Ciao ciao asilo nido!

di Francesca



L’asilo nido sta per finire.

Giulia e Vittoria un titolo di studio se lo sono pur sempre portate a casa.

Come riporta il loro attestato “si conferisce il diploma di pesciolino in quanto hanno imparato a nuotare con le loro pinnette”.

Io ero una, per intenderci, che pur ritenendomi sensibile, trovavo alcune forme di emozione “stucchevoli”.

Ero una di quelle che dei disegnini dei propri bambini diceva: “sì, carini, ma ora non è che dobbiamo celebrarli come fossero dei piccoli Picasso”.

Ero una di quelle che si immaginava assolutamente organizzata e divertita all’idea di collaborare alla realizzazione di una recita scolastica o anche solo di assistervi. Con gioia infinita, certamente, ma non con lacrime o particolare emozione. Insomma, spero abbiate capito, non ho il cuore di ghiaccio ma supponevo che vedere mio figlio travestito mi avrebbe fatta sorridere, ridere, ma certo non piangere.

Io ero una che non amava le lacrime facili e che facilmente non le versava mai.

E poi? Poi tutto è cambiato. Sia chiaro, continuo a non essere una madre particolarmente apprensiva o emotiva, ma diciamo che piango più spesso di quanto avessi pianto nei precedenti trent’anni.

Già incinta i miei ormoni devono essersi dati da fare perché arrivavo a piangere anche di fronte ai documentari della National Geographic. Di quelli, ‘cruentissimi’, li definisco io, con squali e orche che mangiano come fossero pop-corn gruppi di foche.

Poi non so cosa sia successo ma ho smesso del tutto di guardare la tv.

Tutto ciò su cui prima ironizzavo oggi mi commuove. Fortuna che certi programmi del palinsesto televisivo italiano continuano a non rientrare nelle mie corde, ma giusto per farvi capire, se guardo un film particolarmente violento, di quelli dove è tutto uno spararsi, torturarsi e farsi saltare in aria, io non dormo la notte. Se poi la trama ha a che fare con storie di bambini allora per me è proprio finita.

Ma torniamo al dunque e al motivo per cui vi ho fatto tutto questo preambolo.

Sono andata alla festa di fine anno dell’asilo nido. Era già capitato che presenziassi a quella di natale (oltretutto sentendomi una madre terribile, sia per il fatto di non conoscere assolutamente i nomi dei bimbi in classe con le mie ragazze, sia per aver fatto uno sforzo tremendo nel provare ad associare i bambini ai genitori e farmi vedere sul pezzo -sbagliando quasi tutte le combinazioni).

Tuttavia non era mai stato così. Perché l’altro giorno non si salutava l’anno scolastico. Si salutavano due anni e passa di asilo nido. Si salutavano maestre, educatrici dolcissime che hanno portato fino a questo punto per mano le mie bimbe, insieme a tanti altri bambini, insegnando loro a interagire, a colorare, a camminare, a parlare.

Mentre me ne stavo seduta su quella sedia, nell’ultima fila perché alla fine questo è sempre stato il mio destino, io aspettavo in trepida attesa che il sipario si aprisse. E quando ho sentito partire la musica e visto apparire uno ad uno degli scricciolini di 90 cm scarsi, con toga e tocco nero da laureandi sul palco e afferrare con entusiasmo il loro diplomino, sono scoppiata in lacrime.

Quando ho alzato lo sguardo mi sono accorta che più o meno tutte le mamme presenti in sala erano nelle stesse condizioni. I papà, seppur impegnati nel nascondere l’emozione, avevano tutti gli occhi lucidi. Tutti, tranne quello di Giulia e Vittoria e quello di un altro bambino, seduto accanto a lui (non so il nome ma lo imparerò entro fine giugno, perché era uno dei papà più simpatici ed il solo a ritardare ogni mattina come noi), che mi hanno guardata ridendo:

“dai non è vero! Ma cosa piangi!?!?”.

Tzè, insensibili.

In ogni caso mi sono detta che, comunque andrà, laureate le ho viste laureate.

Inutile dirvi che mi sono fatta dei film allucinanti sul tempo che scorre e sulla vita, concludendo che sia meglio non pensarci troppo.

Se il passaggio dall’asilo nido alla scuola materna mi ha emozionata così, chissà quante altre lacrime dovrò versare nella mia vita. Prego il cielo che possano essere solo di gioia.

 

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