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francesca_guatteri

Digital PR (+ un blog)
Caracas -Milano. Vivo, mangio, bevo, osservo e scrivo!
@_acasadifra_ con @tacchiepentole
📬francesca@vivereperraccontarla.com

francesca_guatteri
23 mandorle (circa). Sì, sì...23! Avete capito b 23 mandorle (circa).
Sì, sì...23!
Avete capito bene!
È questo il numero magico che corrisponde alla porzione consigliata, pari a 30 grammi e a 175 calorie, con 6 grammi di proteine vegetali e 4 grammi di fibre!

Un concentrato di nutrienti, ricche di vitamina E e magnesio, le mandorle possono diventare un’ottima abitudine da consumare come snack salutare a metà mattina o a metà pomeriggio, per ricaricarci e per non farci arrivare famelici ai pasti principali.

Sono così buone! 
E sgranocchiarle regala non poche soddisfazioni, soprattutto perché 23 mandorle sono anche una bella manciata di energia per ripartire con slancio in qualunque momento della giornata!
Provare per credere!

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#Backtoenergy @mandorleit 
#23Mandorle #mandorle #energia #goodmorning #goodvibes #energianaturale #almond
Ho una fissa con il numero 21. Tutti gli avvenimen Ho una fissa con il numero 21.
Tutti gli avvenimenti più importanti della mia vita, belli e brutti, hanno spesso avuto a che fare con il 12 e con il 21. E così, dopo un 2020 orrendo, devo essere onesta, avevo puntato tutto sul 2021. 
La verità è che al secondo mese dell’anno mi sento già provata, delusa, scoglionata e piena di aspettative per il 2022.
Come con il Capodanno: quando ci credi si rivela un vero flop, quando non te ne frega nulla ti diverti tantissimo.
Sono state settimane tristi, piene di stress e di punti di domanda.
Come spesso accade quando si vivono momenti “no” ho messo in discussione un sacco di cose. 
Mi sono sforzata parecchio per non mancare di professionalità anche quando avrei preferito staccare del tutto. Mi sono impegnata per rispettare le scadenze perché odio non essere puntuale e responsabile (nel lavoro. Per il resto, mea culpa, “ciao proprio”). E vi ringrazio ancora, dopo averlo fatto anche nelle stories, per la dolcezza e il calore che mi avete fatto sentire in un momento complicato.
Nell’ultimo anno ho anche capito che i 40 anni stanno iniziando a pesare più di quanto immaginassi. No, non sono i cambiamenti fisici a farmi paura. Il tempo che corre a tratti è inquietante ma porta con sé anche molti vantaggi. Quello che ho compreso è di aver bisogno di percorrere nuove strade, di mettermi in gioco in ambiti diversi, di imparare cose che non conosco ancora e di sentire stimoli nuovi.
La noia è il mio più grande ostacolo da sempre. Funziono solo se sento qualcosa: amore, affetto, curiosità, stima, gioia. E se il cuore batte.
Altrimenti rallento, inchiodo, scendo dal treno.
Oltre che nel 21 credo anche nelle ruote che girano, nel destino che torna a bussare quando lo molli lì, senza una degna conclusione. Credo negli “arrivederci” e nelle risalite dopo aver toccato il fondo. Credo nei pensieri buoni e nelle ricompense. Credo nei pensieri gentili anche quando tutta la sfiga del mondo sembra piombarci addosso. Credo che le cose più belle e buone abbiano bisogno di restare un po’ lì a decantare. Credo nella pazienza e nel saper aspettare. 
E credo che chiusa una porta, la vita, ti apra sempre un portone. Buona serata ❤️
Ciao Nonna. Sono sicura che anche da lassù sapra Ciao Nonna. 
Sono sicura che anche da lassù saprai tenere tutto sotto controllo.
Te ne sei andata in un periodo del cavolo, in cui non ci viene nemmeno concesso di stare con chi amiamo.
Te ne sei andata ieri mattina, con mamma, tua figlia, ricoverata in ospedale.
Non ti sarò mai abbastanza riconoscente per tutto quello che hai fatto per noi. La mia apertura mentale, il senso di libertà e d’indipendenza, il mio fastidio verso i consigli non richiesti e le imposizioni, nel bene e nel male, li devo a te. 
Così come il fatto di essere nata nel posto più bello del mondo e di avere dentro al cuore l’ottimismo e la forza di un popolo meraviglioso.
Te ne sei andata all’alba di una mattina di fine febbraio insolitamente calda e soleggiata, lontana dalla Terra che amavi tanto. 
Ricorderò per sempre la tua voce che intona Alma Llanera, il tuo orgoglio nel raccontare i tuoi successi lavorativi, il tuo: “mò esc Andon” ad ogni bottiglia di champagne stappata riferendoti al nome del nonno. Le tue scarpe improbabili e i tuoi completi firmati dalle Sorelle Fontana. I tuoi armadi pieni di naftalina e la scia di Diorissimo che lasciavi al tuo passaggio. I tuoi occhiali da sole pieni di strass e quella vanità femminile che andava però a braccetto con il tuo essere tostissima, colta, capace di tener testa a chiunque e la tua capacità imprenditoriale innata.
La tua guida sprint in autopista a Caracas mandando a cagare chiunque ti tagliasse la strada. Il tuo “prima con gli uominiii” ad ogni brindisi e il tuo intonare “Ayy que noche tan preciosaaaa” ad ogni compleanno. 
Come ti arrabbiavi per le bollette del telefono quando restavo a lungo lì o quando raccoglievo dalla strada qualsiasi animale da portare in Italia.
Ricorderò anche il tuo chiedermi di ogni fidanzatino se fosse laureato, il tuo ricordarmi di studiare, lavorare e di non dipendere mai da un uomo e il tuo recitare testi in latino ancora a 80 anni suonati. Sapevi essere tremendamente dura alle volte e non eri certo la nonna con cui preparare torte. Se te lo dicevo mi rispondevi: “tieni i soldi e vai in pasticceria!”. Eri più quella con cui andare dal parrucchiere e in giro per il mondo. Grazie per tutto. ❤️
Ogni tanto capitano quei giorni strani in cui si c Ogni tanto capitano quei giorni strani in cui si corre tutto il giorno e ad un tratto ci si sente completamente scarichi, giù di tono ed energie o semplicemente affamati.

