Dialoghi notturni…
Vittoria, rivolgendosi a Giulia: “Giuah, quando sarai grande come me avrai i capelli lunghi come me e la mamma. Vero mamma?”
“Amore dolce, non so come dirtelo ma tu e Giulia avete i capelli uguali…identici, non ancora moltissimi ad essere sincera e nemmeno lunghi. Non è che a una li tagliamo e all’altra no… Però sì quando sarete grandi li avrete bellissimi e lunghi, altro che la mamma!”
Giulia: “Vittoria, ha detto la mamma che io ho i capelli lunghi e tu no”
“No amore ho detto che li avete lunghi uguali”
Vittoria: “Giuah, sei uguale a me”
Io: “non proprio uguali uguali ma diciamo che si vede che siete sorelle. I capelli sono identici però”
Sembrano essersene convinte e cambiano discorso.
Giulia: “Mamma, ma tu da piccola avevi le tettine?”
“Più o meno amore, come le vostre, come voi”
“Ma poi le hai comprate?”
“No a dire la verità no…”
Vittoria: “mamma ma le tettine come le tue si possono comprare in un negozio, vero?”
“Qualcuno lo fa amore, ma io con tante cose che comprerei volentieri quelle proprio no, anzi le darei via”
Giulia: “mamma ma se le dai via le dai a me o a Vittoria?”
“Amori non le comprerete e vi verranno da sole quando crescerete”
“Mamma ma tu hai un bambino nella pancia come la zia?”
Vorrei fanculizzarle e chiedere loro se mi vedono così grassa. La zia non è grassa per niente ma io non sono incinta e che cccavolo. Ma respiro.
“No, amore, non tutte le donne hanno un bambino nella pancia”
“Ma io sì. Ma ora è nato. Ho un bambino che si chiama Minchia”
“Ok Giulia, era Minnie secondo me, non come lo chiami tu”
Vittoria: “ma però Minchia ha i capelli lunghi come me, mamma?”
“Bimbe, dormiamo che è tardi?”
“Sì mamma, ma possiamo fare colazione? Solo un biscotto”
“No”
“Dai…”
“No”
“Mamma sei il mio amore”
“Vittoria non te lo do il biscotto”
“Mamma me le compri le tettine?”
“Giulia vai a dormire”
“E un biscotto?”
“No”
Strillo atomico. Dormono.