#PensaPulito: La Festa del Papà 365 giorni l’anno!

di Francesca

#PensaPulito: La Festa del Papà 

Il papà è sempre il papà.
Se poi si è donne, il papà ai nostri occhi ha decisamente una marcia in più.
Il giusto mix tra un super eroe e un principe azzurro.

Lo si venera sin da bambine e non si smette mai di farlo, nemmeno da grandi.

L’amore che le mie figlie provano nei confronti del loro papà è un amore privo di condizionamenti, di sovrastrutture, un pensiero pulito, ed è bellissimo proprio per questo.

Mi emoziono quando lo guardano con gli occhi a forma di cuore, in totale adorazione.

Io sparisco accanto a lui e, devo ammetterlo, non mi importa.

Sono la mamma e non temo confronti, so bene di essere importante nella loro vita, esattamente come so cosa rappresenti lui per loro!

Non avrebbero potuto avere un padre migliore: presente, attento, protettivo e molto altro ancora.

In questi anni, se ci ripenso, faccio fatica a trovare un giorno, anche uno soltanto, in cui io mi sia dovuta occupare da sola di Giulia e Vittoria.

Sì, certo, è sicuramente capitato.

D’altronde le trasferte di lavoro, seppur sporadiche e da lui evitate il più possibile, ci sono state.

Però, per dirla tutta ed essere sincera al 100%, è successo più frequentemente che partissi io, piuttosto che lui.

Che restassi a letto io, piuttosto che lui.
Che sbagliassi a mettere un pannolino io, piuttosto che lui.
Quando ne parliamo ci ridiamo su e lo troviamo giusto e naturale.

A casa nostra, è sempre stato perfettamente normale che si occupasse delle sue bambine, esattamente come ovvio e naturale che io desiderassi la mia realizzazione professionale.

Ci vuole sempre una via di mezzo in tutto e, nel 2017, credo che non potrebbe essere altrimenti.

Liane Metzler

Noi donne abbiamo bisogno di sentirci realizzate e di lavorare, esattamente come gli uomini, fortunatamente, hanno scoperto quanto sia bello essere genitori e quanto possa essere gratificante essere padri!

Ma per farlo serve complicità ed è necessario che ci siano apertura mentale e solidarietà reciproca.

Se ci pensate anche essere genitori è un gran bel gioco di squadra.
Un genitore, uomo o donna che sia, che sa dirti: “vai avanti a lavorare stasera, le metto a nanna io” è una cosa che scalda il cuore e fa sentire amici e complici, prima ancora di tutto il resto.

A prescindere dall’essere coppia, saper essere genitori, insieme, guardando nella stessa direzione, non è sempre una cosa facile e automatica.

Soprattutto quando si arriva da vite e educazioni diverse, cosa che spesso succede, anche nelle migliori coppie.
Pensare insieme, pensare pulito, cercare di trasmettere anche ai nostri figli un pensiero di questo tipo è fondamentale.

Scegliere di mettere tutto insieme, shakerare energicamente e tirare fuori il meglio non è sempre uno scherzo da ragazzi, ma l’essere genitori e mettercela tutta per provare ad essere anche dei buoni genitori, richiede qualche sforzo.

Non passa giorno in cui io non cerchi di correggere alcuni miei comportamenti o non ne moderi altri, certa che sia un mio dovere quello di dare il buon esempio alle nostre bambine.
E per buon esempio non mi riferisco (solo) ad una serie di comportamenti, atteggiamenti, norme di buona educazione, ma anche ad una vera e propria visione e concezione della vita e del mondo.

Per buon esempio parlo anche di un quadro famigliare che, certo, perfetto non è né mai sarà, ma in cui, però, si respiri armonia, affetto, serenità e rispetto reciproco.

Un clima pulito, fatto di pensieri altrettanto puliti. In cui le linee da seguire, ogni giorno, nell’educarle e aiutarle a crescere, siano le stesse per entrambi.

Da donna, da madre e, soprattutto, da madre di due femmine, sento ancora più forte la responsabilità di trasmettere loro dei valori e dei messaggi importanti.

E niente come un vissuto sereno, secondo me, può permettere ad un bambino di crescere con le idee chiare in testa, dando per scontate tante cose che si sono viste e assimilate durante la loro crescita.

Ho la grande speranza che un giorno, se lo vorranno, le mie ragazze possano scegliere, esattamente come ho fatto io, di pensare pulito, trovando un uomo complice, gentile, collaborativo con cui dividersi la vita e avere dei bambini.

Ma soprattutto spero che vedano come una normalità e non come un optional il fatto che un padre si occupi dei propri bimbi, che un papà senta il desiderio di essere presente nella vita dei suoi figli, occupandosene, cambiando loro pannolini, insegnando loro a camminare, nuotare, andare in bicicletta o in monopattino, così come ad affrontare la vita.

Caleb Jones

Sarà che mio padre è stato un uomo così e io non avrei mai potuto desiderare nulla di diverso, ma nella vita è anche questione di dare il buon esempio e saper rendere ordinario quello che per tanti, purtroppo, è ancora qualcosa di straordinario.

Questo post nasce da una collaborazione con il progetto “Folletto. Pensa Pulito”, con il quale Folletto desidera promuovere e diffondere valori fondamentali come la lealtà, l’amicizia, la correttezza, il gioco di squadra, la complicità, il rispetto per gli altri e per l’ambiente.

Un modo di vivere e pensare pulito che ci aiuti a migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda.

Se vi va di saperne di più visitate il sito: follettopensapulito.it e #pensapulito anche tu! 

Potrebbe interessarti