Invece di aspettare impazientemente che passino le ore e che la giornata termini tra un attacco di stanchezza ed uno di fame, trovo molto utile portare con me una manciata di mandorle da sgranocchiare in qualsiasi momento.

Vi ricordo che la porzione consigliata equivale a 30 grammi, ovvero circa 23
mandorle, che porto sempre in borsa in una scatolina di latta.

Buonissime e naturali le mandorle sono lo spuntino perfetto perchè sono una ricca fonte di magnesio, che contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell'affaticamento.
Hanno anche un alto contenuto di riboflavina (Vitamina B2) e sono una fonte di niacina (B3), tiamina (B1) e folato (B9), tutti elementi coinvolti nella produzione di energia nel corpo.
Insomma, lo spuntino ideale per ricaricarci durante la giornata!
#Backtoenergy @mandorleit 

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@tacchiepentole 
#23Mandorle #Backtoenergy @mandorleit #mandorle #23mandorle #energia #goodmorning #goodvibes #energianaturale #almond
Quando atterrammo a Milano i nostri bauli erano co Quando atterrammo a Milano i nostri bauli erano cosi carichi di preparati per pancakes che il collegamento “sud america- polvere bianca” per i doganieri fu immediato e ce li requisirono. Impossibile spiegare loro che con Escobar non avessimo nulla a che fare e soprattutto cosa fossero dei pancakes. Non esisteva ig allora!

Ad ogni nuovo arrivo qui la valigia era carica di manghi, avocados e platani, che ai tempi conoscevano e mangiavano in pochi, costavano un sacco e si trovavano a fatica. A casa nostra i semini non si mettevano nei bicchieri con gli stuzzicadenti, ma le piogge tropicali li facevano interrare e germogliare con grande semplicità nei nostri giardini.

Quando arrivammo in Italia ero così triste di non trovare alcun festeggiamento di Halloween, io che l’avevo sempre celebrato, in mezzo alle feste pazze dei miei genitori tra hotel e ristoranti di famiglia.
Le feste dei bambini mi sembrarono così monotone, senza torte di gelatina colorata e senza le pinatas a cui ero abituata. Qui nessuno sapeva cosa fossero e ho perso il conto delle notti in bianco di mia madre per costruirmele prima di ogni compleanno, non trovandone di pronte.

Quando arrivai in Italia scoprire che tanta gente nemmeno sapesse dove fosse il Venezuela mi  lasciò a bocca aperta.

Così come sentirmi chiedere se là indossassimo vestiti oppure gonnellini di paglia e se girassimo con delle ceste di frutta in testa. 
La cosa buffa è che mentre questo nuovo mondo trasudava ostentazione e superioritá a me sembrò di aver viaggiato in una capsula del tempo e di essere approdata qualche decennio prima.
Quando arrivai in Italia mi stupii molto vedere tante donne darsi arie senza ragione.
Molte di loro erano ai miei occhi del tutto prive di sensualità e femminilità, come facevano a sentirsi così presuntuosamente interessanti?
In quell’occasione scoprii che qui fosse in voga una strana teoria secondo la quale le donne belle e curate dovessero essere anche meno intelligenti o capaci. 
(Continuo nei commenti)
Eccoci arrivati al terzo appuntamento con @mandorl Eccoci arrivati al terzo appuntamento con @mandorleit per festeggiare l’#AlmondDay. 

