Il sito dell’Associazione Vittoria Onlus è finalmente online!

di Francesca

Un giorno di qualche mese fa un’amica mi segnalò una bella iniziativa a scopo benefico: un negozio d’abbigliamento per bimbi di Milano, infatti, attraverso la vendita di alcuni abitini, avrebbe devoluto parte del ricavato all’Associazione Vittoria Onlus, un’associazione nata da poco per sostenere piccoli pazienti oncologici, i loro genitori e per agevolare entrambi nelle fatiche quotidiane anche a livello logistico/organizzativo.

Sentii l’esigenza di saperne di più. Lessi qualcosa qui e là nel web, già che il sito è online solo da pochi giorni e allora ancora non esisteva. Trovai la storia, la bruttissima storia, della piccola Vittoria, della sua mamma e del suo papà.

Li trovai su Facebook scoprendo che avevamo moltissimi amici in comune ed eravamo praticamente coetanei.

Insomma, il pensiero mi ha portato immediatamente a un’idea: al loro posto potevamo esserci noi.

Non so perché ma di fronte ad alcune tragedie siamo sempre inconsciamente portati a pensare che accadano sempre agli altri.

Sentirle così vicine, scoprire che possano succedere a chiunque e in qualsiasi momento, aiuta non solo a dare più valore alla vita, ma anche a sviluppare maggiore empatia verso gli altri, capendo che siamo tutti chiamati ad aiutare, anche quando siamo fortunati.

Tornando a quel giorno, non ci pensai nemmeno mezzo secondo e, completamente di getto, mandai una mail a Roberta e Andrea.

Mi sentivo sconvolta. Il fatto di essere mamma di una piccola Vittoria anche io, allora della stessa identica età della loro bimba, volata in cielo all’età di 3 anni e mezzo dopo aver combattuto per 8 mesi contro una grave forma di neuroblastoma, fece il resto.

Roberta e Andrea forse mi avrebbero preso per pazza, ma non riuscii a trattenermi, sentii il bisogno di far sapere a loro che c’ero, che li abbracciavo e che sarei stata completamente a loro disposizione in qualsiasi modo.

Pochi minuti dopo la risposta.

Una risposta che conserverò per sempre, non solo nei miei ricordi.

Piena di dolcezza, di sentimento, di gratitudine, di forza.

Ho subito voluto bene a Roberta, ancora prima di incontrarla.

Non ha nulla a che vedere con la pietà o la commiserazione, mi è piaciuta dal primo istante come Donna, come Madre e come Persona.

Pochi giorni dopo saremmo state insieme, sedute al tavolino di un bar.

Forse vi sembrerà scontato il fatto che due donne, coetanee, mamme, di fronte a una tragedia del genere entrino subito in sintonia.

L’empatia, però, non sempre sfocia in amicizie concrete e forti.

Andammo subito al sodo.

Senza troppi giri di parole.

Eravamo lì per parlare di Vittoria, per capire come tutto quel vuoto, quel dolore, potesse trasformarsi lentamente, portando almeno a qualcosa di buono per gli altri.

La cosa che penso di averle chiesto più frequentemente durante quel tempo trascorso insieme è sicuramente stata: “come fate? Come avete fatto a sopportare tutto questo?”.

In nemmeno un paio di ore Roberta, Andrea e la piccola Vittoria sono entrati nel mio cuore.

Roberta e Andrea sono una mamma e un papà fantastici. Lo sono. Lo saranno per sempre.

Parlammo di tutto durante quell’incontro: di come una chat tra mamme della scuola materna, in cui il massimo della preoccupazione era dato da varicelle, influenze e pidocchi potesse dimostrare quanto noi genitori siamo alle volte lontani dai problemi seri, forse come è normale che sia.

Di come una semplice, apparente, influenza invernale,  celasse in verità l’imminente e terribile scoperta della malattia.

Di come Vittoria, durante le cure, pur avendo perso i capelli, continuasse a pretendere che la mamma le mettesse le mollettine tra i capelli, come tutte le bimbe del mondo.

Delle difficoltà affrontate durante quegli 8 mesi terribili, ma anche di quanto sia per loro ancora difficile oggi, ogni singolo giorno, varcare la porta della stanza della loro bambina e trovare tutto lì, così com’era, immutato. Sì, perché cambiare qualcosa di quella stanza, sarebbe un po’ come archiviare un ricordo e Vittoria stessa e tutto sembrerebbe così ingiusto.

Parlammo di speranze ed illusioni, di apparenti miglioramenti e di successive ricadute, di tumori infantili, di prevenzione, di ricerca e di cure, di un’estate calda e sofferta, di come fosse stato complicato per loro, come per tutti gli altri genitori di bimbi ricoverati nella stessa struttura di Vittoria, affrontare i continui spostamenti tra ospedale e casa.

Roberta mi raccontò infatti di tanti genitori costretti ad accompagnare i propri bimbi, sotto il sole cocente di agosto, tenendoli tra le braccia per lunghi percorsi, spesso non serviti da alcun mezzo di trasporto.

Parlammo tanto, anche del loro sogno di poter fare qualcosa di concreto, per evitare il più possibile che altri genitori dovessero passare da tutto quel dolore, per trovare qualsiasi mezzo per agevolarli, almeno a livello logistico, nelle trasferte, negli spostamenti, durante le cure.

