Giappone: le nostre vacanze estive, in compagnia di EVA Air

Il nostro primo passo verso l’Oriente in compagnia di EVA Air

di Francesca

Sono trascorsi ormai diversi giorni dal nostro ritorno a Milano dal Giappone e finalmente riesco a scrivere queste righe per raccontarvi il nostro bellissimo viaggio.

Erano tantissimi anni che sognavo di visitare il Giappone.

Ve lo avevo raccontato recentemente anche in questo post, parlando di bellezza e di cosmetica giapponese.

Credo che poche altre cose possano risultare per me così appaganti quanto viaggiare ed entrare in contatto con altre culture, abitudini.

E devo ammettere che l’idea di poter conoscere da vicino una cultura particolare e unica come quella giapponese era realmente, per me, un sogno ad occhi aperti.

Così, quando si è presentata, un po’ per caso a dirvi la verità, l’occasione di partire non sono stata più nella pelle.

A questo punto, decisa la meta, non restava che organizzare ogni tappa del nostro viaggio.

Viaggiando con la compagnia aerea EVA Air avremmo potuto godere di un volo diretto da Milano Malpensa a Taipei e, una volta a Taipei, spostarci in Giappone, volando su Tokyo.

Così è stato e ora vi racconto tutto!

Prima, però, dal momento in cui EVA Air ci ha accompagnati in questa avventura, prima ancora di continuare il mio racconto soffermandomi sul viaggio vero e proprio, lasciate che vi dica qualcosa in più di questa compagnia aerea meravigliosa, che io per prima non conoscevo ancora, ma che, in realtà, vanta una lunga storia ed una grandissima esperienza.
Aereo linea aerea EVA Air Vivere per Raccontarla

EVA Airways:
una storia che inizia nel 1991

Dal primissimo volo, realizzato il 1 luglio 1991, questa compagnia aerea ne ha fatta di strada.

Oggi serve una rete globale che collega Asia e Cina continentale a Europa, Nord America e Oceania e mette in contatto oltre 60 destinazioni commerciali e turistiche di rilevanza.

Raggiunge ogni regione della Cina continentale ed estende i servizi di trasporto passeggeri e merci in tutto il mondo tramite voli code share con altre compagnie aeree leader.

Si tratta di una linea aerea impeccabile, a 5 stelle.

E non lo dico soltanto per la grande varietà di tratte aeree coperte, per l’incredibile attenzione al viaggiatore da parte del personale (di terra e di volo) anche durante le pratiche di prenotazione, non solo durante il viaggio.

Lo dico con cognizione, dal momento in cui questa impeccabile compagnia aerea, si è classificata nei prestigiosi Readers’ Choice Awards 2021 di Condé Nast Traveler tra le 10 migliori compagnie aeree del mondo, mentre TripAdvisor l’ha riconosciuta tra le “Top 10 Airlines – World” e le ha assegnato i primi posti in altre quattro categorie nei Travelers’ Choice Awards per le compagnie aeree.

Dopo aver viaggiato con loro (e dopo essermi trovata benissimo), posso affermare con grande onestà di aver visto poche altre volte nella vita una tale pulizia in cabina (e nei bagni!!!) di altri aerei.

E sì che di voli ne ho presi tanti nella mia vita.

Lounge Milano Malpensa

Inoltre, EVA ha introdotto il dessert a bordo prodotto dalla panetteria francese centenaria PAUL e dalla popolare pasticceria Yellow Lemon di Taipei.

Vi dico solo che il burro era di montagna,il pane caldo e fumante e le posate in silver, cosa che, purtroppo, negli ultimi anni, si è totalmente andata a perdere in economy.

EVA è anche attiva socialmente.
Promuove le culture locali e i tesori artistici internazionali, sostiene eventi di beneficenza ed eventi sociali.

Anche la sostenibilità ricopre un ruolo fondamentale per EVA: le pratiche degli uffici e le operazioni di EVA in tutto il mondo contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 e il rumore, preservare le risorse e gestire gli sprechi per promuovere una terra più verde e sana.

