Pinacoteca Ambrosiana e Cripta di San Sepolcro: due dei tesori di Milano

di Francesca

Pinacoteca Ambrosiana e Cripta di San Sepolcro

Milano da scoprire: siete già stati alla Pinacoteca Ambrosiana ?

Anche la Pinacoteca Ambrosiana è stata una delle nostre mete di questi giorni!

Durante queste nostre insolite vacanze natalizie trascorse in città, come sapete, abbiamo approfittato per fare qualche giro e per vivere  Milano come turisti, con tanto di frequenti colazioni in centro e di visite in alcuni dei musei più belli.

Impossibile allora, dal momento in cui, tra le altre cose, c’ero stata proprio recentemente, non organizzare anche per il resto della famiglia una nuova spedizione alla scoperta della Pinacoteca Ambrosiana di Milano.

Il termine “Pinacoteca” desta spesso un po’ di confusione, perché le persone pensano subito a quella di Brera.

Visitarla significa compiere un percorso emozionante attraverso secoli di bellezza ed alcuni dei più grandi capolavori della Storia dell’Arte, come la Canestra di frutta di Caravaggio,  Vaso di fiori con gioiello, monete, conchiglie (uno dei miei dipinti preferiti) di Jan Brueghel il Vecchio, il Musico di Leonardo da Vinci, l’Adorazione dei Magi di TizianoLa Madonna del Padiglione di Botticelli, Il Cartone della Scuola di Atene di Raffaello, per citane giusto qualcuno.

La Biblioteca Ambrosiana

La Biblioteca Ambrosiana fu una delle prime ad essere aperte al pubblico, nel 1609. Attualmente conserva più di 750.000 volumi ed oltre 35.000 manoscritti.

Fra i pezzi più importanti conservati nella Biblioteca vi sono le 1.000 pagine del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Si possono osservare gli schizzi delle invenzioni del maestro, su cui annotava alcune spiegazioni.

Pinacoteca Ambrosiana: uno dei migliori musei della città di Milano

Nata come fonte di ispirazione la Pinacoteca Ambrosiana divenne il primo museo pubblico di Milano

La Pinacoteca Ambrosiana è uno dei musei più interessanti di Milano, non solo per gli oggetti e le opere esposte, ma anche per il luogo in cui si trova: un palazzo del 1928 affiancato dalla Chiesa di San Sepolcro.

La Biblioteca è una delle zone più speciali del museo. Qui l’odore del legno e dei libri antichi si diffonde per le sale, offrendo ai suoi visitatori la possibilità di tuffarsi nel passato e ammirare gli schizzi di Leonardo da Vinci.

Fondata nel 1618 dal cardinale Federico Borromeo per accogliere la propria collezione di opere, la Pinacoteca Ambrosiana nacque con l’idea di fornire agli studenti dell’annessa Accademia Ambrosiana di belle Arti una selezione di capolavori cui ispirarsi, ma venne presto resa accessibile al pubblico, divenendo così il primo museo pubblico di Milano.

La visita guidata alla Pinacoteca Ambrosiana termina nella sala di lettura, dove troverete esposti alcuni fogli del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, il più importante corpus di disegni del genio toscano giunti fino a noi, dove tra progetti, schizzi e macchine sarà possibile imparare ogni volta qualcosa in più su Leonardo.

Pinacoteca Ambrosiana e Cripta di San Sepolcro

Questo luogo di profonda sacralità venne scelto da san Carlo Borromeo come personale luogo di preghiera, dove si recava ogni mercoledì e venerdì pomeriggio.

Non era infrequente vederlo passare intere notti in quella che lui stesso definì “la palestra dello Spirito Santo”, in adorazione del simulacro del sepolcro di Cristo.

Per questo motivo, dopo la sua canonizzazione, venne posta una statua in terracotta policroma raffigurante il santo inginocchiato davanti al sarcofago. La cripta consente inoltre ai visitatori di entrare in contatto con una delle testimonianze più antiche della storia della città.

La pavimentazione, costituita da grandi lastre di pietra bianca ‘di Verona’, proviene infatti dal lastricato dell’antico foro romano del IV secolo, la piazza principale della civitas romana, dove si svolgevano le maggiori attività civili e religiose.

Riaperta al pubblico dopo cinquant’anni nel 2016, successivamente la cripta è stata oggetto di un complesso intervento di restauro finanziato dal MIBAC e terminato nella tarda primavera del 2019, volto principalmente al recupero delle superfici decorate.

 

Attualmente la Cripta è aperta al pubblico solo in determinate occasioni, come, per esempio, durante queste festività natalizie.Fino all’8 gennaio, infatti, sarà possibile visitarla, acquistandone il biglietto di ingresso insieme a quello della Pinacoteca Ambrosiana.
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