Merenda con SIGGI, Giulia e Vittoria e…un QUESILLO AL COCCO!

di Francesca

Credo che niente renda felice un bambino più del tempo trascorso insieme ai propri genitori!

Tutti i giocattoli del mondo non saranno mai abbastanza se non si dedica loro tempo.

Ho provato sulla mia pelle quanto i bimbi siano in grado di fare progressi quando si trascorre con loro tempo di qualità, quando si spendono ore ed energie, inventando attività da fare insieme o scoprendo cose nuove.

Giulia e Vittoria, per esempio, adorano colorare e cucinare insieme a noi. Così che in cucina, da almeno un paio di anni, ho fisse due scalette pieghevoli, perché salendoci riescano a raggiungere il bancone della cucina.

Dopo essersi divertite alle piccole cuoche, passano allora ai pennarelli e si sbizzarriscono con tante “opere d’arte”. Sui fogli….ma anche sui muri, sui vestiti e sul divano!

Diciamo pure che ad entusiasmarle di più sono sempre le attività più “sporchevoli” 🙂

Dopo aver dovuto buttare via una serie di vestiti mi sono fatta furba!

Come?

Procurandomi colori all’acqua, grembiulini e tovagliette lavabilissimi!

In questo modo evito i disastri, perchè l’abbigliamento e gli accessori per scuola e casa di Siggi si possono tranquillamente colorare e scarabocchiare già che poi si lavano facilmente in lavatrice!

Insieme puliamo verdure, sgraniamo piselli, prepariamo torte, biscotti e un sacco di altri piatti.

Oppure ci diamo alle tempere e ai pennarelli, senza pensieri!

E, oggi, visto che abbiamo organizzato una merenda con i loro amichetti a casa nostra per domani, prepareremo insieme un dolce unico: il QUESILLO. Una ricetta per me davvero importante, in grado di riportarmi indietro nel tempo, agli anni spensierati della mia infanzia!

Alle mie figlie ho sin da subito cercato di trasmettere un po’ di “sapori di casa”, di abituarle, sin da piccolissime, alla dimensione del viaggio, all’apertura mentale che permette di entrare in contatto con qualsiasi cultura si incontri nella vita e con qualsiasi paese si visiti.

Pur non essendo mai state in Venezuela, voglio che crescano conservando, anche se in un minuscolo angolo del loro cuore, un’eredità culturale del mio paese. I sogni sono fatti per diventare realtà e non smetterò mai di sognare che possano, un giorno, conoscere il paese per me più bello e unico al mondo, quello che mi ha visto nascere e crescere.

Per preparare il nostro quesillo al cocco mi rifarò alla ricetta già pubblicata qui qualche mese fa dal nostro Cono.

(Leggi la RICETTA DEL QUESILLO DI CONO).

Apporterò giusto  qualche modifica, non perchè la ricetta di Cono ne avesse bisogno, ma solo per rendere il nostro quesillo ancora più goloso in vista di una merenda tra bambini!

Il quesillo, da pronunciarsi assolutamente in modo corretto “chesi-io”, è indubbiamente il dolce più rappresentativo del Venezuela!

Anche se alla vista potrà ricordarvi un flan o un creme caramel, ha un gusto tutto suo, che lo rende riconoscibile in mezzo a mille altri dessert esteticamente simili!

Una volta pronto appare poroso e “a buchini”, simile ad un formaggio ed è proprio questa caratteristica ad avergli dato il nome, diminutivo del termine spagnolo ‘queso’,  che vuol dire appunto formaggio.

Il quesillo venezuelano presenta numerose varianti.

Può essere infatti preparato con o senza rum, oppure aggiungendo, come faremo oggi noi cocco grattugiato e latte di cocco.

O ancora inserendo nell’impasto del caffè, oppure del cacao in polvere, del succo d’ananas o di qualsiasi altro frutto tropicale.

Il nostro, pensato proprio per far felici un gruppo di bambini affamati, sarà al cocco e non prevederà il liquore!

