Settembre. Ci siamo. Settembre è, un po’ come Gennaio, un mese di rinascita, da cui ripartire, ideale per definire nuove strade, per cambiare pagina. Il momento della vacanze rappresenta spesso un vero e proprio punto a capo.
Settembre è il mese in cui imbastire nuovi progetti, dare vita a nuove collaborazioni, iscriversi in palestra, ad un corso di inglese, a quello di yoga, smettere di fumare, darsi degli obiettivi da raggiungere, seguire i propri figli che iniziano o ricominciano la scuola.
Per me lo è sempre stato, a tratti persino più di Gennaio. Il periodo di stacco imposto da Agosto, il suo trascorrere pigro, porta le persone come me a non abbattersi pensando alla fine imminente delle vacanze, ma, al contrario, a fare andare a 300 km/h i pensieri per inventarsi nuovi stimoli e nuove sfide. E devo dire che, anche quest’estate, vissuta in modo estremamente lento e rilassato e con la sola volontà di riposarmi, mi ha molto ricaricata!
I miei buoni propositi per questo nuovo anno sono tanti, cercherò di concretizzarli uno ad uno, lo giuro. Prima di tutto voglio stare meglio, fisicamente e psicologicamente, e così ecco che ho deciso che mi metterò a dieta in modo serio, tra pochi giorni.
Ma per dieta non intendo un regime costrittivo per perdere massa grassa, cm e kg. Non solo. Con il termine dieta mi piace indicare più che altro un momento di attenzione maggiore verso me stessa, di purificazione del corpo, a prescindere dal risultato che otterrò in termini di kg.
Quante volte vi ho parlato di diete, di complicate astinenze a dolci e carboidrati, a conti alla rovescia dolorosi e desolanti?
Mille, ne sono consapevole. Ma duravano due o tre giorni al massimo e certo, prima di oggi, non mi ero mai esposta a tal punto da scegliere di raccontarvi quotidianamente i miei progressi, come mi sentirò, quali risultati avrò ottenuto, quali cibi mangerò e quale attività fisica svolgerò.
28 giorni! Non un giorno in più, non uno di meno. Dal 31 agosto (che data infelice per iniziare, ma d’altronde è un lunedì) al 27 di settembre. In questi 28 giorni non ci saranno cene, pranzi o aperitivi.
Rimando tutto al 28 di settembre!
E lo farò scegliendo di seguire il programma di Haylie Pomroy per ottenere un Supermetabolismo!
Quando prima dell’estate la mia amica Francesca mi aveva consigliato di comprare il suo libro e di provare a seguire il suo programma, spiegandomelo un po’ a grandi linee, devo ammettere di aver pensato che non sarei mai stata in grado né di mangiare tali quantità di cibo (5 pasti al giorno), né di potermi organizzare (io, la regina del take-away) tanti pasti diversi alla settimana, tra il lavoro e le bambine.
Poi una mattina sono capitata per caso di fronte a una libreria e, nella mia solita voracità di libri, sono entrata ad acquistarne qualcuno, tra cui quello di Haylie Pomroy. Quando l’ho letto me ne sono innamorata, non so come ma le parole dell’autrice mi hanno convinta, così eccomi qui.
Ho una “malattia” della tiroide che da sempre non mi permette di mangiare come e quanto vorrei. Mi basta guardare un piatto di pasta per prendere immediatamente 2 kg, non sopporto i saccenti in circolazione, quelli che credono di sapere tutto del mondo alimentare perché non hanno mai pesato più di 50 kg, quelli che sono dimagriti e allora possono dirti tutto (mi ricordano tanto le donne che dopo aver organizzato il proprio matrimonio decidono di essere delle wedding planner o come quelle che dopo aver partorito diventano le massime esperte in circolazione). Sono da sempre una fan del “vivi e lascia vivere” e sopporto a fatica anche i “nutrizionisti improvvisati”. Ammetto e accetto che non esista il regime alimentare perfetto e che sia più facile che ogni individuo possa, nel corso della sua vita, individuare quali siano gli alimenti in grado di farlo sentire bene e restare in forma.