Capita spesso che chi resta, chi sopravvive ai propri cari e a tragedie di questo tipo, senta il forte desiderio di mantenere vivo nei ricordi chi non c’è più, facendo qualcosa di buono e concreto per evitare il medesimo dolore agli altri.

Da questo triste evento Roberta, Andrea e gli amici di Vittoria traggono la forza e il coraggio di unirsi per aiutare i bambini affetti da neoplasie pediatriche e le loro famiglie proprio attraverso l’Associazione Vittoria Onlus, “in onore e memoria di Vittoria, con il desiderio di dare affetto, amicizia e accoglienza, ma anche un concreto sostegno nelle difficoltà quotidiane, per permettere a bimbi e genitori di trascorrere qualche momento in più insieme, alleviando il senso di solitudine e lontananza da casa. L’obbiettivo dell’Associazione è di diventare un punto di riferimento su cui “poter contare” veramente, in modo naturale e caldo. Vorremmo fornire un’accoglienza e un supporto quanto più vicini alle esigenze di tutti, donando, per quanto possibile, un senso di “normalità”. Ci piacerebbe che i bimbi e le loro famiglie potessero affrontare le terapie e le cure con qualche pensiero in meno, godendo del tempo da trascorrere insieme, perché sanno che accanto a loro, in modo discreto ma sempre presente, ci sono i volontari dell’Associazione”.

Vediamo come poter concretamente sostenere l’associazione, come poter aiutare davvero. Prima di tutto donando, per contribuire alla realizzazione dei progetti dell’Associazione Vittoria Onlus.

Se desiderate contribuire tramite bonifico bancario i riferimenti sono questi:

Intestatario: Associazione Vittoria Onlus – Conto Corrente: Banco Popolare Agenzia 36 – Milano

IBAN: IT81O0503401636000000007215

A Vittoria Onlus piace mantenere le promesse e così ecco che il primo progetto è già andato a buon fine:

IL PULMINO DEI BAMBINI c’è, è tutto pronto per iniziare. Proprio oggi!

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Questo pulmino servirà ad accompagnare i bimbi e i loro genitori durante le trasferte necessarie durante le cure. I volontari saranno a disposizione per gestire le richieste, li accompagneranno e aiuteranno quando sarà necessario.

Al momento il pulmino di Vittoria Onlus è a disposizione dei bambini in cura presso l’ Istituto Nazionale dei tumori di Milano e che alloggiano nelle immediate vicinanze. L’idea, però, è quella di essere sempre più presenti, anche altrove. Per questo motivo è fondamentale dare tutti una mano, perché anche i pulmini possano essere sempre di più e sempre più presenti.

Dietro a Vittoria Onlus ci sono tante persone che vogliono “solo” esserci per dare una mano, senza nessuna pretesa di fornire informazioni tecniche o mediche sui tumori infantili.

Come si descrivono per primi sul sito: “Siamo genitori, nonni, amici e non siamo medici.

Non vogliamo fornirvi informazioni tecniche di queste forme tumorali, sappiamo solo che esistono e che possono essere anche molto brutte.
Ma ci sono anche storie di speranza che ci danno la forza di credere e di lottare. Per questo vogliamo porci al fianco di chi ogni giorno si impegna nella ricerca, diagnosi e cura di queste neoplasie pediatriche. Fino ad oggi sono stati fatti grandissimi progressi, ma la strada è ancora lunga e c’è spazio perché ognuno dia il suo aiuto. Associazione Vittoria proverà a dare il suo contributo affinché la ricerca acceleri e possa progredire sempre di più nella comprensione e nella risoluzione di questa piaga. Ci crediamo veramente!!!

Anche noi ci crediamo! E siamo tutti con voi!

Vi anticipo che presto sarà organizzata a Milano una vendita di abiti che contribuirà a sostenere l’associazione e di conseguenza i prossimi progetti. Sarà mia premura fornirvi maggiori dettagli nelle prossime settimane.

Intanto chiedo a tutti voi di poter dare una mano, anche una piccola offerta può fare tantissimo.

Per favore, aiutate Andrea e Roberta anche a far conoscere questa associazione a più persone possibile.

Di seguito trovate tutti i riferimenti:

Contatti:

http://www.associazionevittoriaonlus.it/contatti/

Facebook:

https://www.facebook.com/associazionevittoriaonlus/?fref=ts

Sito:

www.associazionevittoriaonlus.it

P.S. Non è un caso che pubblichi questo post proprio oggi. Il caso ha solo voluto che le attività del pulmino di Vittoria Onlus iniziassero il 3 di ottobre. Oggi, come sapete, è anche il giorno in cui festeggio le mie bambine. Ma mentre lo faccio e ringrazio il cielo di poterlo fare, ci sono una mamma e un papà, tante mamme e tanti papà, purtroppo, che non possono farlo più. E’ a loro che va il mio pensiero, quello più forte. Perché anche se oggi sono fortunata, sperando con tutto il cuore di poterlo essere anche per i prossimi 100 anni, nulla è scontato, niente è certo. Ricordarlo è necessario. Tenerlo sempre a mente fondamentale. Primo per aiutarci a non buttare via tempo e a goderci il più possibile chi amiamo, ora e subito. Secondo perché non dobbiamo pensare sempre che le cose brutte e dolorose possano colpire sempre e solo gli altri e dobbiamo mettere a disposizione di associazioni del genere le nostre energie, i nostri cuori e il nostro aiuto. Sempre.

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