Extensions: Verità e “leggende” su un servizio che trasforma il look

di Francesca


EXTENSIONS – Verità e “leggenda” su un servizio che trasforma il look

Il mondo si divide tra chi le ha fatte e non riuscirebbe più a farne a meno, tra chi le ha fatte e ne ha un pessimo ricordo, tra chi le vorrebbe tanto ma teme costi ed eventuali danni per i propri capelli e, infine, tra chi proprio non le farebbe mai.

A qualsiasi categoria voi apparteniate è interessante scoprire qualcosa in più sulle extension.

Nella mia vita, sono rientrata, a fasi alternate, in quasi tutte le categorie sopra riportate.

Dopo averle a lungo desiderate (per allungare i miei che taglio troppo spesso), circa 10 anni fa le misi, ma non fu certo una grande esperienza, tanto che le tolsi nemmeno un mese dopo.

Le difficoltà che riscontrai allora, in quel mese appena di extension, furono così tante da farmi giurare che non le avrei mai più rimesse in vita mia. Prima di tutto non vedevo coerenza tra i miei capelli e quelli non miei, poi reagivano proprio in un modo diverso, che piovesse, facesse caldo o freddo le extension restavano dritte e senza vita mentre i miei capelli si arricciavano e avevano volume. Infine non tolleravo lungo l’attaccatura dei capelli i punti di coesione tra miei capelli e ciocche applicate. Poi, a distanza di 10 anni tondi tondi ci ho riprovato e non le avrei più tolte. Se al termine dei 4/5 mesi non ho voluto rinnovarle è stato solo per pigrizia. Ho una massa di capelli enorme di mio e averne altri da gestire, pettinare e snodare mi angosciava. Sono una persona molto veloce e non riesco a essere schiava dei tempi che alcune cure estetiche richiedono. Per me la piega si fa con mani e phon a testa in giù e via e questo, con le extension, non era purtroppo possibile.

Ciò nonostante, se fossi solo un pochino meno selvaggia di mio, credo le avrei tenute su a vita per quanto erano belle. Mi mancano davvero tanto, vi giuro che non c’era persona che non mi facesse complimenti per i miei capelli!

Tutto questo per dirvi che ovviamente le extension NON sono tutte uguali. Per scrivere questo blog mi sono rivolta proprio al salone dove le ho fatte io, la Framesi Boutique ARVI’S, dove mi è stato spiegato che loro utilizzano solo ciocche Great Lengths, garanzia di esperienza e qualità. Nata nel 1991 a Londra, questa azienda ha tratto ispirazione dal mondo delle fibre tessili pregiate, dando origine a una lavorazione dei capelli paragonabile a quella del cachemire in quanto a cura e tecnologia.

Ma iniziamo dal principio. Non tutti sanno da dove arrivino i capelli utilizzati per le extencion.

Nella mia vita ho sentito dire un po’ di tutto: che arrivassero da carcerate, che venissero tagliate ai defunti. Cosine un po’ macabre, insomma.

I capelli che diventano extension Great Lengths sono acquistati nei templi indiani, dove le donne sono solite tagliarli nelle loro lunghe trecce in omaggio alle divinità. Il capello indiano, mai trattato chimicamente e molto curato dalle donne di quel paese, ha la stessa origine genetica di quello europeo e questo lo rende particolarmente compatibile con le nostre chiome.

Inoltre, Great Lengths acquista solo capelli “remy”, cioè raccolti al momento del taglio dopo essere stati legati. Questo è importantissimo perché nella treccia ancora legata i capelli sono allineati tutti nello stesso verso. Vi sembrerà un dato da poco ma non lo è. Questa accortezza, infatti, fa sì che il capello risulti bello oppure no. Se infatti si utilizzano capelli raccolti da terra o messi alla rinfusa nelle ceste, il verso non sarà uniforme e le fibre capillari, strofinandosi tra loro, avranno presto cuticole sollevate e increspate (da qui l’effetto “gatto morto” del 90% di extension che si vedono in circolazione).

Dall’India i capelli arrivano in Italia, nel grande stabilimento di Nepi (Viterbo), dove vengono de-pigmentati e ripigmentati. Anche in questa fase Great Lengths si distingue dalla concorrenza perché non decolora – operazione che rompe le molecole di colore e può impoverire la fibra capillare – ma utilizza un processo di rimozione del pigmento che dura 15 – 20 giorni.

