#QVCNextLab – Bookalook: la piattaforma online che collega brand, agenzie di comunicazione, stylists e influencer

di Francesca

Eccoci alla SESTA delle 12 interviste che pubblicheremo tra ottobre e novembre, rivolte alle imprenditrici che hanno aderito al programma formativo QVC NEXT LAB organizzato da QVC Italia, in collaborazione con The european House Ambrosetti.

Anche oggi abbiamo un progetto davvero ambizioso e intelligente da presentarvi, nato dalle menti delle giovani imprenditrici Carolina Molossi (CMO) e Melissa Fernandez (CEO), con l’aiuto di una terza socia, Marta Jakubowska, classe 1996.

Bookalook nasce nel 2015 ed è una piattaforma online che permette a brand e agenzie di comunicazione di gestire l’inventario dei capi e il loro traffico tra testate di moda, stylists ed influencer, rendendo così molto più facile ed immediato a questi ultimi cercare e richiedere i capi per i loro scatti in un paio di click.

Pensate che sono state selezionate dal British Fashion Council tra le 10 tecnologie più rilevanti nel mondo della moda, nel 2017.

Carolina, cosa vi ha portato a sviluppare questa bellissima idea? 

Dopo la laurea in Filosofia sono volata a Londra per conseguire un Master in Fashion Communication with Promotion alla Central Saint Martins.

Ho sempre voluto diventare stylist e durante il percorso di studi ho iniziato ad assistere alcune Stylist per iniziare ad entrare nelle dinamiche. Mi sono subito resa conto delle problematiche di questo lavoro e che la tecnologia avrebbe potuto risolvere moltissimi problemi.

Incontro Melissa tramite un amico in comune.

Lei, dopo una laurea in Economia presso Royal Holloway a Londra aveva avuto modo di fare esperienza sia come assistente stylist che come ufficio stampa. Anche lei si era resa conto delle problematiche e della possibilità di facilitare le dinamiche tramite la tecnologia. Il nome, Bookalook, le è venuto in mente già la prima settimana di lavoro.

Mi ha raccontato dell’idea e aveva già iniziato a lavorare al progetto in cui ho subito creduto.

Da quel momento abbiamo iniziato a lavorare insieme.

Quali sono stati i primi passi fatti per concretizzare quella che inizialmente era stata solo un’idea?

I primi passi sono stati l’analisi del mercato.

Melissa, prima di partire a disegnare la piattaforma, ha intervistato PR di grande rilievo nel mondo della moda per capire meglio le loro difficoltà e le necessità, ha partecipato a parecchie fiere e raccolto informazioni utili sul mercato.

Una vola finite le wireframs è iniziata l’implementazione tecnologica.

Come avete fatto a farvi conoscere?

abbiamo partecipato a eventi e fiere di moda e poi tramite online marketing e social media.

Quali partner potrebbero sostenere il vostro progetto?

Le camere della moda di tutto il mondo, come BFC ha gia fatto! 

Che risultati sentite di aver ottenuto finora?

Abbiamo costruito passo dopo passo un software solido, completo, affidabile, facile da usare con grande attenzione alla componente visiva ed estetica.

Abbiamo da poco lanciato la piattaforma sul mercato e lavoriamo già con circa 100 brand e 200 stylists tra Milano, Parigi e Londra, tutti di grandissimo talento!

Come siete arrivate a conoscere il programma formativo realizzato da QVC Italia e Ambrosetti?

Mi è stato consigliato da FTA (Fashion Technology Accelerator) che è stato il nostro acceleratore negli ultimi 6 mesi.

Che apporto ha dato alla tua realtà o al tuo spirito imprenditoriale questo percorso?

Estremamente positivo. A partire dalle giornate formative, il supporto delle mentors, le challanges che ci sono state lanciate, la carica e l’energia sono stata impagabili. Alla fine di ognuna delle giornate tornavo a casa con un incredibile voglia di produrre e creare valore.

Che valore aggiunto pensi ti abbia dato il nostro viaggio in Israele?

Un valore incredibile e che non mi aspettavo.

Aprire gli occhi sull’esistenza di modelli e modi di lavorare cosi lontani da quelli a cui siamo abituati, sulla mentalità positiva, l’apertura mentale, la consapevolezza che insieme si arriva molto più lontano, la voglia di aiutarsi a vicenda e di supportare la strada verso il successo degli altri è stato impagabile. Il viaggio in Israele, la storia di donne forti e di successo mi ha dato molto più di quello che avrei mai immaginato. Mi ha regalato la consapevolezza che per cambiare le cose bisogna iniziare a cambiare la mentalità e per farlo bisogna iniziare da noi stesse e dal nostro piccolo cerchio, da subito.

Vi vedete proiettati in una realtà italiana o estera?

Bookalook è nata e cresciuta a Londra e io faccio base a Milano dove sto sviluppando il business.

Che consiglio daresti a chi oggi vuole creare una start up?

Le due P: Tanta passione e perseveranza!

Grazie Carolina e complimenti ancora per questo bellissimo progetto!

Bookalook – Facebook – Instagram

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Se volete leggere le precedenti interviste, o scoprire qualcosa di più sul nostro viaggio in Israele, cliccate sui link che seguono:

Needo, il primo asilo mobile e on-demand

Acadermic, la linea cosmetica che offre una “seconda vita” ai sottoprodotti agroalimentari

Progetto QUID: quando la moda è etica

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