Buon Compleanno Giulia e Vittoria!

di Francesca

Buon Compleanno amori miei.

1.460 giorni non sono mica pochi!

1.460 giorni fa siete arrivate a stravolgermi la vita.

Mi sono ripromessa di non essere melensa almeno quest’anno.

O almeno di NON esserlo quanto in occasione dei vostri primi 365 giorni in QUESTO POST (dovevo essere ancora pesantemente sotto ormoni ai tempi in cui lo scrissi), oppure, gli anni successivi, QUI (2014) e QUI (2015)!

Per una volta mi piacerebbe poterlo fermare davvero il tempo, perché questa è un’età davvero straordinaria.

Niente a che vedere con i primi anni in cui, ve lo devo dire, ero stremata dalla fatica e troppo concentrata sul dover restare in piedi per capire quanto potessero avere un senso anche l’accudimento, l’attaccamento, la simbiosi, il “io ti do tutto anche l’anima, tu mi rispondi giusto con qualche vagito/rigurgito ricottoso sulla spalla e nei capelli/almeno 3 anni e mezzo di notti insonni/ qualche sorriso”.

Oggi parliamo!

Oggi ci abbracciamo!

Oggi ridiamo tantissimo!

Oggi mi fate arrabbiare anche moltissimo, questo va detto, perché un giorno sappiate anche che non siete state certo una passeggiata.

A 36 anni chiedo ancora “scusa” con gli interessi a mia madre, per tutto quello che le ho regalato dai miei 15 anni ad oggi, con maggiore incidenza fino ai 20/21.

Oggi dormite! E lo fate persino nel vostro letto (Giulia,.Vittoria solo fino alle 3:00 del mattino).

Oggi ci prendiamo per mano per andare a scuola e ci diciamo un sacco di cose!

Oggi mi insegnate moltissimo, giorno dopo giorno!

Oggi mi ascoltate con quello sguardo perso e la bocca spalancata, piene di meraviglia e sorpresa, anche mentre mi trucco o mi spinzetto le sopracciglia, anche quando vi dico i nomi delle verdure, dei fiori, dei colori (ci credo, con Amalia vi eravate convinte che ogni colore si chiamasse sempre e solo “viola”), oppure gli ingredienti per preparare i biscotti, che spacciate sempre per preparati da voi anche se non è vero (lo scrivo più che altro per tranquillizzare i miei amici, visto che amo regalare biscotti quando li preparo e sono perennemente a dieta).

Oggi il regalo me lo fate voi. Quotidiano.

Quando mi svegliate con un bacio (dopo 4 anni di risvegli capricciosi e urlanti).

Quando dimostrate di capire, di ragionare.

Quando dite di essere arrabbiate con me o con vostro padre e ci spiegate perché. Lo sapete che spesso avete ragione voi?

Quando mi tenete la mano e mi fate sentire fortunata.

Quando mi fate ridere con i vostri modi buffi e strani da gemelle di Shining, non vi cambierei per nulla al mondo, anche quando mi raccontate delle favole horror prima di addormentarvi e poi a non dormire sono io, mentre mi chiedo perché nelle vostre favole muoia sempre qualcuno e usiate spesso il nero nei vostri disegni.

Quando mangiate meglio di vostra nonna con le bacchette dal giapponese e impazzite per le alghe.

Quando mostrate curiosità verso i cibi, verso i panorami, persone e situazioni.

Quando chiedete vino al posto di giocattoli, quando mi dimostrate che, pur arrivando dallo stesso pallino minuscolo, siete due anime così diverse, quando vi perdete in riflessioni sulla vita e sull’universo tutte vostre e riuscite a collocare meglio di me tanti concetti astratti.

Quando mi abbracciate e mi dite che sono il vostro amore, quando mi chiedete se le tette si comprano, quando conservate per 6 mesi provole smangiucchiate nei cassetti insieme ai miei tampax (integri) e a qualunque altro feticcio trovato per casa.

Quando mi raccontate cosa viene a dirvi ogni tanto nel sonno il “nonno che vive tra le stelle” o quando vi arrabbiate perché la nonna fuma.

Quando siete gentili con gli altri bambini e ci rimanete malissimo se vi faccio notare che non lo siate stati con qualcun altro.

Quando vi menate, mordete, urlate, per poi mancarvi terribilmente quando state lontane tre ore.

Quando mi stringete forte forte il dito con quelle manine piccole e il mio sguardo vola subito a quando, appena nate, con quelle stesse manine riuscivate a prendermi giusto giusto il polpastrello del dito, in quell’incubatrice, allora così immensa per voi.

