Lottozero /tessile laboratories

di Francesca

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(Fotografia: Ida Chessa)

Sono sicura che ciò che sto per raccontarvi vi piacerà moltissimo!

Vi parlerò di imprenditoria femminile, complicità, destino, creatività,  arte, Made in Italy, design e… di un’idea geniale.

Esistono persone che un giorno si svegliano con l’idea giusta in testa. Sono grata alla vita per permettermi di incontrarne diverse sul mio cammino. La storia di oggi è carica di bellezza e belle energie ed è quella di Tessa e Arianna Moroder, due sorelle che, una volta ereditato dal nonno un vecchio magazzino alimentare in disuso da 40 anni,nel quartiere del Macrolottozero, a Prato, hanno deciso di ristrutturarlo e trasformarlo completamente in un laboratorio di design tessile (Lottozero /tessile laboratories). Questo spazio polifunzionale, vera e propria cooperativa per sostenere artisti emergenti, aprirà a maggio, con un evento e una mostra collettiva di artisti internazionali.

Tessa (consulente aziendale) e Arianna (designer tessile) sono nate e cresciute in Alto Adige, hanno 34 e 30 anni e sono per metà altoatesine e per metà pratesi. Hanno saputo fondere insieme le proprie competenze e sono arrivate alla conclusione che fosse necessario fare qualcosa di concreto per dare una mano ai giovani creativi che troppo spesso si trovano nella condizione di doversi promuovere da soli, brancolando nel buio, spesso costretti a rinunciare ai propri progetti artistici, senza sapere come muoversi in ambiti meno creativi del loro ma fondamentali (gestione finanziaria, marketing, contatti con potenziali clienti e fornitori, ecc).

Tessa und Arianna

Lottozero è nata proprio da queste riflessioni, con la volontà di diventare il filo diretto tra designer e aziende e di promuovere i designer grazie ai contatti con le aziende e attraverso i social che oggi sappiamo bene funzionare meglio di tantissimi altri canali.

Il centro, luogo di sperimentazione e di scambio, ospiterà un laboratorio con macchinari per la progettazione tessile, uno spazio espositivo per mostre ed eventi e un open studio che verrà affittato a designer, artisti e artigiani. A dicembre sono iniziati i lavori di ristrutturazione e per poter procedere con l’acquisto dei macchinari necessari, Tessa e Arianna hanno lanciato una campagna di crowdfunding, con l’obiettivo e la speranza di riuscire a raccogliere diecimila euro.

I creativi potranno affittare gli spazi e i macchinari del laboratorio per sperimentare e lavorare ai loro progetti e, a lavoro concluso, le sorelle Moroder li aiuteranno a vendere i prototipi alle aziende locali. Nell’atelier ci sarà un tavolo da stampa per la campionatura, una macchina per tagliare a laser, una zona per la realizzazione delle tinture e una pressa a caldo. Inoltre i designer potranno realizzare anche lavori tradizionali, grazie a un telaio a mano per la maglia e la tessitura e una postazione per la lavorazione del feltro e del ricamo.

Tessa e Arianna (quando si dice che abbiamo un destino scritto dalla nascita!) credono che in Italia il tessile rappresenti ancora un settore ricco di potenzialità, seppur poco valorizzato e gestito in modo ancora troppo tradizionale. Poche aziende possono investire sui creativi e sono sempre meno anche coloro che dedicano tempo allo studio e alla ricerca del tessuto.

Verde di Prato ph Rachele Salvioli 3

Oltre ad aprire le porte del laboratorio a creativi locali, Tessa e Arianna hanno intenzione di organizzare anche dei programmi di residenza artistica per artisti tessili provenienti da tutta Europa. In tal modo anche giovani talentuosi stranieri potranno trascorrere un periodo a Prato lavorando a stretto contatto con diversi colleghi italiani. Per farlo Arianna e Tessa diffonderanno un bando di partecipazione attraverso le scuole di design tessile in Europa per selezionare i designer esteri da ospitare nel laboratorio. Le spese di vitto, alloggio e materiali, saranno tutte a carico della cooperativa Lottozero.

