Caro Babbo Natale…

di Francesca


Caro Babbo Natale,

visto che non ho mai smesso di credere in te la letterina te la scrivo anche io, a 35 anni.

Prima di tutto ti chiedo tanta salute perché alla fine conta solo quella. Per le mie bimbe, mia mamma e per le persone che amo. Ma anche per chi non amo e conosco solo. Tutti meritano di stare bene.

Ti chiedo di stare vicino a chi soffre, a chi si sente solo, a chi vivrà questo natale lontano da chi ama o preoccupato per la salute di qualcun altro. Ti chiedo tempo, tanto tempo, da non buttare via come faccio spesso in cose inutili, ma da sfruttare al meglio, solo con chi e per chi ne vale la pena. Ti prego di farmi trovare tanta forza e coraggio, perché quelle mi occorrono molto spesso e alle volte scarseggiano. Tanti sorrisi perché è da troppo che sono troppo spesso arrabbiata.

Ti chiedo di soffiare via, lontano da me, le persone che mi criticano o non mi vogliono bene. Alle volte mi domando perchè persone così si ostinino a frequentarti, pur non stimandoti.

Ti chiedo che non ci siano sempre cose così brutte nel mondo, perché il terrorismo mi fa tanta paura e non mi fa stare serena al pensiero che Giulia e Vittoria siano così esposte al pericolo. Ti chiedo di aiutarmi a fare della scrittura il mio unico e solo impiego, è una delle poche cose che mi arricchiscono e riempiono il cuore. Ti chiedo di aiutarmi a giudicare di meno, perché è così che si bloccano i circoli viziosi e, comunque, raccogliamo, nel bene e nel male, sempre e solo ciò che seminiamo.

Ti chiedo che ci siano sempre meno bimbi che soffrono nel mondo perché da quando sono mamma ci penso spesso e mi viene il magone a guardare quello che accade. Ti chiedo anche qualche cazzata se no poi non sembro più io: una casa in cui le lampadine si cambino da sole, una doccia nuova che non mi cotoni ogni mattina i capelli, una casa bianca bianca perché tutto quel nero e rosso mi rendono nervosa.

Poi vorrei un bel giardino o un palazzo di gente serena dove poter ricominciare a curare le mie piante senza qualcuno che ha crisi isteriche ogni volta che scende acqua (acqua) dal mio balcone. Vorrei poter ascoltare ogni mattina la musica ad alto volume quando mi sveglio e essere libera dai pranzi e dalle cene di natale che non contemplano almeno 10 persone a tavola.

Ah poi vorrei tornare in Venezuela, ma questo già lo sai.

Un abbraccio e sappi che oltre alle carote e al fieno per le renne ti lascio un po’ di vino buono, del culatello e del parmigiano, per cui fai il bravo! 

P.S. Sotto trovate il nostro video di Natale di quest’anno, grazie a tutti coloro che ne hanno fatto parte! un abbraccio forte anche a voi e tanti auguri!

Un grazie speciale anche a Pika Palindromo e a Francesca Fossali de La Sottile Linea Rosa, per lo scatto che apre questo post e che immortala il “nostro” Babbo Natale!

 

 

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