Ma non è finita qui perché, quando siamo atterrati a Taipei ci sono venuti gli occhi a forma di cuore nel vedere un bellissimo aereo EVA Air completamente a tema Hello Kitty.

Hello Kitty Air con EVA Air

Noi ovviamente lo abbiamo visto solo esternamente, ma leggendo QUI ho potuto vedere quanto sia meravigliosamente personalizzato anche al suo interno.

Inutile dirvi che, dopo aver scoperto che gli Hello Kitty Jet volano da Taipei a Bali, a me e alle ragazze è venuta una grandissima voglia di visitare anche l’Indonesia.

interno sedili aereo EVA Air Hello Kitty

Chi viaggia sugli EVA Hello Kitty Jet può godere di un coloratissimo e allegro ambiente tutto a tema Hello Kitty.

E quando dico “tutto” intendo davvero tutto: dalle divise delle hostess agli snack e ai servizi di piatti.

hostess Eva Air Hello Kitty Ma arriviamo ora al nostro viaggio, perché non vedo l’ora di raccontarvi le nostre vacanze alle scoperta di Taipei e del Giappone!

Il nostro viaggio: il Giappone in 20 giorni

Una dovuta premessa: avendo noi due ragazze che frequentano le scuole, come moltissime altre persone in tutto il mondo riusciamo ad organizzare le nostre vacanze solo quando il calendario scolastico lo concede.

Per visitare alcuni luoghi unici nel loro genere come il Giappone serve indubbiamente tempo e, pur sapendo che andarci in primavera o in autunno avrebbe avuto molto più senso, soprattutto per le alte temperature estive, noi siamo riusciti a fare questo viaggio ad agosto, trovando un grandissimo caldo.

Le torride temperature non ci hanno però impedito di innamorarci di questo territorio unico e magico, ma non vi nascondo che mi piacerebbe, un giorno, spero non troppo lontano, tornare in Giappone in periodi più miti, magari in primavera per godere del bellissimo spettacolo dei ciliegi in fiore, o in autunno, per immergermi nel rosso e nell’arancio dei parchi e delle strade del Giappone.

Un consiglio non richiesto però mi sento di darvelo: sempre che riusciate a trovarli, se viaggiate durante la stagione calda, optate per alberghi con piscina, per potervi ristorare un po’ a fine giornata.

Tappa #1: Taipei

Viaggiando con EVA Air, come vi dicevo, abbiamo volato su un volo diretto da Milano Malpensa a Taipei e, dal momento in cui non ci eravamo mai stati, ci è sembrato ovvio scegliere di pernottare in questa città, per girarla un pochino prima di proseguire per Tokyo.

Così Taipei è stato a tutti gli effetti il nostro primo passo verso l’Oriente.

Devo dire che è stata l’occasione perfetta per visitare questa città così unica nel suo genere.

Una sosta a Taiwan merita sicuramente per scoprire le tante delizie della sua cultura gastronomica, come i Bao, i ravioli, i sapori autentici dei piatti di strada, tra i banchetti di pesce fresco e i raffinati piatti tradizionali che potrete trovare camminando per la città o concentrati in uno dei tanti mercati notturni di Taipei.

Non per niente Taipei è conosciuta come una delle capitali culinarie dell’Asia.

Nonostante il poco tempo a disposizione siamo riusciti a girare parte della città (non tutta ahimè), a gustare degli ottimi ravioli cInesi, a scoprire la sua anima innovativa e tecnologica, a bere un paio di tazze di tè (rituale irrinunciabile) e a visitare alcune delle principali attrazioni, tra cui uno dei famosissimi night market di cui Taipei è piena!

Lo Shilin Night Market di Taipei

Lo Shilin Night Market di Taipei

Cosa fare e vedere: girare i mercati notturni, andare a caccia di grattacieli mozzafiato come il Taipei 101, visitare i tanti templi presenti in città e, ovviamente, assaporare la cucina di strada locale.

A proposito di ravioli al vapore segnatevi quelli stellati da Din Tai Fung, una stella Michelin!

Ci sono diversi ristoranti in città e sono tutti affollatissimi.
Prenotatevi ritirando il vostro numerino e poi godetevi questa esperienza unica.