Anche oggi siamo stati in compagnia della dietista Ambra Morelli e di tanti amici e colleghi che oggi, così come negli ultimi mesi, hanno accolto il nostro invito prendendo parte a un nuovo evento #AcasadiFra !

Da diversi mesi, infatti, Luisa @tacchiepentole ed io abbiamo il piacere di raccontarvi tante curiosità e dettagli interessanti su questa preziosa frutta secca ricca di proprietà nutritive.

Abbiamo parlato tante volte di quali e quanti siano i benefici derivati dal consumo abituale di mandorle.

Rappresentano uno snack gustoso e sano e io non riesco più a farne a meno!

Ogni pomeriggio, infatti, le mie mandorle (la porzione raccomandata equivale a circa 30 g) non mancano mai.

Oggi, durante il nostro collegamento, abbiamo scoperto che possono fare bene anche alla salute del cuore!

Sapevate che le mandorle contengono l’acido grasso linoleico, che contribuisce al mantenimento dei normali livelli di colesterolo*?

Livelli sani di colesterolo, infatti, sono importanti per la salute del cuore. 

Nello studio PREDIMED**, per esempio, si è osservata una riduzione delle malattie cardiovascolari (nei soggetti che seguono la dieta Mediterranea), di circa il 30%.

Un recente studio rileva che mangiare mandorle porta ad una significativa riduzione del colesterolo totale, del colesterolo LDL "cattivo" e dei trigliceridi, senza alcun impatto significativo sui livelli di colesterolo HDL "buono" ***

📍Post in collaborazione con @mandorleit 
Grazie come sempre al nostro partner @coralflowershop che è sempre al nostro fianco con preparazione, ottimo gusto e disponibilità infiniti.

#23Mandorle #Backtoenergy @mandorleit #mandorle #23mandorle #energia #goodmorning #goodvibes #energianaturale #almondday #almond
“Il vino prepara i cuori (e li rende più pront “Il vino prepara i cuori (e li rende più pronti alla passione)”.

Non festeggio San Valentino ❤️ però già che si parla tanto di amore mi sembra un buon momento per mostrarvi il bellissimo colletto ricamato per me da @rita.ricamomoderno .
Senza conoscermi ancora bene, ma solo guardando il mio profilo,  le è venuta in mente questa citazione di Ovidio. 🍷🍷🍷Pensate un po’.

Grazie di cuore per questo bellissimo pensiero e buona festa degli innamorati a voi che domani vi donerete cioccolatini, fiori, cenette a due, bigliettini e orsi di peluche giganti con cuori rossi tra le zampe.

Una volta avrei detto che questi slanci mi avrebbero fatto venire il diabete ma ripeterlo mi ha portato una gran sfiga. 

Quindi d’ora in poi resto muta. 

Giuro che nella prossima vita rinasco romantica.

P.S. Per gli orecchini (fighissimi e così leggeri da non farmi venire i lobi da maori, scrivete pure alla mia amica Tania di @hermosa_gioielli ).

#sanvalentino #valentinday #vino #ovidio #passion #vinorosso #rossopassione #colletti #colletto #collettoricamato #ritaricamomoderno #amantidelvino #winelovers
Sono felice di svelarvi che, per il secondo anno c Sono felice di svelarvi che, per il secondo anno consecutivo, Luisa @tacchiepentole ed io potremo continuare a parlarvi dell’oro bianco altoatesino: il latte di qualità Alto Adige.
È stato bello accompagnarvi in questo emozionante viaggio e sarà ancora più bello continuare a farlo!
Vi abbiamo portati alla scoperta del latte altoatesino che ogni giorno, senza pause, viene munto all’alba, ritirato immediatamente nei diversi masi, per essere portato nelle latterie, accuratamente esaminato e subito dopo lavorato per arrivare sulle nostre tavole o per diventare yogurt, burro, ricotta, mozzarella e formaggio di vario tipo.
Tutti prodotti buonissimi che non sempre ci concediamo in nome della forma fisica ma che, se scelti in base alla qualità e consumati nelle porzioni corrette, supportano una dieta varia ed equilibrata.
Mai come adesso, infatti, molti di noi si ritrovano a fare i conti con qualche Kg di troppo dato dalla sedentarietà e da un cambio drastico di abitudini.
La buona notizia è che tutti i latticini dell’Alto Adige che vantano il Marchio di Qualità Alto Adige sono prodotti al 100% con il miglior latte del territorio senza OGM e possono essere introdotti quotidianamente nella nostra alimentazione, nel rispetto delle porzioni standard suggerite.
E orientarsi sulla qualità, scegliendo sempre i prodotti migliori e ricordandoci che il latte ed i formaggi freschi rappresentano una fonte importante di proteine nobili, vitamine, potassio, fosforo, zinco e calcio, è sempre un’ottima scelta.
Così oggi ci siamo concesse un piccolo brunch a base di prodotti lattiero-caseari a marchio Qualità Alto Adige: Latte Fieno e Skyr di @milasuedtirol, yogurt latte fieno di @jogurtvipiteno, yogurt magro e drink da bere di @latteria_merano, la caciotta con latte di fieno della latteria Tre Cime di Dobbiaco e le freschissime mozzarelle Armonia di @brimisudtirol ultime nate, succosissime ma con il 40% di sale e di grassi in meno.
 