Quando vi guardo lunghe lunghe nei letti ripenso a quei primi incontri, veloci e mai completi, in cui sparivate tra le lenzuola di quelle navicelle spaziali, potendo solo immaginare cosa significasse prendervi tra le braccia o  come potesse essere l’odore della vostra pelle.

Quando vi guardo desidero che la vita sia così buona con noi da non lasciarci presto, da proteggerci e non dividerci.

Spero che possiate essere felici e che tutto vada bene, che possiate essere sempre orgogliose di voi stesse.

Che  il tempo rallenti un po’ e ci permetta di fare tante cose belle insieme, prima che siate grandi, troppo grandi, e andiate giustamente per la vostra strada, senza paure, senza insicurezze e senza temere di ferire me o vostro padre.

Mai.

Lo ripeto sempre: “I figli sono frecce nel vento”.

img_1253

(il flamingo kit con i colori preferiti di Giulia e Vittoria che vedete nelle foto è stato realizzato dalla bravissima The Funky Party Mama)

 

Nel momento in cui li si mette al mondo si deve tenere presente che tutta l’educazione, tutti gli strumenti che forniremo loro, avranno un solo obiettivo: lasciarli liberi di volare via.

Molti genitori se ne dimenticano e fanno di tutto per tenersi accanto i figli.

Dicono di no ma poi minano sicurezze, scatenano paure, non dicono mai un “bravo!”, “complimenti” o, peggio, un “lo sai fare benissimo senza il mio aiuto!”, “ti voglio bene”.

Tutto perché non si stacchino mai del tutto, per garantirsi un po’ di compagnia in vecchiaia.

Siamo noi genitori a dover proteggere i nostri figli, non il contrario.

In ogni caso, se saremo stati dei buoni genitori, sono certa che saranno i nostri figli, spontaneamente, a volerci restare accanto, senza obblighi, costrizioni o sensi di colpa.

Amo mia madre incredibilmente e mio padre mi manca ogni giorno da 11 anni.

Credo sia così proprio per quello che mi hanno dato, per la libertà totale in cui mi hanno permesso di crescere, senza mai permettersi di prendere una decisione al posto mio, regalandomi fiducia e ripetendomi ogni giorno quanto io potessi cavarmela da sola e quanto loro mi volessero bene.

 

Questi i migliori regali che proverò sempre a farvi avere: amore incondizionato, fiducia, autostima, sicurezza in voi stesse, sguardo spiccio sul mondo, amore per i valori e indipendenza, autonomia.

Libertà, la libertà è il migliore dono che si possa offrire.

A un bambino, come a un adulto.

Sarà che per me la libertà è davvero tutto!

Spero siate felici, sole o con chi vorrete voi.

Non vi crescerò mai dicendovi che figli e matrimonio siano il fine ultimo di un individuo.

E se lo farete dovrà essere solo per amore, non per paura di stare sole, non perché vi convinceranno che va fatto, non perché avrete bisogno di essere aiutate economicamente. Con gli altri si sta solo per stare bene, per stare meglio, per essere PIU’ felici.

Le strade da percorrere sono tante e non necessariamente meno felici. Non esiste un cammino identico per tutti.

Spero tanto possiate essere realizzate, in ogni caso e ambito della vostra vita.

Spero giriate il mondo e possiate innamorarvi di ogni paese, sentirvi a casa in ogni continente, saper provare e sperimentare senza ignoranza o preconcetti, viaggiare senza la paura che oggi caratterizza, per molti di noi di questi tempi, un viaggio in treno o in aereo.

Spero sappiate amare e voler bene follemente.

Spero che siate donne vere, femminili nel midollo, simpatiche, intelligenti, ma soprattutto amiche delle donne, mai competitive o invidiose.

Quello femminile è un mondo meraviglioso, se esplorato ed avvicinato nel giusto modo.

Spero non dimentichiate mai che la vita è bella solo se vissuta, con slancio, curiosità, passione, sentimenti alle stelle e non nel piattume, nel rimorso e nella mancanza di coraggio a 360 gradi.

Poi è difficile tornare sulla strada giusta se si esce dai binari una volta.

Però ricordatevi che non sarà mai troppo tardi per niente.

Solo la morte, purtroppo, è definitiva.

Vi voglio tanto bene piccole donnine.

Grazie per questi 4 anni di amore, stanchezza, sbattimenti, risate e crescita.

Siete voi che insegnate a me a diventare grande, voi, al contrario di me, ci riuscite benissimo da sole.

Buon compleanno.

img_2299

Potrebbe interessarti