giornalisti, medici, operai e mille altri ancora tra le figure che decidono ad esempio di iscriversi a corsi di massaggio perché, mi dicono: “mi è sempre stato detto che sono bravo e ho pensato che potrebbe intanto diventare un hobby, un secondo lavoro o, perché no, un nuovo lavoro e una nuova vita”.

Queste sono testimonianze che vivo quotidianamente e che mi lasciano un sorriso sulle labbra, perchè inevitabilmente rivedo me stessi tanti anni fa quando, dopo ben 17 anni di carriera sugli aerei, sempre in giro per il mondo, in alberghi di lusso, oltretutto ben stipendiato, ho sentito la necessità di cambiare, di far qualcosa che mi arricchisse internamente e un giorno ho detto “Basta!”.

Il Massaggio

Quando si parla di benessere subito viene alla mente il massaggio come mezzo di rilassamento e prevenzione di malattie, così come viene concepito e vissuto in Asia.

Il massaggio è anche un momento di incontro con noi stessi, soprattutto quando si parla di trattamenti ayurvedici (indiani) o orientali in generale.

Sempre meno raramente psicologi suggeriscono ai propri pazienti di farsi massaggiare, perché il massaggio porta alla presa di consapevolezza della propria persona e i risultati sono sempre molto potenti e benefici.

Per questa e mille altre ragioni molte persone decidono di intraprendere un corso di studio di massaggio che può durare un weekend giusto per provare, capire se piace loro, o anche semplicemente per fare qualche massaggio agli amici.
Chi vuole cambiare vita, invece, alle volte decide di intraprendere un corso di studio annuale che porta ad ottenere un diploma nazionale che, come previsto dalla legge 4/2013 in ambito delle discipline olistiche, permette di essere riconosciuti in tuta Italia e di poter operare.

E’sempre molto piacevole ascoltare, nelle classi, le motivazioni più disparate che hanno portato qualcuno ad iscriversi ad un corso o alla scuola di formazione per diventare operatori del massaggio olistico.

Il comune denominatore, però, è sempre lo stesso: un desiderio di riprendere in mano la propria vita e percorrere una strada che renda sereni, pacati e in pace con se stessi e con gli altri.

Walter Zanca

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