Adv @tastesouthtyrol
@visitsouthtyrol #Suedtirol #AltoAdige #Lattealtoadige #we❤️lattealtoadige
#milasuedtirol #milaskyr #Brimi #Brimisudtirol #yogurtvipiteno #LatteriaVipiteno #latteria_merano #lattemerano
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto d “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. 
Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.
(Cesare Pavese)

Già.
Qualche giorno fa la mia amica @diabetica.it mi ha Qualche giorno fa la mia amica @diabetica.it mi ha invitato a scrivere 10 cose di me che non tutti sanno.

1. Ho una vera e propria fobia per gli insetti. Soprattutto cucarachas e cimici. È strano perché sono cresciuta ai tropici, tra un via vai di scorpioni, scolpendre, tarantole. Eppure oggi se vedo una cimice vado fuori di testa.

2. Da piccola, dopo un breve percorso con il pianoforte, iniziai a suonare la batteria. Mi piaceva tanto ma un trasloco in appartamento e le lamentele dei vicini mi costrinsero a passare a quella muta. 
Mollai il colpo in pochi mesi.

3. Il mio cordone ombelicale è stato buttato, in un sacco di juta con dentro un sasso, nell’Oceano poche ore dopo la mia nascita, su consiglio di una “bruja” e per rispettare le usanze locali perché le divinità del mare mi proteggessero dalla malignità delle persone e nessuno potesse farmi del male.

4. Non ho il pollice opponibile. 
I primati sì, io no. Le giunture ci sono, ma sono atrofizzate in entrambi i pollici delle mani e così, sembro sempre Fonzie di Happy Days, con un fare sempre comunque positivo!

5. A 12 anni ho vissuto un momento difficile. Denunciai una persona molto più grande di me per molestie sessuali e mi trovai a testimoniare in un tribunale. Vinsi la causa e la mia famiglia fece devolvere l’intera cifra ottenuta come “danno morale” alla ricerca contro la leucemia.

6. La notte prima che mio padre scoprisse di avere un tumore (senza sospetti prima di quel giorno) lo sognai malato. L’ho sognato ancora (ma in salute) la notte prima di scoprire il test di gravidanza positivo anni dopo.

7. Ogni tanto mi sveglio, penso al Venezuela e piango. 

8. Prima di scoprire che Vicky avesse il diabete sono passata per matta per 3 anni buoni girando pediatri con questa diagnosi in testa (l’ho raccontato nelle stories in evidenza e sul blog).

9. Non tollero le persone ingiustamente cattive, chi ha sempre da ridire sugli altri e chi ostenta saperi e capacitá. “Da ciò che ostentano capirai di cosa sono privi” è un mantra.

10. Sul polso sinistro ho una cicatrice: il morso di una scimmia. 

Ecco fatto! 
A voi @tacchiepentole @cristiana_banchetti @megliounpostobello @cannellaeconfetti
4 giorni di oblio causa cellulare rotto. Sullo sch 4 giorni di oblio causa cellulare rotto.
Sullo schermo una spada laser (comodissima di notte come luce di cortesia). Touch completamente andato senza alcuna possibilità di accedere alle mail, ai social, ai messaggi.
Microfono saltato quindi nemmeno rispondere alle telefonate per giustificare la mia sparizione.
Nel mentre esami clinici che riguardavano me e parte della famiglia.
Testa altrove, lontano dai social (giustamente).
Un anno fa, giusto un anno fa, sarei corsa in preda al panico e all’isteria a comprare un cellulare nuovo 20 minuti dopo aver visto il mio distruggersi sul cemento.
Io, proprio io, che una mattina di tanti anni fa, in montagna, andai fuori di testa perché Vittoria aveva lanciato il mio telefono nella vasca da bagno. Io, proprio io, che Porto ero corsa a comprare un muletto per la mia incapacità di prendere le distanze da persone e situazioni. Perché è vero, questo per noi è uno strumento di lavoro importante. Perché sì, ho tempistiche e scadenze da rispettare e 8 caselle email a cui stare dietro. 
Però questa volta è stato tutto diverso.
Da un anno tutto è cambiato.
La casa non è più una gabbia da cui scappare (non perché ci stessi male, ma perché quando sei iperattivo la staticità ti uccide), ma il luogo dove ho imparato a stare meglio.
Il silenzio e la solitudine, condizioni che ho sempre amato, sono diventati compagni di viaggio che mi concedo con generosità e finalmente sento di poter ammettere di amare stare sola.
La salute, mia e di chi amo, arriva prima di tutto il resto.
Le piccole delusioni quotidiane, quelle causate dagli insuccessi, dalle occasioni sfumate o dagli errori di valutazione che si fanno sugli altri esseri umani, sono diventati inciampi di routine e non più ostacoli insormontabili.
E poi in 4 giorni, ovviamente, il mondo non si è fermato. Né per me né tantomeno per gli altri, che di certo non si sono strappati i capelli sentendo la mia mancanza.
Chi ha voluto ha chiesto di me a persone a me vicine. Le mail le ho lette sul portatile. Ieri il fitbit era tutto contento per i quasi 30.000 passi fatti. 
Sto finendo di leggere tanti libri e poi...e poi credo che sia meglio tacere che parlare pur di parlare. 
Buona giornata❤
Buongiorno Milano. Mi mancano un sacco di cose, m Buongiorno Milano.

