Pizzitá: la prima pizza al taglio Gourmet

di Francesca

Milano è davvero la città in cui più spesso nascono locali, bar, ristoranti e nuovi luoghi tutti da provare.

Le mode dilagano velocemente e tutti i milanesi corrono di qui e di là a scoprire le ultime novità.

Così, durante il mio vagabondare, ho avuto l’occasione di imbattermi in un posticino davvero particolare in zona Corso Buenos Aires, di cui oggi voglio raccontarvi un sacco di cose!

Si chiama Pizzitá e quello che propone è, come avrete intuito dal nome, pizza al taglio, sì, ma non stiamo parlando di una pizza qualsiasi!

Parliamo, infatti di pizza al taglio gourmet, una vera e propria esperienza culinaria, un viaggio tra i sapori della nostra Italia, caratterizzata da qualità e genuinità, abbinando alla pizza, piatto simbolo della tradizione italiana, prodotti regionali di eccellenza.

Il concept, infatti, si basa sull’idea di chiamare le pizze con il nome delle regioni italiane, utilizzando per le farciture solo ingredienti locali. Divertente, non trovate?

Pizzitá nasce da un’idea di tre ingegneri sulla trentina, e non da tre ristoratori o tre pizzaioli.

Non è curioso che proprio tre personalità così, apparentemente, lontane dal mondo del food abbiano avuto un’idea così divertente e di successo?

La loro idea, come il nome del locale, prendono vita proprio dalla volontà di trasmettere i valori da cui prende forma il prodotto che offrono: pizza, qualità e italianità, come tutti gli ingredienti proposti.

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Pizza, Qualità ed Italianità

La pizza é deliziosa, leggera, fragrante e molto digeribile (e se lo dico io che normalmente ci metto 15 giorni a digerire una fetta di pizza dovete credermi): Questo perché, come mi è stato spiegato, l’impasto è molto idratato (circa 85% di acqua su farina) e realizzato con farine Petra, macinate a pietra dal Molino Quaglia.

Quasi tutti gli ingredienti utilizzati per le farciture sono certificati D.O.P, I.G.P e Presidi Slow Food, ricercati costantemente tra le miglori eccellenze italiane.

Come vi dicevo ogni pizza ha il nome di una Regione italiana e viene, di conseguenza, farcita solo con ingredienti provenienti da quella stessa regione. Cosi, nella pizza Toscana, avremo il lardo di colonnata IGP e il pecorino stagionato dop, nella Liguria il pesto genovese con fagiolini e patate o, ancora, nell’Emilia Romagna la Mortadella di Bologna IGP e lo squacquerone di Romagna…e così via!

Pensate che c’è anche la pizza vegana, con Pomodoro San Marzano DOP, Patate, Melanzane, Cipolle rosse, Peperoni rossi e gialli, Trito di Capperi di Salina (Presidio Slow Food) e Olive Caiazzane (Presidio Slow Food), Olio e.v.o.

Il menu segue la stagionalitá degli ingredienti e le regioni vengono proposte a rotazione in modo da garantire sempre freschezza e varietà dell’offerta gastronomica, altro aspetto che mi piace molto di Pizzità.

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E se un trancio di pizza non vi basta è sufficiente ordinarne un altro, magari esplorando nuove regioni e quindi nuovi sapori, per intraprendere un vero e proprio percorso gastronomico, magari approfittandone per conoscere, oppure semplicemente per riscoprire, quei sapori autentici locali che, in generale, purtroppo, si sono un po’ persi. Come dice il claim “Un viaggio gourmet italiano”. A tal proposito, se vi va di assaggiarne di diverse, tenete a mente che esiste, solo per la sera, anche la formula “degustazione” che permette, ad un prezzo fisso, di provare appunto diversi tipi di pizze e una birra artigianale, oppure un calice di buon vino.

Il locale propone anche ottime birre artigianali prodotte nel rinomato birrificio cunese Baladin e tante etichette di vini bianchi e rossi.

E’ possibile sia cenare nel locale che comodamente a casa, facendo un take away!

Sul sito di Pizzitá (clicca QUI) potrete trovare altre informazioni, oltre al loro menu!

Enjoy!

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