Giacomo Bulleri: “tutti i momenti importanti della vita si celebrano a tavola”

di Francesca

Non puoi dire di conoscere qualcuno o qualcosa finché non lo vivi in prima persona.

Il “per sentito dire” non vuol dire molto.

Soprattutto nella ristorazione, soprattutto a tavola.

A tavola si conoscono realmente le persone

C’è stata una cosa, una delle tante, che ho amato sentire dire da Tiziana Bulleri, figlia del famoso cuoco toscano Giacomo, durante il nostro pranzo:

“la tavola è il luogo dove meglio conosci e capisci la gente!”.

E’ proprio così.

Proprio a tavola, infatti, viene a galla tutto: l’educazione, la cultura, la capacità di essere diplomatici o discreti, di relazionarsi con gli altri.

In nessun altro posto ci si conosce, ci si parla e ci si capisce come a tavola.

Il gusto e il palato sono variabili del tutto soggettive, esattamente come gli stati d’animo e le emozioni che suscita in noi il cibo.

Tiziana di buon cibo se ne intende indubbiamente.

Nei ristoranti di suo padre ha letteralmente mosso i primi passi e ci è cresciuta.

E’ una ristoratrice nel cuore e nell’anima e in quanto tale sa bene che il suo sia un mestiere impegnativo, ma bellissimo, che mette in contatto con gente e culture diverse.

Oggi dirige abilmente il Gruppo Giacomo insieme al marito Marco Monti, con la volontà di portare avanti con la stessa passione del padre questo importante angolo di storia meneghina, continuando ad “offrire grandi sapori” e proiettandola verso un futuro che riserverà ancora moltissime sorprese.

Noi vogliamo scoprirle tutte, una ad una.

Giacomo Bulleri

Suo padre si chiama Giacomo Bulleri, ma tutti lo conosciamo semplicemente come “Giacomo”.

Toscano di nascita, Giacomo arrivò a Milano alla fine degli anni ’50, dopo un periodo trascorso a Torino.
Appena arrivato, nel 1958, aprì in via Donizetti, la Trattoria da Giacomo, dove rimase per ben 33 anni.

Si spostò poi in Via Sottocorno, bella strada di Milano che Giacomo sembrerebbe avere, negli anni, letteralmente colonizzato.

Solo in Via Sottocorno, infatti, oltre al Ristorante da Giacomo, nacquero anche altre realtà come la Tabaccheria, la Pasticceria e il Bistrot.

Tre delle sue “5 stelle”, come ama definirle lui, insieme al ristorante Giacomo Arengario, sopra il Museo del Novecento, e a Giacomo Caffè, situato nel cortile del palazzo centrale di Palazzo Reale.

Insomma, Giacomo Bulleri sarà anche nato a Collodi, ma è più milanese di tanti milanesi DOC.

Se non altro lo è diventato, dopo aver saputo comprendere una città e i suoi bisogni e dopo aver offerto alla nostra esigente Milano una luminosa costellazione che ormai rappresenta un punto di riferimento per noi milanesi, ma anche per tutta la ristorazione italiana.

Non stupisce quindi che, dopo aver servito alcune tra le persone più belle e le famiglie più in vista di Milano, sia stato insignito dell’Ambrogio d’Oro nel 2015.

Conoscere il gruppo Giacomo mi ha fatto davvero piacere.

In un solo giorno, da che conoscevo appunto Giacomo e qualcuna delle sue realtà in modo, seppure molto positivo anche un po’ approssimativo, ho scoperto il suo universo con molto entusiasmo.

Con Giacomo condivido una grande verità:

“Nella vita è come nella terra: raccogli quello che semini.

Se semini passione raccogli passione e finisci con l’appassionare anche gli altri”.

E io mi sono appassionata a tal punto che, il giorno dopo essere stata da loro, ho letteralmente divorato, in pochi giorni il suo libro “Ricette di Vita”.

Pieno di aneddoti, riflessioni e pensieri che, da irrequieta cronica iperattiva, non ho potuto che condividere, riga dopo riga, capitolo dopo capitolo.

Ma vediamo ora insieme i locali di Giacomo e quali, quindi, i luoghi che dovrete assolutamente visitare nei prossimi mesi!

Ristorante da Giacomo

Questa è stata la prima creatura del cuoco toscano.

Ideato nel 1958 e progettato dall’architetto Renzo Mongiardino e dal suo allievo Roberto Peregalli, in una cornice suggestiva che ricorda le vecchie trattorie di inizio Novecento.