Mi mancano un sacco di cose, ma intanto mi emoziono con poco.
Mi mancano le corse in aeroporto, le sveglie all’alba, le mille ore di volo in mezzo al cielo, la stanchezza da fuso orario, le gambe che fanno male dopo aver girato a piedi tanti posti nuovi per ore. 

Mi manca tornare a casa e ricominciare subito a fantasticare e immaginare il viaggio successivo.
Mi mancano i week end con gli amici a mangiare e bere e poi le nostre fughe in Toscana per stare tranquilli.

Mi manca ricevere un messaggino di mattina presto: “dove sei che ti raggiungo per un caffé?”.

Mi manca il sole sulla pelle, senza strati di vestiti.
L’odore di iodio e di mare, il rumore delle onde e la sabbia sotto i piedi.

Mi manca il Caribe, dove almeno una volta all’anno, mi regalavo la possibilità di tornare per non dimenticare del tutto come ci si sentisse davvero a casa.

Mi manca uscire per un aperitivo, non far caso all’ora e poi camminare a zig zag tornando a casa, con due mani intrecciate in una sola tasca.

Mi manca spremere il cervello per inventare qualcosa di nuovo e bello, che non si riduca a un reel su instagram.

Mi manca programmare, pianificare, prenotare.
Mi mancano un sacco di cose. Ma siamo qui, stiamo bene e questo è già un lusso non da poco (ne siamo consapevoli anche mentre ammettiamo di avere tante altre mancanze. Una cosa non preclude l’altra).

Buongiorno Milano.

#milano #milanoinzonevarie #citylife #citylifemilano #grattacielo #grattacielimilano #soleriflesso #sole #mattinomilanese #cieliazzurri #milano #milanogram #buongiorno #buongiornomilano #goodmorning
Sono nata in uno dei luoghi più belli del mondo Sono nata in uno dei luoghi più belli del mondo e ho avuto l’incredibile fortuna di trascorrere i primi anni della mia vita su un’isola dei Caraibi.
Il cielo e i rami degli alberi erano un tripudio di colori e i pappagalli, liberi, felici e maestosi, un incontro comune, come i piccioni per i milanesi. 

Un giorno, mentre ce ne stavamo all’ombra del grande albero di mango del nostro giardino a ristorarci dal caldo torrido del pomeriggio, una gigantesca ombra si stagliò sulle piastrelle lucide del patio, immerso nel verde.
Guardai subito in su restando a bocca aperta di fronte ad uno degli ara più grandi che i miei occhi di bambina avessero mai visto.

Quella fu solo una delle magiche visioni che mi regalò il mio paese nei primi anni della mia vita.
Come quando a Caracas si posavano sui nostri balconi (vi metto nelle stories qualche video se riesco a recuperarli), pieni di fiducia, per farsi regalare qualche semino. 

A Margarita, invece, il nostro era un appuntamento ormai irrinunciabile. 
All’ora del tramonto, quando il cielo dell’equatore iniziava a tingersi di rosa ed arancio, una coppia di ara si sollevavano in volo disegnando vere e proprie coreografie ad alta quota, salutandoci con il loro inconfondibile verso.
La nostra casa di Porlamar era visitata da ogni specie vivente (se vi andasse di saperne di più trovate in bio il link per leggere sul mio blog la storia della mia pazza famiglia): tartarughe, tarantole, rabos pelados, scorpioni, cucarachas, coloratissime farfalle giganti, yguane e pappagalli erano alcuni degli ospiti fissi con cui avevamo imparato a convivere. 
Alla fine avevamo adottato una coppia di Loro real verdissimi, che chiamammo Pedro Gonzalez e Maria Guevara. 

Così, quando molti ma molti anni dopo mi sono ritrovata a Madrid a scrivere la mia tesi di laurea, mi sono emozionata quando ho scoperto che la città era piena di pappagalli verdi.