A proposito di templi a Taipei ce ne sono moltissimi, disseminati un po’ ovunque nella città.

Assolutamente da non perdere il Longshan Temple, il tempio buddista e taoista più importante della città, oltre al Confucius Temple ed il Tempio Taoista Bao’an.

Il Chiang Kai-Shek Memorial Hall è indubbiamente il luogo simbolo di Taipei.

Questa grande piazza è dedicata a colui che è considerato il “fondatore di Taiwan”, ovvero colui che guidò i nazionalisti contro il comunismo cinese e quando venne sconfitto si ritirò a Taiwan fondando la Repubblica di Cina.

Il tutto è di dimensioni importanti.

Una volta lì capirete cosa intendo.

A Taipei non si può di certo non bere almeno un un bubble tea.

Devo ammettere che non mi fa particolarmente impazzire ma, paese che vai usanza che trovi, ho ritenuto importante farlo.

Il Bubble Tea, infatti, ormai diffusissimo anche in Europa, è nato proprio a Taiwan!
Provatelo, quindi. Magari a Ximending, il quartiere più giovane e vivace della città.

Tra le cose da fare a Taipei c’è una visita Taipei 101, il grattacielo di 101 piani progettato per resistere all’oscillazione dovuta a vento e ai terremoti grazie ad un sistema a pendolo al suo interno.

E’ possibile salire all’osservatorio per ammirare la città dall’alto, ma per avere la vista migliore del Taipei 101, il posto da visitare è Elephant Mountain, una collina non lontana ma sicuramente impegnativa (specialmente ad agosto).

La camminata, infatti, dura una mezzoretta ma non è decisamente una passeggiata.
Diciamo che la vista al vostro arrivo vi farà dire:

“Dai, ne è valsa la pena!”.

A Taipei ci sono anche tantissimi centri commerciali, ma anche di negozi tradizionali. Un giro tra i negozi di Dihua Street merita.

In QUESTO REEL ho inserito le nostre 24h a Taipei!

P.S. Se, come me, non siete mai cresciute del tutto o avete figlie femmine, non perdetevi lo store Sanrio Hello Kitty nell’aeroporto di Taipei.

Giulia e Vittoria contentissime nello Shop Sanrio Hello Kitty, nell'aeroporto di Taipei

 

Tappa #2 – Tokyo

Il giorno dopo abbiamo preso un nuovo volo aereo EVA Air per proseguire il nostro viaggio verso il Giappone.

A Tokyo abbiamo trascorso 5 notti e devo dire che il tempo è volato.

Come potrete immaginare si tratta di una città così unica e piena di stimoli che il tempo sembra non bastare mai per vedere tutto!

Questo post è già lunghissimo di suo e se continuo a soffermarmi su tutto quello che vorrei dirvi e tutto quello che abbiamo fatto rischiamo che il tempo di lettura diventi di due giorni e mezzo.

Quindi cercherò di essere il meno prolissa possibile, lasciandovi giusto una breve lista di tips rispetto a quello che ci è piaciuto di più o che abbiamo trovato più caratteristico.

Come per Taipei, se vi facesse piacere, sul mio profilo Instagram , ho pubblicato altri contenuti video e non.

Li trovate QUI e QUI.

Tokyo

Cosa fare a Tokyo in 5 giorni:

