Buon Anno, Prospero año nuevo!

di Francesca

Non ho mai amato particolarmente il Capodanno.

Sará che è una di quelle feste in cui sembra ci si debba divertire ad ogni costo e quando si hanno troppe aspettative, si sa, si resta facilmente delusi.

Però, nonostante la premessa, ho una certa fretta di archiviare questo 2013 che, bimbe a parte, non è stato proprio uno dei migliori della mia vita.

Fino a qualche anno fa avevo la meravigliosa abitudine di trascorrere i miei 31 dicembre al caldo, su qualche spiaggia, i piedi pucciati nel mare, l’immensitá del cielo pieno di stelle sopra di me.

Oppure, come quello di quattro anni fa, circondati dalla pace africana, affianco ad amici speciali.

Ultimamente preferisco salutare il vecchio anno senza organizzare niente di che, felice di poter fare una cenetta tranquilla tra amici, circondandomi solo di persone a cui voglio bene e che ne vogliono a me.

Ma non rinuncio al sogno di poter, prima o poi, accogliere il nuovo anno a New York, tra le luci, la musica ed il casino di Times Square, guardando la “New Year’s Eve Ball” scendere tra la folla.

In questi giorni ho avuto modo di leggere diversi articoli divertenti sulle tradizioni di Capodanno, in Italia e nel resto del mondo e ho scoperto che quella di mangiare uva (12 acini, uno per ogni mese dell’anno, esprimendo per ognuno di essi un desiderio speciale) a mezzanotte è un’usanza tipica di Spagna e America Latina.
E io che ero certa fosse italiana!

Questa abitudine mi fa ripensare con un sorriso sulle labbra ai capodanni trascorsi a Margarita a casa di mia nonna, le immancabili lenticchie, l’uva di mezzanotte da mandare giù con l’imbuto, saturi di cibo dopo quattro ore a tavola, e lei, sempre più vispa e sveglia di tutti, a brindare urlando: “prima con gli uomini”, con quella sua fastidiosissima ed orrida abitudine di bagnarsi le dita di champagne per metterne un pò dietro alle orecchie dei presenti.

Da buona nativa sudamericana scaramantica e un pò “terrona” quale sono, resterò fedele alle usanze di Capodanno.

A tutte tranne a quella dei botti!

Sì perchè se uno slip rosso ci sta tutto, se ad un bacio sotto al vischio non si può dire di no, se alle lenticchie “che portano soldi” non rinuncio e qualcosa di vecchio da buttare l’ho sempre, ai botti proprio non mi piego!

Oltre che pericolosi li trovo stupidi da pazzi e, da grande amante degli animali, non posso tollerare che per una semplice usanza si metta a repentaglio la serenitá e spesso anche la vita di tante povere creature.

Quanto agli auguri non vi auguro niente di diverso rispetto a quelli giá fatti per Natale.

Spero possiate lasciarvi alle spalle tutto ciò che nel 2013 vi ha resi tristi o sofferenti:
gli accadimenti più brutti, i fallimenti, le delusioni e ogni momento “no”, e che il 2014 arrivi carico di gioia, coraggio, amore, salute, successi, gioia di vivere e serenitá e vi restituisca con gli interessi o vi dia tutto ciò che vi ha tolto o semplicemente non vi ha dato finora!

E…per non rinunciare alle tradizioni fino in fondo….riporto l’ormai famosa frase di una grande amica: “Che il meglio del nostro passato sia solo il peggio del nostro futuro!”.

Buon Anno!

 

Photo Credits: www.thehotsheetblog.com

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