Reinventarsi gli avanzi: cosa preparare con il riso avanzato?

di Francesca

Ho un problema ricorrente: odio pesare la pasta e il riso e insisto da sempre sul fatto di poter capire ad occhio le giuste quantità di entrambi.

Mi ostino a non capire che entrambi siano delle sottospecie di spugne, in grado di raddoppiare, triplicare e quadruplicare le proprie dimensioni al solo contatto con l’acqua.

Così, ogni volta, sbaglio completamente le quantità.

Mi capita soprattutto con il riso, nonostante siano almeno 15/16 anni che cucino piuttosto frequentemente.

Con gli anni ho però compreso che il mio è uno sbaglio che ripeto inconsciamente perché alla fine, devo ammetterlo, mi piace tantissimo riutilizzarlo in tanti modi differenti.

Odio gli sprechi, mi addolora sinceramente vedere finire nella spazzatura il cibo, quando avanza. A volte ci vorrebbe solo un pochino di fantasia e di voglia di sperimentare, anche perché non sono poche le ricette che ci permettono di rimettere in tavola alcuni alimenti, anche in un secondo momento. L’ispirazione maggiore mi arriva da uno dei libri pubblicati da mio zio Fabiano Guatteri: Il gourmet degli avanzi, scritto insieme ad Allan Bay, nel quale vengono proposte oltre 500 ricette gourmet, da preparare proprio con gli alimenti avanzati.

Molti credono che gli avanzi siano alimenti mediocri che a loro volta possano dar vita a piatti altrettanto mediocri. E’ un errore pensarla in questo modo, considerato che, se lavorati nel modo giusto, gli scarti permettono tante preparazioni buone e fuori dal coro. Senza pensare alla questione etica: con tutte le persone al mondo che non hanno nemmeno la possibilità di nutrirsi, con quale diritto noi prendiamo e cestiniamo del riso, o qualsiasi altro alimento, perché avanzato?

Ho deciso allora di raccontarvi come riutilizzo il riso, quando avanza. Anche perché succede puntualmente. L’idea di riscaldare il risotto avanzato non mi fa impazzire, anche perché, a meno che non si inventi da zero una nuova ricetta, scaldato il riso diventa un pappone colloso ed immangiabile. 

Il consiglio che posso darvi qualora voleste riutilizzare il riso avanzato è di metterlo in frigorifero e rinviare la questione al giorno dopo. Anche perché il riso, una volta freddo, è sicuramente più facile da lavorare e da compattare.

Vediamo ora qualche ricetta utile che ci permetta di dare nuova vita ai nostri avanzi!

Gli arancini di riso e il riso saltato

Gli arancini sono secondo me la soluzione perfetta per riciclare il risotto avanzato. Sono golosi e saporiti e piacciono davvero a tutti. Io li faccio spesso quando ad avanzare è il risotto alla milanese. Con gli altri risotti mi ingegno per riciclarlo in modi alternativi. Prepararli è davvero un gioco da ragazzi: è infatti sufficiente formare una serie di palline di riso con le mani, al centro delle quali andrà inserito un cubetto di mozzarella o di provola. A questo punto, una volta riformata la palla di riso, basterà passarla nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato per la panatura, per poi friggerli in abbondante olio di semi.

Un’altra valida alternativa ai supplì è sicuramente il riso saltato, facile e veloce da preparare, che io preparo senza aggiungere uova o altro, ma semplicemente lasciandolo sul fuoco in una padella (precedentemente unta con una noce di burro), fino a quando non forma la sua tipica crosticina croccante su entrambi i lati. So che molti, invece, trasformano il loro risotto avanzato in una vera e propria fritatta, un po’ come si fa con gli spaghetti avanzati, aggiungendo parmigiano grattugiato e uova.

La torta salata di riso

Un’altra bella idea antispreco che vi consiglio è quella di utilizzare il riso avanzato per preparare una torta salata, ricetta utilissima per riciclare, oltre al riso, anche qualsiasi verdura avanzata. Vi serviranno un rotolo di pasta sfoglia, due belle mestolate di risotto, qualche verdura, 3 uova e una manciata di parmigiano o di grana grattugiato.

Mescolate il riso alle uova e agli altri ingredienti e versate il composto ottenuto nella teglia in cui prima avrete srotolato la pasta sfoglia. A questo punto potreste occupare solo metà della sfoglia, in modo da utilizzare l’altra metà per coprire il composto, chiudete bene i bordi e avrete ottenuto una torta a forma di mezzaluna. Spennellate con un po’ di latte la superficie, specialmente i bordi per incollarli, e poi infornate per mezzoretta circa, a 180°, fino a quando non vedrete la vostra torta gonfiarsi e dorarsi per bene.

I dolcetti di riso

E se di tutto questo salato ne avete piene le scatole e vi attira di più l’idea di riutilizzare il riso sotto forma di dessert, nulla vi impedisce di riutilizzare il riso avanzato (io lo preparo così soltanto quando ad avanzarmi è del riso bianco semplicemente bollito e non condito) per preparare qualche goloso dolcetto di riso. Mischiate il riso avanzato con un paio di cucchiai di zucchero, un pizzico di cannella in polvere, la scorza grattugiata di un limone, due cucchiai rasi di farina e due uova. Intanto riscaldate dell’olio per friggere in una padella e, una volta arrivato a temperatura, inserite a cucchiaiate l’impasto di riso, lasciando friggere e dorare le vostre frittelle.

Lasciate riposare i vostri dolcetti su un foglio di carta assorbite e servitele poco dopo, spolverate di cannella e zucchero di canna.

Cosa ne pensate? Vi ho convinti? E voi come riciclate gli alimenti avanzati?

 

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