Come fare la pinsa in casa: i consigli per un risultato a regola d’arte

di Francesca

C’è chi la considera un’alternativa alla pizza, ma in realtà si tratta di un piatto completamente diverso.

La ricetta tradizionale romana antichissima, è stata elaborata per essere alleggerita e migliorata secondo i gusti di oggi. Con una base croccante e allo stesso tempo soffice, un impasto light a lunga lievitazione e una caratteristica forma ovale, ha conquistato tutti. Ma oltre a mangiarla nella Città Eterna e nelle migliori pinserie si può preparare la pinsa a casa? Assolutamente sì, ma per preparare un impasto a regola d’arte serve esperienza.

Le regole per l’impasto perfetto della pinsa

Con la forma ovale e la crosta corrente, risulta altamente digeribile ma bisogna sapere che l’impasto ha bisogno di lungo tempo per la preparazione e soprattutto per la fase di lievitazione.

La base è solitamente composta da un mix di farine: frumento, soia e riso che unite danno la caratteristica leggerezza. Per poter ottenere il panetto proprio come quello della tradizione, serve una tempistica di almeno 24 ore.

La difficoltà non è solo nel tempo decisamente lungo, ma anche nel saper gestire al meglio la temperatura durante questo processo delicato: se l’impasto viene lasciato in un ambiente troppo freddo o troppo caldo potrebbe danneggiarsi e non dare il risultato desiderato.

Altra criticità viene data dall’idratazione che dovendo superare l’80% rende l’impasto particolarmente appiccicoso e quindi di difficile maneggevolezza se pensiamo agli utenti meno esperti. Cosa possiamo fare quindi? Sicuramente una buona opzione è acquistare una base precotta già pronta come quella di Pinsami.

Pinsami spiega come fare la pinsa a casa partendo da una base precotta preparata a regola d’arte: in pochi minuti, circa 5, si avrà sfornata la propria creazione che risulterà croccante fuori e soffice dentro. Potreste scegliere di utilizzare una base frigo, da conservare al fresco, oppure una a lunga conservazione da posizionare in dispensa e preparare persino per amici che arrivano all’ora dell’aperitivo all’ultimo momento.

Come fare la pinsa: cottura in teglia o griglia?

Se avete acquistato una base già pronta, ora vi starete chiedendo quale sia il modo migliore per cuocere una pinsa precotta.

Sicuramente, il risultato che desiderate ottenere è quello di una base che risulti croccante e soffice allo stesso tempo. Ma come riuscirci?

  • Partiamo dalla temperatura: la base deve essere a temperatura ambiente prima della cottura, quindi se ne hai scelta una da conservare in frigorifero attendi a farcirla prima che si sia acclimatata;
  • Preferisci la griglia alla teglia: lo sappiamo che per praticità potresti essere tentato da utilizzare la teglia ma in questo modo la parte inferiore della base non si asciugherà e il risultato potrebbe non essere sufficientemente croccante;
  • Non usate la carta da forno. Posizionate la preparazione nel ripiano centrale direttamente a contatto con la griglia e avvia la cottura come indicato sulla confezione;
  • Il tempo di cottura è di circa 5-6 minuti per forno statico e da 4 a 6 minuti per quello ventilato. Tenete in considerazione la tipologia di condimento, perché quelli più umidi o abbondanti potranno richiedere un paio di minuti in più.

Come fare la pinsa a casa: qualche idee per condirla con stile

La pinsa, con la sua crosta croccante e il cuore morbido, è una scelta eccellente per una cena conviviale, un pranzo veloce o come stuzzichino in un aperitivo con amici se servita in piccoli pezzi ma come prepararla? Come avrete capito, l’unico limite è la fantasia.

Partendo dall’origine laziale, non possiamo che proporre un tris di grandi classici: gricia con guanciale, pecorino romano e un tocco di pepe nero oppure amatriciana a cui si aggiunge un po’ di salsa di pomodoro rispetto alla variante precedente. E che dire di una pinsa con la porchetta? Un vero e proprio richiamo ad Ariccia.

I classici non possono mancare e nemmeno tocchi più moderni: dalla margherita, sia con mozzarella tradizionale che di bufala, alla combo mortadella, burrata e pistacchio. E chi vuole osare? Sicuramente funghi porcini e tartufo oppure salmone e crema di avocado lasceranno gli ospiti a bocca aperta… o forse sarebbe meglio dire a bocca piena!

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