Migliorare la qualità dell’aria all’interno degli ambienti domestici

di Francesca

Perché ho scelto le cappe di ELICA per la cucina e per la zona giorno della mia casa

La vita è fatta di scelte, si sa, ma per fortuna si può anche cambiare parere con l’andare del tempo.

Mi capita spesso di ripensare all’idea, di fatto pessima, che ci era inizialmente venuta mentre progettavamo la nuova casa prima del trasloco e di cui ero fortemente convinta.
Ero ferma, infatti, nel sostenere che in una cucina come la nostra non sarebbe servita la cappa.

Troppo spazio sprecato per un pensile contenitivo assolutamente indispensabile, e poi ci sarebbe stata la portafinestra che dà sul balconcino a far circolare l’aria.

In più ho sempre trovato le cappe un po’ in contrasto con l’estetica delle cucine.

Da qui l’idea di poter farne tranquillamente a meno.
Dopo quasi due anni, però, mi sono resa conto di aver fatto un errore enorme.

Una volta trasferiti, infatti, mi è bastata giusto qualche settimana per scoprire che:

  • il balconcino mi sarebbe servito solo per tenerci le erbe aromatiche;
  • i pensili non sarebbero comunque stati abbastanza per tutto quello che avrei voluto infilarci dentro;
  • infine, particolare per nulla irrilevante, che, a distanza di appena un anno e mezzo,  gli stessi pensili a cui non avevo proprio voluto rinunciare erano già da cambiare per quanto si erano rovinati per i vapori creati durante la cottura dai fuochi sottostanti.

Poi è arrivato l’incontro con ELICA e la mente mi si è aperta su una serie di possibilità che mi ha stravolto le idee in pochi minuti, facendomi sognare una cappa nuovissima nella mia cucina già più che rodata.
E non solo.

Qualche dettaglio su ELICA

ELICA è un’azienda marchigiana attiva sul mercato dal 1970, anno della fondazione.
Il marchio e la sua storia sono tutti italiani e, come il Made in Italy che tutto il mondo ci invidia, ha concretizzato in una serie di prodotti tutte le caratteristiche che un brand d’eccellenza deve avere: Design, Eleganza, Innovazione, Unicità, Cura dei dettagli, Convivialità, Contemporaneità, Dinamismo e Distinzione.

Attualmente ha sette stabilimenti distribuiti tra l’Italia e altri cinque paesi nel mondo e vanta una produzione annua di 20,7 milioni di pezzi tra cappe e motori.

ELICA è leader mondiale del settore per numero di cappe a uso domestico.

Ebbene, ancora prima di scoprire la storia dell’azienda e i dettagli riguardo a come progetta e realizza i suoi prodotti, io avevo già deciso che ELICA sarebbe diventata parte di casa mia, e non di certo una parte secondaria.

HAIKU di Elica: la soluzione perfetta per la nostra cucina

La cappa in cucina è stata installata in tempi rapidi, con mia grande gioia e grande soddisfazione di Gigi che mi ha sempre fatto notare che ne sarebbe effettivamente servita una, e non una qualsiasi.

Pensavo che sarebbe stato difficoltoso inserirla in una cucina già completa, ma mi sbagliavo anche su questo perché è stata installata velocemente ed è esteticamente perfetta.

Sono sincera: non credevo che il risultato sarebbe stato così impeccabile.

Eppure, ancora una volta, mi sbagliavo, perché ancora non sapevo che misure e spazi sarebbero stati irrilevanti.

HAIKU White: la cappa adattabile per ogni cucina

Questa cappa, che è diventata il mio orgoglio, si chiama HAIKU e porta la firma del Designer Fabrizio Crisà.

Adattarla alla cucina è stato semplicissimo grazie a una caratteristica che me l’ha fatta scegliere tra tutte quelle esistenti: la sua profondità si può regolare in base alle misure dei propri pensili!

È possibile infatti installarla a filo mobile per non interrompere l’estetica lineare della cucina, ma al contrario integrarla perfettamente nell’ambiente.

Il nome della cappa si rifà a quella tipologia di componimento poetico giapponese che unisce l’essenzialità del tratto e della scrittura alla vastità e alla ricchezza delle suggestioni che suggerisce.

Caratteristiche estetiche e tecniche di HAIKU

Haiku White ha una linea essenziale, ha una finitura Solid Surface matte realizzata in Krion bianco ed è compatta (32 cm di profondità), così da non disturbare il colpo d’occhio e non ingombrare.