Ho trascorso i primi 10 anni della mia vita in Venezuela, nonostante la mia famiglia sia italiana non abbiamo mai consumato molta pasta o pane in casa. Mi sono nutrita per anni quasi esclusivamente di pesce e riso, frutta e verdura fresca. Di cibi facilmente reperibili sull’isola caraibica dove sono cresciuta. Per una vita, pur piacendomi sia la pasta che la pizza, non ne sono mai andata pazza. Da quando sono nate le bimbe mangio praticamente solo quella. Vuoi il poco tempo a disposizione, vuoi la semplicità e la velocità che concede la preparazione di un piatto di pasta. E poi…diciamocela tutta, pare che finire gli avanzi di pasta dei bambini sia un’abitudine radicata in noi mamme. Da quando mangio così non mi sento bene con me stessa, accuso frequenti mal di testa, nausee e disturbi a non finire, che si attenuano quando non mangio più questi alimenti per qualche giorno. Non adoro particolarmente i dolci, ad eccezione del gelato, per cui ho una vera e propria malattia. Non mangio carne rossa, ogni tanto mangio il pollo. Non cucino in modo elaborato e per lo più mangio verdure e pesce. Non amo i fritti, mai usato la panna per cucinare, mio padre era emiliano, mi disconoscerebbe da lassù, non bevo quasi alcolici ad eccezione di qualche uscita volutamente alcoolica, ho sempre trovato poco elegante la birra in mano ad una signora e la limito moltissimo, non fumo, bevo tanta acqua e vado in palestra almeno 4 mattine a settimana. Ciò nonostante ho la cellulite da quando sono nata e, al momento in cui vi scrivo, 8 kg in più.
Conosco milioni di persone che mangiando pasta si sentono bene e non prendono peso. Sono sicura che sia vero, così come non credo (nonostante siano state le diete a cui più di frequente mi sono sottoposta con risultati -momentanei-) che sia giusto e salutare eliminare i carboidrati dalla dieta quotidiana. Nella mia vita ho provato di tutto: la dieta del minestrone, quella dello yogurt, dell’ananas e dell’anguria. Ne ho provate di ipocaloriche, proteiche ed iperproteiche, mi sono nutrita a buste e barrette di proteine (vegetali) e a beveroni orribili. Mi sono rivolta ai più noti e famosi dietologi del nostro paese. E non solo per dimagrire, ma per stare bene perché per quanto io non sia mai stata particolarmente magra o longilinea (viaggio tra la 42 e la 44 da sempre e credo di avere avuto la 40 solo intorno ai 6 anni), a parte nel periodo della gravidanza, non ho mai avuto più di 5/10 kg da smaltire.
Questo libro mi ha davvero convinta e lo consiglio a chi di voi abbia voglia di leggere qualcosa di interessante. Non solo perché l’autrice, da scienziata -agricola- quale è, parla in modo molto diretto e tecnico degli alimenti che introduciamo nel nostro corpo, ma anche perché non si schiera a favore o contro quello o quell’altro alimento e sottolinea più volte che siamo onnivori e in quanto tali dobbiamo mangiare tutto e di tutto, con qualche accortezza. Quello che promette con il suo programma è di riuscire a riattivare il nostro metabolismo, a depurare in profondità il nostro organismo e, di conseguenza, a farci perdere kg.
Per farlo servono 28 giorni e un po’ di forza di volontà. Alla fine di questo percorso si potrà tornare a mangiare tutti gli alimenti, ma con una consapevolezza sicuramente diversa sul come abbinarli e come consumarli.
Come la stessa autrice invita a fare, chiunque scelga, come me, di intraprendere questo percorso, dovrà semplicmente mettersi in testa di doversi comportare come quando sappiamo di avere un’infermità da curare. Ci rompiamo un braccio? Metteremo il gesso. Prendiamo l’influenza? Resteremo a letto e a riposo qualche tempo, prendendo i giusti farmaci. Esattamente nello stesso modo ci sottoporremo a questo periodo di cura e disintossicazione per 28 giorni.
Ci tengo a dire che questo post, come quelli che seguiranno, non è stato in alcun modo sponsorizzato, non conosco l’ufficio stampa né della nutrizionista né della casa editrice e non ci guadagno niente. Ho solo voglia di provare a seguire con serietà e costanza questo programma e quale modo migliore se non mettervi al corrente di questa mia nuova avventura, trovando in voi dei sostenitori e dei compagni di viaggio!? Ho il fortissimo desiderio di ottenere dei risultati e di non perdere credibilità ai vostri occhi! E poi la cosa bella è che non sono sola. Non solo perché in famiglia saremo in due a seguire questo percorso, rendendo quindi le cose più facili, ma anche perché con buone probabilità avrò con me anche le altre due MammeGemelle Giulia e Costanza.
Non sarà un mese di dieta soltanto per noi, però! Come si dice? “Mal comune mezzo gaudio”. Inauguro infatti questo percorso accanto ad altre due care amiche: Valentina e Federica, donne fantastiche e favolose blogger (rispettivamente Tintacorda e Taste of Style), che si metteranno a stecchetto, esattamente come me, anche se con una regime alimentare diverso dal mio. Abbiamo appuntamento a fine settembre per raccontarci (e raccontarvi) come sarà andata! Seguiteci!