Poi, invece di colorare le ciocche in modo tradizionale, queste vengono ripigmentate con un sistema brevettato che rende il colore stabile e brillante per mesi. In questo modo non sarà necessario colorare le extension mese dopo mese, ma basterà riprendere solo il colore dei propri capelli per avere sempre una testa meravigliosa.

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E veniamo all’applicazione, la fase che generalmente temiamo di più per la salute dei nostri capelli.

Great Lengths ha brevettato anche per questo step uno speciale polimero che imita alla perfezione la struttura molecolare del capello e che fa da ponte tra la ciocca di extension e la nostra. Questo polimero, quindi si gonfia con l’acqua e si restringe quando si asciuga, non crea spessore e garantisce un’ottima tenuta per almeno 4 mesi.

Il polimero Great Lengths abbraccia i nostri capelli proteggendoli e mantenendone l’integrità e anche durante la rimozione non ci sono danneggiamenti poiché l’apposita lozione utilizzata agisce esclusivamente sul polimero stesso. (confermo!)

Come si trattano le extension?

Prima dello shampoo vanno spazzolate con delicatezza e con una spazzola adatta, che si può chiedere al parrucchiere. I capelli vanno poi lavati sotto la doccia o al lavatesta, MAI a testa in giù (fidatevi, un giorno da Arvi’s mi hanno vista arrivare con un gomitolo di capelli in testa per una mia intraprendenza di questo tipo).

Fondamentale è il risciacquo, che deve essere eseguito bene e a fondo, per eliminare ogni residuo di shampoo e balsamo. Nella scelta dei prodotti da usare a casa è sempre consigliabile consultare il professionista. Io usavo i prodotti indicati anche per il periodo estivo, per prolungate esposizioni al sole, che riuscivano a nutrire bene i miei capelli rendendoli docili e pettinabili.

Con un asciugamano di cotone si tamponano bene le lunghezze e si separano con le dita in tre grosse sezioni.

Passando il phon dall’alto verso le punte, bisogna asciugare bene i punti di applicazione e le radici dei capelli muovendo con le dita.

Meglio iniziare ad usare il pettine e la spazzola solo quando i capelli sono leggermente umidi. Ma non spaventatevi perché se ce l’ho fatta io ce la potete fare tutte!

Per una capigliatura sempre ben districata, il suggerimento è quello di spazzolarla più volte al giorno, separando i punti di applicazione con le dita per assicurarsi che siano liberi tra loro. Solo se le extension sono ricce è meglio non usare la spazzola o utilizzarne una per capelli “afro”.

Un ultimo consiglio: prima di dormire o durante le attività sportive, è sempre preferibile raccogliere i capelli in una morbida treccia per evitare eccessivi aggrovigliamenti. Il parrucchiere è comunque sempre la persona di riferimento per chiarire ogni dubbio riguardo le extension.

E ora, spazio alla creatività. Sia che si desideri un’intera testa lunga o solo un effetto asimmetrico, un colore classico o contrasti shock, le extension sono davvero una fonte inesauribile di ispirazione per un nuovo look. Si possono scegliere in lunghezze diverse che poi la mano esperta dell’acconciatore andrà a scalare e rifinire in modo da rendere il volume finale armonioso e naturale anche nel movimento.

Arriviamo ai costi, so che tutte voi vi sarete chieste quanto possano costare delle extension fatte bene.

Un allungamento completo, diciamo con 120 ciocche, costa 480 euro (calcolando 4 euro a ciocca per ciocche di 40 cm) e richiede una seduta in salone di circa tre ore.

Per un infoltimento, per esempio con 50 ciocche, bastano 200 euro, sempre calcolando una lunghezza di 40 cm.

La rimozione costa circa 50 euro (ma va valutata la condizione del singolo caso), ed è gratuita se le ciocche sono state messe da ARVI’S – o se sono state messe altrove ma si prenota un nuovo allungamento in salone.

(Ringrazio Patrizia e Sabrina di Arvi’s Milano per le informazioni che mi hanno fornito e per aver risposto alle mie domande)

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