L’illuminazione è composta da una strip LED che garantisce una diffusione omogenea della luce.

Una cappa filtrante in sala da pranzo? Perché no?!?

Ma non è tutto, perché Elica, oltre alla cucina, ha conquistato anche il mio soggiorno.
Ovviamente non ho installato una classica cappa da cucina nella zona living, ma due lampadari che mi piacciono di più ogni volta che li guardo, e che hanno le stesse funzioni di una cappa.

Eliminano ogni tipo di odore dall’aria e ne migliorano la qualità rendendola fresca come se le finestre fossero aperte su un paesaggio alpino.

In soggiorno, sopra il tavolo, ho infatti posizionato due SUMMILUX il cui Design, anche in questo caso firmato Fabrizio Crisà.

Sono in vetro bianco, con finitura frosted glass.

In questo modo la luce è ben distribuita e l’aria è resa leggera dalle cappe che contengono.

Con ELICA è possibile migliorare la qualità dell’aria (non solo in cucina).

Le due cappe non sono effettivamente solo punti luce, perché ELICA le ha pensate per migliorare la qualità dell’aria anche in un luogo della casa dove spesso si incontrano più persone che rimangono ad occupare la stanza per tempi più o meno prolungati.
I profumi intensi dei cibi possono, a volte, saturare l’aria di un luogo chiuso, soprattutto in inverno.

Provate a pensare a una bella cena con una decina di amici e la pietra ollare su cui sfrigolano varie prelibatezze nel bel mezzo del tavolo, oppure a una serata a tema Fondue Bourguignonne, con l’olio che frigge lento e inesorabile per almeno un’ora nel bel mezzo del soggiorno.

Il ricordo di una cena fantastica rimarrà senza dubbio nella mente, ma quello del cibo piastrato o fritto rimarrà nell’aria, impregnando anche tutti i tessili della stanza, tende in primis.
E’ vero che i profumatori d’ambiente possono essere molto gradevoli, ma non possono fare miracoli quando l’aria è satura degli effluvi che ci accompagnano dal pasto precedente.

Le cappe lampadario Summilux evitano questo ricordo persistente e poco piacevole, ripulendo l’aria dalle particelle responsabili degli odori nel momento stesso in cui vengono sprigionate dalla fonte che le produce.

Il grandissimo vantaggio di Summilux, in una città come Milano, è che ti evita di dover spalancare le finestre per dover cambiare aria nei mesi freddi, con il riscaldamento che funziona a pieno regime e il rischio che lo smog denso dell’inverso si trasferisca in casa, peggiorando ulteriormente la situazione.

In effetti è un dato di fatto che ogni ambiente di una casa avrebbe bisogno di una cappa in grado di ripulire l’aria, mantenendola costantemente con un buon profumo naturalmente fresco.

Le cappe ELICA sono una soluzione perfetta anche fuori dalla cucina

Non è sicuramente un’idea o una cosa a cui siamo abituati, ma vi assicuro che basta un attimo per cambiare idea e decidere di migliorare la propria vita nella propria casa.

Ecco perché sto già pensando di mettere un nuovo lampadario con cappa nella stanza delle bambine e uno nel bagno di servizio che non ha finestre.
L’anima delle cappe lampadario Summilux, così come quella di Haiku, è il Long Life Filter.

Che cos’è il Long Life Filter di ELICA

Si tratta di una tipologia di filtro a carboni attivi che può essere installato solo su cappe filtranti (non aspiranti, per le quali servirebbe un accesso alla canna fumaria).

Durata

Questi filtri hanno una durata di circa 3 anni, ma ogni 2-3 mesi è necessario lavarli (in lavastoviglie a 65° o a mano con acqua calda e detergente neutro).
L’asciugatura del filtro deve essere fatta in forno a 100° per 10 minuti. Semplicissimo! Soprattutto perché saranno lavastoviglie e forno a fare tutto il lavoro.

Il silenzio prima di tutto

Sia Summilux che Haiku hanno un’altra caratteristica che adoro e che è assolutamente indispensabile: sono silenziosissime.

Se ci pensate è una caratteristica indispensabile, soprattutto per i lampadari sopra il tavolo da pranzo.

Sarebbe impossibile godersi un pranzo con un rombo continuo in sottofondo, ma ELICA ha risolto anche questo problema, eliminandolo tramite la sua tecnologia all’avanguardia.

Testi: Francesca Guatteri

Foto: Arianna Carotta

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