Vivere per raccontarla ai tempi del coronavirus

La nostra nuova stanza, in ospedale, si affaccia su un cantiere ovviamente immobile e noi non riusciamo a fare gli umarel. E’ davvero una quarantena nella quarantena.

Milano, Ospedale Buzzi, 6 aprile 2020 Diabete mellito di tipo 1 – giorno 3 Ricorderò quella appena trascorsa come una delle notti…

In piena pandemia globale, in piena quarantena, a mia figlia Vittoria è venuto il diabete di tipo 1.
Vi scrivo dall’ospedale dove dovremo rimanere per qualche giorno.

Giorno enne di quarantena. Ormai abbiamo perso il conto. Qualcuno dice che ne usciremo a breve, io, non so perchè, ma non ci credo. Penso invece che con questo virus dovremo imparare a convivere.

Diario di una quarantena – 21 marzo.
Sembriamo precipitati all’inferno, in una situazione sempre più grave e difficile da cui nessuno sa più quando potremo uscire.

Come ci sta cambiando questa quarantena? Avreste mai immaginato che un giorno sarebbe arrivato il coronavirus a cambiare così profondamente noi e il mondo?

Questo momento di quarantena dovrebbe portarci a riflettere, a raccogliere energie. Eppure qualcuno spreca energie in altre direzioni.

C’è chi pensa che ne usciremo migliori, tutti più ricchi e uniti grazie al grande insegnamento che avremo ricevuto.
Ai sognatori come me piace idealizzare un mondo pieno di baci, abbracci e dichiarazioni di stima e affetto, a testimonianza che l’isolamento avrà fatto la sua facendoci comprendere l’importanza delle persone e delle piccole cose che abbiamo la fortuna di avere e fare nella vita, che abbiamo dato così per scontate.

E la gente rimase a casa
e lesse libri
e ascoltò
e si riposò
e fece esercizi
e fece arte
e giocò
e imparò nuovi modi di essere
e si fermò
Kitty O’Meara (2020)

Con il coronavirus ci viene chiesto di chiuderci in casa e accomodarci tra divano e letto.
Ci viene chiesto di tutelarci e tutelare gli altri osservando un periodo di isolamento.
Medici, infermieri, addetti alle pulizie, tra un corridoio e l’altro degli ospedali non possono farlo. Noi sì. Loro sono esposti al virus notte e giorno, loro assistono a persone morire in continuazione.

Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia, e lo dobbiamo fare subito.