  • Girare tutti i quartieri della città a piedi e in metropolitana;
  • Visitare il bellissimo tempio shintoista Meiil-Jingu;
  • Salire sul Tokyo Government Building per guardare Tokyo dall’alto;
  • A Shibuya l’attraversamento pedonale più incasinato del mondo;
  • Girare Shinjuku con le sue mille luci al neon;
  • Guardare l’enorme testa di Godzilla che spunta dalla cima del Grocery Hotel;
  • Visitare il tempio Senso-ji e vivere l’esperienza degli omikuji, i biglietti divinatori;
  • Una crociera lungo il fiume Sumida, a bordo di un battello super moderno;
  • Il parco di Ueno, con la sua distesa di fiori di loto ai piedi di imponenti grattacieli. Da tornarci in primavera per vedere i Sakura in fiore).
  • Fare un giretto in pedalò nel solo lago senza fiori (“Bacialaaaa Shalalalala“);
  • Girare la folle zona di Akihabara! Se siete appassionati di anime, manga e videogame qui troverete pane per i vostri denti!
  • Visitare Ginza, uno dei quartieri più chic della capitale (noi abbiamo preso un hotel qui);
  • Un giro da Mikimoto e al Tokyu Plaza, i centri commerciali più famosi del quartiere;
  • Salire sul Tokyo Skytree, la torre giapponese più alta;
  • Visitare la parte aperta al pubblico dei Giardini Imperiali;
  • Ammirare la splendida architettura del The National Art Center e visitare una delle tante mostre in programma;
  • Provare almeno una ciotola di ramen, del buon sushi (chirashi e una bento sono d’obbligo), oltre ad un rinfrescante macha ice;
  • Riempirsi gli occhi di bellezza, novità e culture sempre nuove!

A proposito dei biglietti della fortuna della lotteria sacra, conoscendomi saprete che sono piuttosto fissata con qualsiasi arte divinatoria, così non mi sono certo sottratta dal farli.

L’omikuji è un oracolo scritto che si estrae nei templi shintoisti (Jinja) e buddisti in Giappone in occasione di particolari festività per conoscere la propria sorte.
Oggi è comune nei santuari: si prendono dei bastoncini sottili da un cilindro per poi ricevere una poesia “magica”.

Più che una poesia magica a me è uscito di tutto e di più. Tra cui il consiglio di tornare nel mio paese natale per uscire dalla mia crisi esistenziale.

Ci sto pensando! 🙂

Tappa #3 – Kyoto

Restando in tema magia, dopo 5 giorni trascorsi a Tokyo è arrivato il momento di spostarci a Kyoto, dove avremmo trascorso le 4 notti e i 5 giorni successivi.

Per arrivarci abbiamo preso il treno.

Ho trovato Kyoto meravigliosa, magica, unica.
E se Tokyo viene giustamente definita la “città delle mille luci”, non ho dubbi del perché Kyoto, invece, venga chiamata quella dei “mille templi”.

A Kyoto la spiritualità si sente nell’aria.
E non lo dico soltanto per i tantissimi e bellissimi templi da visitare, ma proprio per l’atmosfera che vi si respira. Mistica, potente, piena di energie.

Tante le cose da fare e vedere anche a Kyoto che, sempre per problemi di spazio, non potrò scrivere in modo esaustivo in questa sede.

Tra le cose che abbiamo trovato più particolari e suggestive, c’è sicuramente il Fushimi Inari, con i suoi torii rossissimi (i torii sono a tutti gli effetti dei grandi portali che indicano, metaforicamente, il passaggio ad una dimensione divina).

Si tratta del più importante dei santuari dedicati al kami Inari, la divinità del riso e della fertilità e, senza ombra di dubbio, è uno dei luoghi simbolo del Giappone!

Il sentiero che porta dal santuario fino a sopra il promontorio, dentro alla foresta, è una delle immagini più note e fotografate.

Kyoto è davvero piena di bellezza e credo che, insieme a Osaka, sia stata la meta preferita di tutta la famiglia.

Come per Tokyo cercherò di essere sintetica e di raccogliere di seguito qualche indicazione generale, tenendo conto ciò che ci è piaciuto di più:

  • Scoprire il fascino del Giappone più tradizionale, tra case basse, stradine strette e quartieri antichi come Pontocho e Gion;
  • Qui provare ad avvistare le geishe (senza fotografarle, mi raccomando) e cenare su una terrazza sul fiume Kamogawa;
  • Visitare il santuario Yasaka, magari di sera per vedere le lanterne illuminate.
  • Mi ripeto: da vedere assolutamente il Santuario di Fushimi Inari-taisha e tunnel di torii rossi nel bosco;
  • Assaggiare qualsiasi cosa al Nishiki Market, mercato meraviglioso e storico della città;
  • Visitare il Kinkaku-ji, tempio su tre piani completamente rivestito di fogli d’oro.
  • Visitare il Tempio Rengeo-in l’edificio in legno più lungo del Giappone (120 metri), con al suo interno 1.001 statue dorate (qui non potrete assolutamente fare fotografie);
  • Andare a vedere il Bosco di bambù di Arashiyama con canne così alte che suonano nel vento;

Come per Taipei e Tokyo, sul mio profilo Instagram ho pubblicato diversi contenuti realizzati durante i giorni trascorsi a Kyoto.