Boiseries intarsiate, dipinte in color verde reseda, chiuse in alto da carte da parati a rilievo, stucchi, archi e un bellissimo pavimento di graniglia a disegno permettono di respirare un’atmosfera d’altri tempi.

La cucina, autentica, legata alla tradizione e raffinata, propone piatti principalmente di pesce: tonno, scampi, granseole, branzini.

Ma anche specialità di stagione come i tartufi bianchi d’Alba e i funghi porcini, da sempre molto amati da Giacomo.

Per non parlare dei dolci, che ovviamente provengono dalla pasticceria all’altra parte della strada.

Ristorante da Giacomo
Via Sottocorno angolo via Cellini, 6
info@giacomoristorante.com – 02-76023313

www.giacomoristorante.com


Giacomo Bistrot

Giacomo Bistrot

A pochi metri dal Ristorante troverete invece Giacomo Bistrot.

Qui potrete consumare un pasto veloce e gustoso.

Il menù propone prevalentemente piatti di carne e di selvaggina, ricette della tradizione, ma anche pietanze più “sperimentali”, come ad esempio il delizioso ceviche che abbiamo assaggiato in occasione del nostro aperitivo.

Varcata la soglia verrete ricevuti da un’atmosfera calda e accogliente, dove l’arredamento risulta molto particolare: un po’ bistrot francese, un po’ vecchio club inglese, con grande preponderanza di legno, un’importante libreria straripante di libri, tessuti dipinti a mano, velluti, specchi antichi e persino una vera e propria galleria con i ritratti di famiglia.

Gli architetti Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli, discepoli di Renzo Mongiardino hanno voluto ricreare un arredamento non facilmente collocabile in una precisa epoca artistica e storica, e per questo ancora più affascinante.

Giacomo Bistrot è un luogo magico a qualsiasi ora del giorno, anche se da il meglio di sé alle prime ore della sera, quando le luci soffuse dell’ambiente regalano grande intimità e un incredibile charme notturno.

Il bistrot offre un servizio continuativo dall’ora di pranzo alle 2 di notte.

Perfetto, dunque, anche per il dopo cinema ed il dopo teatro.

Aperitivo da Giacomo Bistrot

Vi consiglio vivamente di farci un salto anche per farvi coccolare con un buon aperitivo, da consumare rigorosamente seduti al bancone. Non solo vini e champagne, ma anche i cocktail preparati da Eugenio.

Qui, infatti, potrete provarne di molto particolari, anche a base di spezie, perfetti per essere accompagnati da gustosi finger food gourmet.

cocktail da Giacomo BistrotGiacomo Bistrot
Via Sottocorno, 6
info@giacomobistrot.com

www.giacomobistrot.com

 

Colazione nella Tabaccheria da Giacomo

La tabaccheria da Giacomo

Non lasciatevi fuorviare dal nome.

La Tabaccheria di Giacomo non è una qualsiasi tabaccheria, ma un luogo che conserva intatto il fascino delle drogherie di una volta.

Una vera e propria boutique gourmande, aperta al pubblico dalle 8:00 alle 24:00.

Prodotti a marchio Giacomo, La Tabaccheria

Qui, tra antichi mobili parigini, vetrine anni ’20, tavoli rotondi e il bancone di fine Ottocento di una vecchia macelleria, potrete fare colazione con i meravigliosi dolci dell’adiacente pasticceria, ma anche con sandwich, panini al latte e tanti stuzzicanti assaggini sempre diversi, che richiamano alla memoria le ombre e i cicchetti tipici dei bacati veneziani.

Oltre ai tabacchi, ovviamente in vendita, qui potrete trovare moltissimi prodotti tipici italiani, provenienti da diverse regioni italiane e selezionati tra eccellenze e rarità.

Potrete infatti acquistare un’ampia selezione di prodotti gastronomici di nicchia, a marchio Giacomo.

Sempre con un occhio rivolto alla stagionalità dei prodotti che, come ci ha raccontato Luciano durante la nostra colazione, vengono scelti con cura e con la volontà di sostenere medie e piccole realtà locali italiane.

Qualche assaggio? le Peschiole!

Le conoscete? Io prima di visitare la tabaccheria da Giacomo non le avevo mai viste, né tantomeno assaggiate.

Alla vista ricordano delle verdi olive dalla forma più arrotondata.

Peschiole, Giacomo Tabaccheria

In verità sono una varietà di pesche-nettarine, raccolte ancora in fase embrionale, prima ancora che sia iniziato il processo di maturazione. Vengono poi conservate in agrodolce, secondo un’antica ricetta che le rende gradevoli e croccantissime.

Prodotte in provincia di Caserta a Milano trovarle è praticamente impossibile.

