Vorrei un Natale vero.
Di quelli spensierati e sereni.
Non solo per me, però. Lo vorrei per tutti quanti.
Vorrei un Natale come l’ho sempre immaginato.
Mi piacerebbe essere in una di quelle kitschissime palle di vetro con dentro la neve finta, in uno di quei villaggi perfetti con tanto di stagno ghiacciato e cantanti di strada.
Vorrei uno di quei natali che scaldano il cuore, di quelli da pubblicità anni Novanta della Bauli o da commedie romantiche piene di storie d’amore a lieto fine, con baci appassionati tra i fiocchi di neve, stile “Love Actually”.
Uno di quelli da trascorrere in una baita ad alta quota, non uscendo mai, restando ore ed ore sotto ad un piumino con la persona che si ama a far l’amore e ridere di gusto, sorseggiando del buon vino, ipnotizzati dal fuoco di un camino.
Oppure uno di quelli da passare in famiglia,con i propri bambini ancora in pigiama che corrono per casa ridendo, scartando pacchi dono e spargendo coriandoli di carta e nastri ovunque.
O ancora in una grande casa piena di amici, di quelle con la scalinata in legno, un immenso albero di natale in salotto, ghirlande e addobbi ad ogni angolo, le finestre a cubotti e tantissimo amore nell’aria.
Uno di quelli in cui dallo stereo arriva “Silent Night”, fuori nevica e tutto ad un tratto ci si ritrova assorti, appoggiati al vetro ormai appannato di una finestra, a pensare ad una persona speciale.
Vorrei davvero vedere nel cielo, fluttuare tra le stelle, una slitta trainata da renne e per un attimo tornare bambina.
Vorrei musiche natalizie nell’aria, scampanellii e risate assordanti di bambini ad ogni angolo delle strade. Pupazzi di neve nei parchi e gente che si bacia e abbraccia per strada.
Vorrei luminarie bianche (e non viola come quelle orrende milanesi) lungo il contorno di case, strade, alberi e palazzi.
Vorrei che chiunque potesse trovare sotto l’albero il suo regalo più grande e che ognuno aprisse il proprio pacchetto luccicante per trovarci dentro tantissima felicità.
Vorrei che almeno per qualche ora potessimo riabbracciare chi non c’è più, chi ci manca da pazzi. Chiarirci con chi abbiamo discusso, lasciare andare chi non amiamo più, esprimere sinceramente il nostro amore, i nostri sentimenti o il nostro dispiacere a qualcuno.
Vorrei che chi ha una malattia potesse guarire e chi soffre stare meglio.
Chi cerca l’amore innamorarsi perdutamente, chi si sente solo trovare la compagnia giusta, chi desidera un bimbo riuscire ad averlo, chi cerca un lavoro trovarlo, chi spera in un aumento ottenerlo, chi vive a metá trovare il coraggio di vivere davvero, ricordando che la vita è una, una soltanto, e il tempo scorre velocissimo.
La pace nel mondo? Beh, non sarebbe male ma non sono la concorrente 17enne gnocca e bionda di un concorso di bellezza. Quindi detto da me stonerebbe.
Vorrei che provassimo tutti a guardare il mondo con occhi diversi, che si smettesse di parlare male e a vanvera su chi nemmeno si conosce, che ascoltassimo il nostro cuore, anche a discapito della ragione e della prudenza.
Vorrei che ci fosse meno invidia, meno giudizio, meno cattiveria.
Vorrei un Natale senza rancori e senza preconcetti, fatto di amore e affetto veri.
Vorrei l’emozione di un abbraccio, di un “ti voglio bene” e di un “ti amo” inaspettati, a lungo rimandati per timidezza, paura del ridicolo o, semplicemente, perchè non sappiamo più esprimere i nostri sentimenti.
Vorrei che le persone smettessero di credere di avere sempre tempo a disposizione per rimandare un’azione, un momento, una decisione o un passo.
Vorrei che capissimo tutti che siamo in grado di cambiare e migliorare il mondo che ci circonda, con piccolissimi gesti quotidiani.
Con un sorriso, per esempio.
Vorrei davvero tante, troppe, cose. Me ne rendo conto!
Pur avendo una Smart vestita da renna ed un forte spirito natalizio non potrò donare a nessuno di voi il regalo perfetto, ma vi auguro con tutto il mio cuore un Natale caldo e dolce, sperando davvero che possiate trovare tutti il vostro regalo speciale sotto l’albero.
Buon Natale, Feliz Navidad!
Francesca
