Cécile Deux: l’iconica borsa di TWIN SET Simona Barbieri

di Francesca

Scarpe e borse sono la passione di ogni donna!

Come è giusto che sia, con qualche ovvia eccezione.

In generale, però, poche cose appassionano una donna, in ambito moda, quanto gli accessori.

Se poi siete come me e, come me, vi ritrovate spesso alle prese con 1000 impegni, figli, famiglia, lavoro, ecc, ecc…le scarpe dovranno essere comode, seppur femminili e le borse moooolto capienti e funzionali.

Mi capita molto spesso di uscire la mattina alle 8:00 e di non riuscire a rientrare in casa prima delle 21:00.

In circa 12/13 ore, come sapete, le cose da fare sono ogni giorno tante e diverse.

Dobbiamo essere in grado di sentirci bene in ogni momento, di stare bene con noi stesse, pur sapendo di non poter passare da casa nemmeno per 5 minuti.

Per questo motivo, dovendomi portare dietro la casa ogni mattina, le mie borse DEVONO  essere capienti.

Portatile, ballerine, make-up, giochini di Giulia e Vittoria, il cambio per l’asilo, l’agenda (rigorosamente cartacea, sono una finta digitale), salviette umidificate per me e per i mille disastri che combineranno le bimbe, barattolino “della calma”(ve ne parlo nel prossimo post, è una delle ultime novità in campo pedagogico), bottiglietta d’acqua (altrimenti la nutrizionista chi la sente?!?), chiavi di casa, chiavi dell’auto, eventuale ombrello (preso dall’armadio dell’ingresso sempre e solo quando c’è il sole), il caricatore esterno, le calze anti-scivolo per il pilates….

Insomma, non devo continuare, vero?

Come avrete intuito e come vi ho appena detto la mia borsa ideale deve essere grande e capiente e possibilmente leggera!!!

Lo sottolineo perché spesso e volentieri capita di comprare borse che, sin da vuote, pesano una tonnellata.

La mia borsa perfetta, quindi, deve essere grande e ben organizzata internamente, se possibile con tante piccole taschine che mi permettano di organizzare bene tutto quello che mi occorre.

Resistente, facile da rimettere in sesto, già che non sono una che presta particolare cura alle cose e tendo, distrattamente, a lasciarle sul pavimento 9 volte su 10.

Ho da poco rubato a mia madre una delle sue borse, giusto per testarla.

E me ne sono innamorata. Qualcosa mi dice che non la rivedrà più.

Conoscevo il brand, italiano al 100%, di Twin Set, azienda modenese che mi piace moltissimo e di cui mi è capitato spesso di acquistare più capi.

Cosa ne pensate? Vi piace?

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E’ la Cécile Deux, disegnata da Simona Barbieri e prende il nome proprio da Cecilia, la sua primogenita.

Una borsa iconica, perfetta in ogni occasione e che, fedele allo stile TWIN SET di tutta la collezione, coniuga meravigliosamente tradizione e contemporaneità, in una sinergia ben riuscita tra romantici dettagli vintage, come ad esempio i bordi smerlettati che richiamano il pizzo, elemento immancabile nelle collezioni di Simona Barbieri, e altri di grande modernità come le borchie, la tracolla regolabile e le zip.

Cecile è disponibile in moltissimi colori e in tanti diversi formati (la mini è deliziosa) e risulta perfetta in ogni momento della giornata, qualsiasi cosa si indossi.

Per me si è rivelata la borsa perfetta in ogni occasione.

Capiente, femminile, elegante ma comoda e funzionale.

Bellissima portata a tracolla con indosso un paio di jeans e delle sneackers ai piedi, come ad un cocktail a fine giornata con abitino nero e scarpa alta, magari facendo sparire internamente la tracolla!

Il vero guaio, però, è che spesso non riesco a fermarmi nemmeno per fare un po’ di pulizia e non di rado mi capita di tirare fuori dalle mie borse cose poco opportune in momento poco opportuni.

Un esempio? Quando, nel tirare fuori il portafoglio dalla borsa in cassa al supermercato, ho fatto prima volare fuori un assorbente in faccia al cassiere (che quel giorno, oltretutto era un uomo) e poi, cosa forse peggiore, la mutandina di carta utilizzata qualche ora prima per fare la ceretta e infilata in borsa distrattamente, in assenza del cestino in cabina.

Tutte a me!

Insomma, mamma, prometto che prima o (poi) ti restituirò la tua bellissima Cecile.

Per ora, però, lascia che se la goda un po’ anche la tua bambina! 

 

 

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