Eccoli QUI, QUI , QUI e QUI.

Tappa #4 – Osaka

La nostra permanenza a Osaka è stata realmente breve, questo un po’ perché avevamo programmato di restarci giusto 3 notti e 4 giorni, prima di proseguire per il mare ad Okinawa, ed un po’ perché non siamo stati particolarmente fortunati con il tempo e siamo stati sorpresi dal tifone LAN che si è abbattuto nella nostra direzione proprio durante il nostro spostamento da Kyoto a Osaka.

Nonostante l’allerta meteo e la cancellazione di tutti i voli e gli aerei internazionali e nazionali, però, abbiamo avuto la grandissima fortuna di riuscire comunque a spostarci da Kyoto ad Osaka in metropolitana.

La pioggia incessante e la chiusura praticamente totale della città, però, ci ha permesso di girare poco.

In più uno dei tre giorni di permanenza ad Osaka, lo avevamo destinato alla visita di Nara, e quindi di tempo per girare maggiormente Osaka ne abbiamo avuto ben poco.

Devo però dire che quel poco che abbiamo visto ci ha sorpresi positivamente.
Rispetto alle sorelle più rigide e seriose (Tokyo e Kyoto), abbiamo trovato Osaka più morbida e leggera in tutto e per tutto.

Rumorosa, colorata, senza troppe regole.

Piena di luci e colori come Tokyo ma più rilassata.
A cominciare dagli orari!

Che bello poter uscire a cena tardi con calma, dopo che nelle città visitate precedentemente avevamo capito di doverci conquistare il nostro tavolo nei ristoranti non oltre le 19.00/19:30.

Anche se in misura assai inferiore a Kyoto anche qui ci sono bellissimi templi da visitare e un’ampia proposta gastronomica di cui approfittare.

Visitare Nara, la città dei 1000 cerbiatti

Nara è sicuramente una tappa obbligata e non può assolutamente essere tralasciata perché bellissima e particolare.

Non lo dico solo per l’esperienza più unica che rara del passeggiare in mezzo a centinaia di cerbiatti e cervi abituati a convivere con l’uomo, ma anche per visitare il tempio Todai-ji con il sui immenso e imponente Buddha di 15 metri.

Eccovi il mio “reel riassunto” anche su Osaka e Nara QUI.

Tappa #5: Okinawa

Dopo tanti giorni trascorsi in movimento, visitando in lungo e in largo le città, ci eravamo concessi una chiusura estiva più rilassante e rilassata, con qualche giorno da trascorrere al mare, ad Okinawa.

Non tutti lo sanno ma si tratta di un posto bellissimo, con acque cristalline, una grande varietà di pesci colorati, spiagge coralline dalla sabbia candida e soffice.

Il posto perfetto per staccare da tutto e tutti e per concedersi un po’ di meritato riposo dopo tanto girovagare, se ci si trova in Giappone.

Okinawa è una meta turistica e piena di strutture sul mare.
Ci siamo arrivati così stanchi che, ad essere del tutto sincera, non abbiamo sentito il desiderio di girarla, ma abbiamo optato per il restare nel nostro albergo godendo del mare e del relax per trascorrere gli ultimi giorni di vacanza prima di rientrare in Italia.

Una curiosità:
Il karate, arte marziale conosciuta e diffusa in tutto il mondo, è nato proprio qui!

Come per le tappe precedenti vi lascio un post anche su Okinawa QUI.

 

Colgo l’occasione per ringraziarvi per avermi letta fino a qui e per ringraziare nuovamente EVA Air per questa bella opportunità.

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