Buona Festa della Mamma, anche a chi sogna di diventarlo.

di Francesca

Buona Festa della Mamma.

Mai come da quando sono diventata madre io ho compreso e amato mia madre.

Nel momento in cui diventi genitore scopri tutto ad un tratto, o comunque lo capisci molto meglio, che nulla è dovuto. Percepisci finalmente cosa voglia dire essere genitore e non solo figlio. Scopri quel senso di preoccupazione e di responsabilità che fino a quel momento ti era del tutto sconosciuto.

Improvvisamente ti rendi anche conto del reale scorrere del tempo, perché mai come quando si hanno bambini il tempo vola. Ti accorgi che improvvisamente hai l’età che avevano i tuoi genitori nei tuoi primissimi ricordi di infanzia, vedi l’umanità di tua madre e tuo padre, ne percepisci le ovvie debolezze e perdoni loro le eventuali mancanze.

Crescendo dimentichi i luoghi comuni idioti che negli anni ti hanno accompagnata, quel pensiero di voler una mamma alla vecchia maniera, di quelle che cucinano e basta e che oggi avrebbero il capello corto e bigodinato stretto e l’apertura mentale di un dinosauro. E ringrazi il cielo di avere avuto dei genitori come quelli che hai avuto, perché, a meno di alcuni casi, quasi sempre puoi dire a te stesso che ti è andata proprio bene e tutta la vita una madre e un padre che ti insegnano a stare al mondo, ad affrontarlo, con carattere e sorriso, piuttosto che due vecchi vasi cinesi che non aiutano certo ad affrontare la vita.

Oggi è la festa della mamma, ma come per tutte le altre festività comandate non serve ricordarci delle nostre madri solo oggi. Comprate fiori e pasticcini per loro, ma fatelo anche domani, dopodomani, e dopo ancora. Pensate a quante persone oggi, domani e dopo vorrebbero con tutto il cuore avere ancora la propria mamma ed il proprio papà a cui portare un fiore, con cui trascorrere qualche ora, a cui far vedere come va loro la vita e come sono diventati “grandi” (non si diventa mai grandi abbastanza e quando guardo Giulia e Vittoria io mi accorgo che per me, da allora, è cambiato molto poco in termini di bisogni. Ecco, con il pannolino sono a posto ).

Chiamate i vostri genitori, non fatela facile dicendo che sono burberi e che non lo desiderano.

Siete e resterete sempre il loro primo pensiero.

Non lasciatevi infarcire la testa da mogli, compagne, fidanzate, mariti, loro probabilmente passeranno, scompariranno un giorno persino dai vostri cuori, i vostri genitori no. Non permettete a nessuno di esprimere sentenze su chi vi ha messo al mondo.

A nessuno. Non credete alla stronzata del farlo per il vostro bene. Nessuno allontana un figlio dai genitori per il nostro bene.

Si facessero due palate di fatti loro i problematici a caccia di guai e telenovelas nelle famiglie altrui.

Ricordate chi non c’è più, li terrete in vita ricordandoli e trasmettete il ricordo di ciò che sono stati ai vostri figli.

Io non smetterò mai di raccontare a Giulia, Vittoria e Tommy e Marta, i miei nipoti, chi fosse loro nonno.

Non dimenticatevi di chi ci ha messo il mondo.

Davvero! Oggi più che mai sono distrutta e affaticata ogni giorno e mi domando se le piccole sapranno mai il mazzo che ci stiamo facendo e faremo per loro.

Portate i vostri genitori a cena fuori, a una mostra, al cinema, a fare un viaggio, una gita. Non lasciateli soli, dedicate loro del tempo. Loro lo hanno fatto con noi. Chissà quanta fatica, quanti sacrifici. Non dimenticatevi che siamo in qualche modo in debito, è il momento per restituire ciò che abbiamo ricevuto con generosità. Educateli, aiutateli a capire, a capirvi, a non fossilizzarsi.

Un augurio a tutte le mamme del mondo, ma anche alle tante donne speciali che ho la fortuna di avere nella mia vita e che lottano ogni giorno per provare la gioia di diventare mamma. Vi auguro con tutto il cuore di vincere la vostra battaglia.

Un abbraccio a tutte, doppio a quanti di voi non hanno oggi una mamma da abbracciare fisicamente.

Crediti fotografici: siciliadigitale.com

Potrebbe interessarti