E se andassimo qualche giorno all’Overlook Hotel?

di Francesca

Dicembre è appena iniziato e io avrei già bisogno di una bombola d’ossigeno.

Dico sempre che nella vita è necessario mantenersi attivi, mentalmente e cerebralmente ma… che fatica!

Questo mese si preannuncia pienissimo: di incontri, di abbracci, di eventi, di lavoro.

Non oso lamentarmi, ma voglio almeno dirvi che sono molto stanca.

I prossimi giorni, poi, mi vedranno alle prese con l’ardua impresa di non perdere l’ennesima partita a tetris settimanale.

Tra un paio di giorni operano Vittoria a un piedino, il giorno dopo, sfruttando la convalescenza della piccola e il solo giorno degli ultimi mesi da trascorrere interamente a casa, ne approfitterò invece per terminare gli ultimi lavoretti in casa (e l’albero!!!).

In compenso la prospettiva che tra 18 giorni tutto sarò finito mi illumina di immenso e non scherzo.

Dopo l’intervento della piccola, infatti, mi aspettano 8 giorni di vera passione: il 9 e il 13 in QVC, il 10, 11, 12 e 16 testa e cuore su una serie di eventi di lavoro.

E il 14, ciliegina sulla torta, cena di natale anticipata con tutto il parentado, prima che ognuno salga su treni e aerei per andare a festeggiare altrove.

Insomma, se non mi concentrassi sul dopo non potrei restare lucida.

Non ho prenotato alcuna vacanza proprio perché per il momento la prospettiva più felice è proprio quella di arenarmi stile megattera sul divano, con copertina e cioccolata calda e spararmi una maratona di film, family e non.

So già che non potrò esimermi dal guardare Frozen II e tutti i film di Natale proposti in tv in questo periodo. Ma so anche che, messe a letto le bambine la sera, Gigi ed io potremo rifarci con film meno baby friendly ma sicuramente più interessanti.

Nonostante la mia dichiarata difficoltà a gestire il freddo e le altitudini in assenza di colori, quindi con la neve, mi è tornata una gran voglia di rivedere Shining, forse per il sequel lanciato lo scorso ad Halloween e non ancora visto.

O forse, diciamola tutta noi vittime di Instagram, per scattare finalmente nel corridoio d’hotel originale il mio solito e ormai proverbiale scatto con Giulia e Vittoria immusonite.

In verità qualche giorno fa mi trovavo in una sala d’aspetto e rimbalzando un po’ in rete sono incappata in un articolo che mi ha davvero divertita sul blog L’Insider.

L’autore nel suo post sull’Insider ripercorreva alcuni luoghi simbolo della cinematografia provando a immaginare cosa vorrebbe dire organizzarci una vacanza e tornarci in modalità turisti.

E se per visitare alcune mete servirebbe davvero una vincita al Casinò, come per esempio per ritrovarci sul set di Star Wars visitando Canto Bight, dorata e affascinante città costiera nel pianeta deserto di Cantonica, per trascorrere una vacanza all’insegna della spensieratezza all’Overlook Hotel potremmo cavarcela con un budget inferiore.

Come racconta L’insider, per dare un costo all’Overlook, è stato cercato il Colorado’s Stanley Hotel, che ha ispirato il romanzo originale di Stephen King.

I costi di alloggio e cibo giornaliero sono stati calcolati direttamente dal sito dell’hotel, e i costi del viaggio basati su voli per Denver e il successivo trasferimento in montagna.

Nel costo totale, pari a circa 3.000 euro, sono stati inclusi gli sport invernali nelle tasse assicurative (sia mai che si scivoli nel labirinto ghiacciato) ed è stato calcolato anche il noleggio di un gatto delle nevi nel caso avessi necessità di uscirne rapidamente. Sempre che non si decida di restare all’Overlook per sempre.

Insomma, io vi auguro sicuramente delle vacanze più tranquille senza hotel o gemelle in modalità “Shining” e inizio a pregustarmi le mie, che vorrei, come vi dicevo, divano-tele centriche e a cellulare spento.

 

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