Così, ora che sono arrivati anche a Milano (da un bel po’ ma io non ci avevo fatto caso), per me è una gioia ascoltarli, alzare la testa quando sento il loro verso e ammirarli disegnare scie verdi nel cielo.
Il mio buongiorno quotidiano. 
D’altronde Milano non è nemmeno il mio di un habitat!
Non è certo la prima volta che vi parlo delle mi Non è certo la prima volta che vi parlo delle mie adorate mandorle!
Come ormai sapete sono diventate un’irrinunciabile abitudine quotidiana, favoloso snack spezzafame dal potere saziante ed energizzante, grazie a proteine vegetali, fibre e grassi buoni.

Ma sapete a quante mandorle corrisponde la porzione consigliata? 

30 g, che equivalgono a circa 23 mandorle! 

Io non rinuncio mai alla mia porzione quotidiana e le porto sempre con me in una piccola scatolina di latta, ovunque vada.

Quando sono a casa, invece, le abbino volentieri ad altri ingredienti sani e leggeri, come frutta e yogurt.
Buona giornata di sole!

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#23Mandorle #Backtoenergy @mandorleit #mandorle #23mandorle #energia #goodmorning #goodvibes #energianaturale #almond
Grazie @good_food_lab per l’aiuto ❤️
Ieri abbiamo finalmente disfatto l’albero. Certo Ieri abbiamo finalmente disfatto l’albero.
Certo, avremmo potuto farlo prima, ma vi garantisco che esserci decisi a farlo a metà gennaio è un record, dal momento in cui un anno lo abbiamo lasciato fino a maggio inoltrato.

Mentre riponevo palline, nastri e decorazioni nelle scatole ho rivissuto la solita sensazione strana che mi sorprende ogni volta.

Un misto tra l’emozione data dai ricordi (le nostre decorazioni sono un mix di reperti archeologici appartenuti, prima che a noi, ai miei genitori, di acquisti fatti in giro per il mondo e di doni ricevuti da amici vicini e lontani) e uno strano nodo alla gola che mi viene quando penso che saranno trascorsi altri 12 mesi quando li riprenderò tra le mani.

E, visto che no, non sono mai stata pessimista, ma amo anche dare valore al tempo, alla salute, alla vita e alla serenità (quando ci sono), nel mettere via gli addobbi, mi ritrovo ogni anno a sperare di poter riaprire quelle scatole il Natale successivo e di poterlo fare con le stesse persone accanto e la medesima serenità nel cuore.

Sui rami avevo legato anche tanti fiocchi in lana rossa. 
Amo i fili rossi e per me vogliono dire un sacco di cose!

Un filo rosso come quello che unisce inconsapevolmente molti di noi e ci porta a trovarci o ritrovarci, a volte per caso altre meno, anche a distanza di tempo.

“Come il filo rosso del destino per la cultura orientale, come quelli delle tre Moire o, ancora, come il filo di Arianna”.

Allora ho ripescato nella gallery la foto di un dettaglio di “Così lontano così vicino”, installazione di Lisa Tiberi presente a @casadegliartisti_milano l’autunno scorso.

L’installazione collegava, appunto attraverso un filo rosso, gli spazi interni alla Casa degli Artisti all’esterno, dando così corpo a relazioni quasi perdute e riportando indietro nel tempo ad una memoria ancora chiusa tra le pareti domestiche.

Così ho riflettuto un po’ e mi sono accorta che, anche ne abbiamo le palle (non di Natale) piene, ci sentiamo tristi, confusi e sospesi, molti di quei fili rossi esistono ancora, anche se ora come ora facciamo fatica a trovarne capo e coda.
Sono più gomitoli che fili al momento, ma ci sono ancora.
Oggi così. Voglia di Toscana, di Agave, di Amici Oggi così.
Voglia di Toscana, di Agave, di Amici, di estate e di abbracci.

P.S. Vi presento una parte importante del mio cuore. Purtroppo mancano tante persone all’appello: mi sono resa conto di non avere foto decenti. Ho deciso che appena ne usciremo recupererò scattando all’impazzata!
@liuky e @tacchiepentole fate il profilo Ig a mia madre che da quando frequento poco Facebook è destabilizzata e poi non posso taggarla?

#family #familytime #amici #piezzdecore #agave #poderelagave #toscana #amicizia #ricordi #ricordidiviaggio #estate #estateitaliana
“Devi avere sempre un piano B”. No, il mio non “Devi avere sempre un piano B”.
No, il mio non è limonare con il gatto.

Negli ultimi anni ho pronunciato questa frase almeno 5 volte.

La prima a me stessa. 
È stato almeno 6 anni fa. Avevo aperto il blog da un paio di anni e, pur non avendolo fatto per trasformarlo in un lavoro, avevo la pretesa di raccogliere prima ancora di aver seminato. 
Mi sono concentrata sul mio piano B: il mio lavoro di sempre. Farlo mi ha permesso di coltivare con una mente più serena la mia prima passione: la scrittura.