Giacomo Tabaccheria
Via Sottocorno, 5
info@giacomotabaccheria.com

www.giacomotabaccheria.com

La Pasticceria da Giacomo

La pasticceria

Giulia ed Elena Monti sono le nipoti di Giacomo e da lui hanno ereditato la passione per la buona cucina e la capacità di creare dei veri e propri capolavori culinari.

Sono loro a portare avanti, con immenso amore e passione, la Pasticceria Giacomo, un angolo di paradiso dall’atmosfera d’antan e dai colori pastello, dove regna un intenso profumo di zucchero, vaniglia e cioccolato.

La vetrina vi conquisterà subito. Pensate che è stata realizzata utilizzando quella di una vecchia gioielleria genovese.

Pasticceria Giacomo, Milano

La Pasticceria Giacomo propone diversi dessert tradizionali, come la crostata di frutta, la tarte-tatin, la torta al doppio cioccolato, la millefoglie di lampone, ma anche pasticcini e tanti altri dolci tutti da scoprire.

Ma la vera specialità, immancabile in tutti i loro menù, è senza ombra di dubbio la “bomba”, due deliziosi dischi di sfoglia croccantissima  farciti con crema chantilly al mascarpone e fragoline di bosco.

La Bomba, Pasticceria Giacomo

Pasticceria Giacomo
via Sottocorno, 5
info@giacomopasticceria.com

www.giacomopasticceria.com

 

Ristorante Giacomo Arengario, Milano
Giacomo Arengario

Il ristorante del Museo del Novecento è situato in Piazza Duomo, nel luogo simbolo della nostra Milano.

Progettato come la maggior parte dei locali di Giacomo dagli architetti Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli, vuole essere un omaggio al periodo Decò, con tante e diverse “period rooms”, che scandiscono le diverse zone del ristorante, ripercorrendo le caratteristiche artistiche di quegli anni.

In una bellissima giornata di sole abbiamo avuto la fortuna di pranzare nel dehors in ferro e vetro, all’interno della grande loggia affacciata su Piazza del Duomo.

Dehors Giacomo Arengario, Piazza Duomo

Il Duomo era così vicino che sembrava quasi di poterlo toccare e per tutto il pranzo ho pensato che siamo proprio fortunati, perché Milano è una città incredibile e la nostra tradizione culinaria lo è ancora di più.

E’ bello che esistano luoghi come Giacomo Arengario, è splendido che chi visita la nostra città possa conoscere un posto del genere e tornare nel proprio paese con tanta bellezza negli occhi e nel cuore.

Mi piacerebbe tornare da Giacomo tra qualche mese, quando con il caldo sarà possibile pranzare e cenare all’aperto.

La grande terrazza panoramica è sicuramente una delle più belle e suggestive location di Milano, con una vista mozzafiato su Piazza del Duomo e sulla vicina Galleria Vittorio Emanuele.

 

primi piatti Giacomo ArengarioRistorante Giacomo Arengario
Via Guglielmo Marconi, 1
info@giacomoarengario.com

www.giacomoarengario.com

Caffetteria Palazzo Reale

Il Caffè Letterario di Palazzo Reale nasce con la volontà di ricalcare le orme dei numerosi caffè presenti nei maggiori musei internazionali ed è stato pensato con la volontà di ritornare agli anni in cui i Caffè erano dei veri e propri punti di ritrovo, dove cultura e arte si fondevano con un’arte non meno importante: quella del cibo.

La sala al primo piano è il luogo ideale per rilassarsi, magari sorseggiando un buon the, sfogliando i cataloghi delle tante mostre di Palazzo Reale che sono state allestite negli ultimi 25 anni.

Giacomo Caffè
Piazza Duomo, 12
info@giacomocaffe.com

www.giacomocaffe.com

Quel giorno, tra mille polemiche, stavano finendo di sistemare le palme in Piazza del Duomo.

Sarà che mi sentivo felice ma dopo un’intera giornata da Giacomo, le ho trovate persino belle.

La nostra giornata alla scoperta di Giacomo e della sua costellazione di stelle è terminata con una gradevolissima visita al Museo del Novecento, una tra le più importanti raccolte d’arte italiana del XX secolo.

Amo Milano e la amo quando è così: viva e vivace.

Perché… “Milano la voglio libera, accesa, illuminata, come tutte le grandi città del mondo.

Bisogna darle la scossa, rianimarla e renderla come Parigi, Londra, New York: la città che non dorme mai, come dice la canzone”.

(Giacomo Bulleri – “Ricette di Vita”)

 

 

Potrebbe interessarti