INGREDIENTI

Due lattine di latte condensato (la ricetta originale di Cono ne prevede solo una);

Per il quesillo al cocco: una lattina di latte di cocco;

(per il quesillo normale utilizzerete invece un bicchiere di latte – una volta utilizzato il latte condensato utilizzate la lattina vuota del latte condensato per regolarvi con la quantità esatta;

5 uova medie o grandi (io ne ho usate 6 per pareggiare con l’aggiunta di latte condensato);

1 tazza da tè di cocco grattuggiato;

6 cucchiai di zucchero semolato (da utilizzarsi solo per il caramello, lo zucchero non andrà nell’impasto già che avremo utilizzato il latte condensato);

PREPARAZIONE QUESILLO AL COCCO

Per preparare il Caramello:

Versate in un pentolino 6 cucchiai di zucchero e fateli sciogliere a fuoco medio finchè non avrà assunto un colore bruno. Io in genere aggiungo un po’ di acqua o, nel caso del quesillo al cocco, qualche cucchiaino di latte di cocco. Non appena lo zucchero sarà fuso, versate il liquido di color bruno-rossiccio in un recipiente preferibilmente tondo in metallo.

Mi raccomando state attentissimi! Nulla brucia di più sulla pelle del caramello!

Versatelo con moltissima attenzione, stando attenti che non ne vada nemmeno un goccio fuori dal recipiente.

Per preparare questo dolce, in Venezuela, abbiamo la quesillera, che altro non è che uno stampo da budino o da flan in metallo, con coperchio ermetico per permetterne la cottura a bagno maria.

 

QUESILLO

Per preparare il quesillo al cocco:

Nel bicchiere di un frullatore o nella ciotola di uno sbattitore, versate la/e lattina/e di latte condensato, il bicchiere di latte (nel nostro caso latte di cocco) e le uova e fate andare per un paio di minuti facendo amalgamare perfettamente gli ingredienti. Se volete potete aggiungere anche una punta di estratto di vaniglia.

Ora non vi resta che versare il liquido ottenuto nel recipiente dove precedentemente avete versato il caramello. Chiudete la vostra quesillera o improvvisatene una, coprendo la teglia in cui lo avrete versato con la carta stagnola.

COTTURA

Qualcuno lo prepara sul fuoco, sempre a bagnomaria.

Io mi attengo alla ricetta di Cono e normalmente lo lascio andare a bagnomaria, ma in forno.

Procuratevi una pirofila da forno in acciaio con i bordi piuttosto alti e di grandi dimensioni. Adagiatevi quindi la quesillera con il composto da cuocere, aggiungendo dell’acqua a temperatura ambiente o calda tutto intorno, fino a circa 1 cm sotto il bordo superiore della quesillera.

Per comodità, riempite di acqua la pirofila già una volta inserita in forno, altrimenti rischierete di versarvi tutto addosso o di mandare involontariamente acqua nel recipiente, se non lo avrete sigillato.

Una volta chiuso il forno lasciate cuocere il vostro quesillo per circa un’ora tra i 140 e i 150 gradi centigradi. State molto attenti all’acqua, che non dovrà mai bollire.

Se doveste accorgervi che bolle significa che il forno è troppo caldo, quindi in tal caso abbassate lievemente la temperatura. 

Il dolce sarà pronto quando il quesillo si sarà rappreso pur risultando ancora morbido, per verificarlo basta fare una leggera pressione nel mezzo con un dito, dovrete sentirlo quasi gommoso, con la consistenza di un budino. Senza che cuocia troppo, ma senza che resti crudo e quindi liquido al suo interno.

Capita spesso che a fine cottura il mio quesillo sia ancora troppo liquido, in quel caso non preoccupatevi e lasciatelo andare qualche minuto in più, controllandolo spesso.

Quando sarà pronto, togliete il quesillo dal forno e fatelo raffreddare all’interno della teglia fino a quando sarà giunto a temperatura ambiente.

A questo punto trasferitelo in frigorifero e fate riposare per circa un’ora.

Al momento di sfornarlo, passate con la lama di un coltello affilato lungo i bordi dello stampo, quindi appoggiateci sopra un piatto e capovolgetelo con un movimento deciso.

Se il quesillo non dovesse scendere subito picchiettate magari delicatamente il fondo dello stampo lasciando che il dolce si stacchi da solo.

A questo punto non vi resta che impiattare e cospargerlo di cocco grattuggiato.

Io in genere lo servo dopo almeno 5/6 ore di frigorifero, se non di più.

E come dice sempre Cono, ricordiamoci che anche la felicità ha sempre un colore e un sapore!

Unico, aggiungo io!

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