In treno verso Roma (con torta)

di Francesca

 

Sono in treno. Direzione Roma. Ecco il tanto temuto week end mangereccio!

Sono terrorizzata ma non mi voglio stressare!

Primo mi sono fatta un mazzo così a perdere questi 6 kg, secondo non sarà una carbonara a destabilizzarmi!

Viaggiamo in treno con 4 ragazzini al seguito (ho sempre delle splendide idee): Giulia e Vittoria e i loro cuginetti Marta e Tommaso, i bimbi di mio fratello. Oggi è il compleanno di Tommaso, di Giulia e di Vittoria!  Le gemelle e Tommy hanno 9 anni esatti di differenza.

Viaggia con noi anche una torta pere e cioccolato.

E voi, lo so, starete pensando che io sia completamente impazzita. Che la dieta del supermetabolismo mi abbia definitivamente rincoglionita! Non vi do torto, ma per darvi prova che non abbia mandato al diavolo la mia dieta, aggiungo che in valigia ci sono anche dei mini brics di latte di mandorla, dei fiocchi di avena e una serie di sacchettini di frutta secca per i vari spuntini che serviranno da qui a domani. Ah bè, nemmeno a dirlo, caffè di cicoria e stevia come se piovesse!

Ma torniamo alla pere e cioccolato. Sì…lo so che anche a Roma avete le pasticcerie! Ne sono consapevole. Ma sembriamo la famiglia Cupiello in viaggio e una torta al seguito ci stava tutta, un po’ come quelle visioni pittoresche di auto stracariche in autostrada ad agosto, con tanto di materassini gonfiabili e gatti (vivi) sui lunotti posteriori. Mi consolano le parole di un ragazzo con cui ho fatto amicizia proprio questa mattina in pasticceria.

Si trovava lì in qualità di fornitore di prodotti dolciari e mi ha rassicurata in merito all‘indubbia qualità della pasticceria milanese, rispetto a quella romana. Così ora faccio anche la figa, girando sotto braccio, a Roma, ad una pere e cioccolato milanese! Tzè.

Scherzi a parte il motivo della mia insolita scelta dipende da una generale mancanza di tempo. Mi aspettano infatti 48 ore di incastri mai visti per riuscire a fare tutto e a vedere tutti gli amici romani che ci piacerebbe riabbracciare.

Tra l’arrivo a Termini, il pranzo al volo e la casa di cura delle suore cagliaritane avrò giusto 30 minuti scarsi in cui sclerare per trovare un taxi che ci carichi in 6 (+ la torta). Alle 16:00 in punto, infatti, avremo la missione “Bis Nonna”.

Sì perché mia nonna, che da ormai diversi anni dal Venezuela ormai è tornata a vivere in Italia, a Roma per l’appunto, domani compie ben 90 anni e sarebbe stato assurdo non festeggiarla come si deve.

Non ha mai conosciuto le sue bis nipoti Giulia e Vittoria, mentre Marta e Tommaso li ha visti che erano ancora molto piccoli! Oggi scambia le suore cagliaritane per hostess “scadenti” dell’Alitalia, riconosce tutti noi a fatica e si annoia tanto, nonostante mia zia Laura non la lasci sola un istante e mia cugina Lilli riesca a farle visita più spesso di me!

Eccovi svelata la missione “bis nonna”: irrompere in una struttura per la terza età silenziosa e composta, portare un po’ di allegria con un branco di ragazzini al seguito, “hay que noche tan preciosa”a palla nel cellulare e una torta pere e cioccolato con su una candelina che riporta il numero “108” (Giulia 3 + Vittoria 3 + Tommaso 12 + Nonna 90).

Vi farò sapere come è andata e lunedì vi aggiornerò sul mio peso dopo un week end romano!

Un abbraccio

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