La seconda è stato a Gigi.
Faceva ancora il fiscalista e aveva fondato da poco @wallabies_labs . Le cose non vanno sempre bene da subito e lui era impaziente di vedere decollare la sua startup.

La terza la scorsa estate: un mio amico era esausto e scoglionato, provato da una serie di problematiche lavorative. La sua voglia di ottenere dei risultati e dei riconoscimenti lo portava (inconsapevolmente) ad adottare un approccio sbagliato verso i suoi collaboratori. Il suo modo di fare era incalzante, esprimeva preoccupazione, “bisogno” e inevitabilmente, così facendo, allontanava il risultato anelato.

La quarta è stata pochi giorni fa, una ragazza mi ha chiesto di scambiare due parole sulla sua situazione lavorativa un po’ precaria. Mi ha lasciata senza parole scoprire che tanta gente, piuttosto che dirle: “certo che ce la puoi fare, prova così così e così”, le avesse invece consigliato di mollare il colpo. Non capirò mai lo spirito distruttivo di alcune persone. 

L’ultima volta è stato stasera a una ragazza che vive in un altro Paese da qualche mese. Preoccupata dalla situazione generale e personale e con il desiderio di trasformare la propria passione in un lavoro, si sentiva imprigionata in una strada senza uscita e si stava lasciando divorare dal panico.

A volte ci serve solo qualcuno che ci aiuti a razionalizzare. 
Qualcosa che che ci impegni e distragga, che ci conceda serenità economica e mentale per poter andare avanti con più passione e meno ansia.

A volte ci serve solo un piano B.
E un buon amico. 
O semplicemente qualcuno che ci regali speranza e non pessimismo.
Finché riuscirò a donare sorrisi sentirò di non aver vissuto a vuoto.
Anno nuovo, vita nuova. Mai come quest'anno vorrem Anno nuovo, vita nuova.
Mai come quest'anno vorremmo tutti un nuovo inizio!

Qualche mese fa ho deciso di trasformare le mie buone intenzioni in azioni concrete e sento di essere sulla strada giusta.

In questo clima di ritrovato benessere, ovviamente, le mandorle come spuntino nutriente non mancano mai.
Ricche di nutrienti, vitamina E e magnesio, pensate che ci sono 6 grammi di proteine e 4 grammi di fibre in ogni porzione di mandorle da 30 grammi (circa 23 mandorle), pari a 175 calorie!

Preziose alleate del nostro benessere, le mandorle possono far parte di qualsiasi programma di alimentazione sana, anche per aiutare a mantenere il peso corporeo. 
Le mandorle contengono anche l'acido linoleico che contribuisce al mantenimento dei normali livelli di colesterolo nel sangue *

La ricerca scientifica ** ha dimostrato che il consumo di mandorle offre importanti benefici per la salute.
Uno studio recente ha rilevato che la scelta di 42 g di mandorle come spuntino invece di uno spuntino ricco di carboidrati con uguali calorie e nel contesto di una dieta per abbassare il colesterolo può aumentare il colesterolo HDL (il colesterolo buono) e migliorare la capacità del corpo di rimuovere il colesterolo dannoso dal corpo.

Un altro studio *** ha rilevato che mangiare 42 g di mandorle come spuntino, invece di saltare lo spuntino, a metà mattina aiuta a controllare l'appetito e si traduce in un ridotto apporto calorico a pranzo e cena. 

I risultati suggeriscono che, piuttosto che saltare uno spuntino, mangiare mandorle come spuntino di metà mattina può frenare la fame, fa bene al tuo cuore e ti sostiene ogni giorno.

@tacchiepentole ed io torniamo a parlarvi di mandorle con @mandorleit con un nuovo appuntamento digitale #acasadifra, al quale hanno partecipato anche Cristina @good_food_lab, Silvia @inviaggioincucina, Ilaria @nonsidicepiacere e Mariangela @momsabouttown , oltre, naturalmente, la dietista Ambra Morelli, grazie alla quale abbiamo imparato curiositá sulle mandorle e, questa volta, anche sul loro contributo nella gestione del peso corporeo!
Nei commenti trovate gli studi di riferimento!

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#23Mandorle #Backtoenergy #acasadifra #acasadifradigitaledition
In verità sono ancora a letto. Tra le coperte, a In verità sono ancora a letto.
Tra le coperte, a tapparelle abbassate e ignorando del tutto se al di fuori delle finestre ci sia il sole, stia piovendo o altro.
Le bimbe sono venute in camera solo per darmi un bacio, raccontarmi di non aver trovato carbone nelle calze appese in cucina (hanno avuto culo: non lo abbiamo trovato da nessuna parte) e infilarmi a forza in bocca l’Eutirox (lo fanno ogni mattina. Io quello, Vittoria insulina, è diventato un rito ormai).