La raccolta fondi, che è ancora in atto sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter a questo link (clicca QUI), andrà avanti fino al 17 marzo, e si rivolge ad aziende, privati ed artisti che desiderano sponsorizzare il progetto. Tale campagna permetterà l’acquisto di una parte dei macchinari del laboratorio (il telaio a mano, l’orditore, i quadri e l’espositore per la serigrafia e gli strumenti per il fissaggio).

Kickstarter è una piattaforma internet che permette a chiunque abbia un’idea creativa (inventori, artisti, programmatori, ecc) di trovare i fondi per finanziarla e realizzarla. In cambio di una donazione libera, l’autore del progetto ricompenserà i suoi sostenitori con il risultato della sua opera di creatività. Definita la cifra minima da raggiungere per lanciare il progetto (nel caso di Lottozero 10.000 euro), la raccolta fondi deve avvenire entro la scadenza stabilita nel progetto (17 marzo 2016). Tale cifra potrà essere eventualmente oltrepassata, ma non potrà essere inferiore. I sostenitori si impegnano a pagare una somma che verrà prelevata dalla loro carta di credito, solo il giorno di scadenza del progetto, e solo in caso di successo dello stesso, una sorta di “assicurazione” dei sostenitori. Se non si raggiunge la cifra prestabilita, infatti, non avviene alcun prelievo dei fondi promessi dalla carta di credito dei sostenitori (il sistema dei pagamenti viene gestito da AMAZON PAYMENT). Solo quando la soglia viene raggiunta kickstarter.com versa all’autore del progetto l’integralità dei fondi raccolti, per mettere in marcia la realizzazione del progetto e, di conseguenza, per ricompensare i propri sostenitori con i prodotti realizzati.

Verde di Prato ph Rachele Salvioli 4 copy

Nel frattempo Arianna e Tessa Moroder hanno attivato delle collaborazione esclusive con artisti e designer e hanno prodotto una collezione, divisa in due serie, di foulard in twill di seta e seta/modal, Made in Italy, che saranno i premi per i sostenitori del crowdfunding.

Il disegno di rappresentanza della campagna Kickstarter si chiama Verde di Prato. L’ispirazione è presa dal marmo verde di Prato, che usato dal Medioevo fino al rinascimento ha reso uniche e riconoscibili in tutto il mondo le facciate di monumenti toscani come il Battistero di Firenze, la chiesa di San Miniato al Monte e naturalmente il Duomo di Prato.

I foulard verde di Prato vogliono celebrare i valori della nostra cultura e la nostra storia portandoli in un contesto contemporaneo e ispirando chi li indossa a una visione ottimista e di fiducia.

La seconda serie della collezione è realizzata in collaborazione con gli amici di Lottozero: l’artista trentina Anna Deflorian, la designer tessile parigina Coralie Prévert, e la stessa fondatrice Arianna Moroder. A questi si aggiungeranno tra un paio di settimane i lavori dello studio di grafica e design sudtirolese Studio Mut, l’artista e designer russa Nadezhda Grechina.

Oltre alla collezione di foulard gli altri “reward” della campagna saranno biglietti di auguri con la grafica verde di Prato, una shopper di cotone, cene vegetariane nello spazio preparate dall’Orto del Lupo e la possibilità di prenotarsi in anteprima per l’uso del laboratorio, della camera oscura o dello spazio di coworking.

Da qui al 17 marzo tengo tutte le dita incrociate e nel frattempo mi diverto a indossare e posare con questi favolosi foulard!

Grazie Tessa e Arianna per avermi coinvolta in questo universo, per avermi svelato dei mondi che non conoscevo: quello dell’arte tessile e del crowdfunding per questo genere di progetti. Grazie soprattutto per avermi ricordato che la nostra sa essere una generazione coraggiosa, che esistono ancora i sognatori e che non bisognerebbe mai smettere di lavorare per la realizzazione dei nostri sogni.

In bocca al lupo!

Fotografia: Ida Chessa

FG_Blog-9Fotografia: Ida Chessa

 

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