Sento l’acqua della doccia scorrere.
Gigi è sempre stato più mattiniero di me.
Dalla cucina invece arrivano un sacco di risate. 
Che bella la gemellitudine (dai 3 anni in poi).

Dopo 15 giorni che rimandavo la cosa, mi sono decisa a guardare sul cellulare le loro “recite” di Natale girate a scuola. Ho iniziato a guardarle e poi ho interrotto.

Mi ha trasmesso una tale tristezza vederli impalati, distanziati, con mezza faccia coperta dalle mascherine a ripetere frasi imparate a memoria. 

Mi è venuto da piangere ma non per l’emozione.
Quanto ci stiamo perdendo della vita. 
E quanto mi dispiace per loro (che poi probabilmente loro nemmeno se ne stanno rendendo così conto).

Sento proprio questa sensazione sospesa che aleggia intorno a noi e che inizia a scocciarmi un po’.
Insieme alla fine delle vacanze perché anche il ritorno alla normalità dopo ogni periodo di vacanza mi pesa sempre tanto.

Ogni volta che mi disintossico dal lavoro poi ho un vero e proprio rigetto che dura qualche giorno.

Allora pubblico questa foto con molti giorni di ritardo, dopo aver guardato tutte le foto dei nostri vari inizi dell’anno in giro per il mondo con grande nostalgia. 

La pubblico perché racconta perfettamente questo periodo.
Le prime vacanze trascorse a Milano in tanti anni, le prime trascorse in casa, le prime a riscoprirci turisti persino nella nostra città. 
Le prime passate così tanto insieme.

E alla fine, vi dirò, sono state bellissime senza aver poi fatto molto.
È da domani che la vita torna a preoccuparmi un po’. Ma, come quando a scuola ci andavo io, il pensiero felice è che....mancano pur sempre solo due giorni al week end.
Buona giornata e buona ripresa ❤️
#nataleamilano
Ancora un paio di giorni e l’atmosfera festosa d Ancora un paio di giorni e l’atmosfera festosa del Natale abbandonerà anche casa nostra.

In questa fase di grande repulisti persino io, amante del Natale e degli addobbi, sento una grande voglia di tornare alla vita di sempre, intendo quella meno luccicante.

Insomma, tante cose stanno cambiando.

Certo non tutto: al vino non rinuncio di certo.

Così oggi torno a parlarvi proprio di vino, questa volta per raccontarvi una realtà nata da poco da un’idea della collega e amica @federchicca !

Si chiama Che Vino @chevino.club e il suo team ha volutamente scelto di proporre soltanto selezionatissime etichette di piccoli e medi produttori italiani per valorizzare realtà che in alternativa non avremmo forse l’occasione di conoscere.

Ogni mese, infatti, abbonandosi, è possibile ricevere una Che Box, soluzione che ci permette di ricevere tre bottiglie diverse e un piccolo pensiero solidale.

In questo modo potremo provare ogni volta nuove etichette senza farci troppo influenzare dal nostro gusto personale e senza fossilizzarci sempre sulle stesse bottiglie!

Nella mia Che Box di dicembre c’erano tre etichette dell’azienda agricola biologica Valle delle Lepri che, dal 1992, produce vini artigianali.

Non li conoscevo e sono felicissima di averli provati.

Ecco cosa conteneva la mia Che Box:

Follia, uno spumante che mi ha conquistata dal primo assaggio, essendo, oltretutto, un dosaggio zero (sapete ormai quanto io apprezzi i dosaggi zero e come prediliga la bollicina a tutto pasto).

Poi Pesca Bianca, un delicato bianco perfetto per accompagnare sia carni bianche che pesce, ed, infine, una bottiglia di Batest, Sangiovese in purezza molto apprezzato in particolare da Gigi e accompagnamento ideale di piatti di carne.

Insomma, grazie a Che Vino ho scoperto una realtà che non conoscevo.

Complimenti Fede, avanti tutta! Le belle idee (e i successi dei colleghi) vanno sempre sostenuti e valorizzati. Che sia un anno di bicchieri pieni e mezzi pieni.
Non è un ADV ☀️

@valle.dellelepri #follia #pescabianca #batest #sangiovese #vinoitaliano #viniitaliani #chevino #chevini #piccoliproduttori #piccoliproduttorilocali #vinibiologici #dosagezero #dosaggiozero #chebox
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About Me

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Francesca Guatteri

Nata a Caracas, in Venezuela, da genitori italiani, ho vissuto i primi anni della mia vita a Margarita, un’isoletta tropicale a forma di infinito. Sono cresciuta a stretto contatto con le attività turistiche della mia famiglia e, circondata sin da piccolissima di persone, non avrei potuto che scegliere e desiderare la vita che faccio .

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