Colombia: cosa sapere e cosa fare prima di partire

di Francesca

Colombia: must to know

Ormai lo sapete: soffro terribilmente la nostalgia di casa.

Dove per casa intendo quella sull’equatore, dove è sempre estate e l’aria profuma di umidità, terra bagnata, mare e…fritto.

Così, visto che la nostalgia stava avendo la meglio su di me, ho organizzato un viaggio che no, non mi riporterà in Venezuela (purtroppo), ma mi concederà comunque la possibilità di avvicinarmi almeno un po’ al luogo dove mi sento più felice nel mondo.

Mancano tre giorni e finalmente si parte.

Per arrivare nella terra dei colori, del folklore, dei sapori e della magia ci aspettano dodici ore di volo. Ma le varranno tutte!

Se solo riuscissi a dormire in volo sarebbe una favola.

Invece sono l’unica della famiglia che in aereo non chiude mai occhio.

In compenso leggo moltissimo, approfitto della mancata connessione per finire tutto il lavoro in arretrato al pc e penso. Ecco, in aereo io penso un sacco.

Ma veniamo a noi perché la partenza è ormai molto vicina.

Ci tengo a fare una dovuta premessa prima di iniziare a dirvi tante cose utili e interessanti sulla Colombia nel post che segue, scritto in collaborazione con i miei amici di Rolling Pandas.

La nostra vacanza invernale al caldo con la nonna

Come tradizione di famiglia, ormai da diversi anni, Gigi ed io (e le bambine) abbiamo istituito un viaggio tra febbraio e marzo (quando non rischiamo di incappare più in ondate di turisti e, oltretutto, i voli diventano più abbordabili) insieme a mia madre.

Dimenticatevi la suocera noiosa e petulante perché, per fortuna, non lo è.

Dimenticate la nonnina vecchio stampo perché nemmeno quel ruolo le appartiene.

Mia madre è decisamente molto autonoma.

Ha girato tutto il mondo ed è una viaggiatrice nata.

E’ curiosa, aperta, evoluta, moderna e disponibile.

Assaggia tutto ed è molto ma molto più temeraria di noi.

E poi, ovviamente, siamo tutti per il “vivi e lascia vivere” quindi capita persino che in una giornata si trascorrano giusto un paio di ore insieme.

Insomma: risultiamo probabilmente più pesanti noi per lei che il contrario 🙂

Però, sì perché c’è un però, da circa tre anni ha iniziato ad avere dei problemi respiratori perché si è ammalata di enfisema.

E questo, benché non la fermi e non le tolga la voglia di girare il mondo, la rallenta un pochino e fa sì che insieme a lei non si possano pianificare viaggi troppo stancanti.

Motivo per il quale la nostra settimana bianca-mica tanto bianca se non per la sabbia- normalmente viene pianificata unicamente in posti di mare e, solo una volta lì, Gigi ed io ci stacchiamo per fare escursioni e giri più intensi.

Avendo pochi giorni a disposizione, alla luce di quanto vi ho raccontato, questa volta ci fermeremo a San Andrés.

Ma, ormai dovreste conoscermi, la verità è che mi sono portata avanti e sto già pensando alla prossima volta che ci torneremo, complice la lettura di un bellissimo post sulla Colombia scritto qualche anno fa da uno dei miei più cari amici (Marco, fondatore del blog Mare di Sicilia e Dintorni).

Ho sempre odiato la pubblicità del Pampero, con quel terribile “il rum più bevuto nei peggiori bar di Caracas”.

Sì, perchè oltre a credere che ci abbia portato un po’ di sfiga, ai tempi di questo notissimo spot Caracas era una città ricca, splendente e pericolosa solo nelle zone dei ranchitos popolari, ma alla stregua di alcune periferie di oggi in Italia.

Detto questo il Sud America è un luogo dalle mille contraddizioni e definirlo sicuro al 100%, per quanto non sia una fifona, non sarebbe comunque giusto.

Date le sue mille sfumature è comunque bene informarsi e programmare nel migliore dei modi il proprio viaggio in Colombia prima di partire.

Innanzitutto, la prima cosa da sapere per andare in Colombia è cosa vedere! Oltre alla rigogliosa vegetazione e alle numerose foreste, ci sono tantissime città che andrebbero assolutamente visitare in Colombia!

Bogotà

Ci passeremo solo una serata ma Gigi ed io ci siamo ripromessi di non crollare, lasciare le ragazze con la nonna e saltare su un taxi almeno per vederla in notturna.

I Rolling Pandas ci consigliano di visitare i quartieri La Candelaria e di non perderci Usaquèn, un mercatino delle pulci molto tipico al quale, temo, dovremo rinunciare non avendo tempo a disposizione di giorno da trascorrere in città.

Da segnarsi nelle note anche Villa De Leyva, un borgo coloniale rimasto fermo nel tempo dalla architettura peculiare.

Medellin

La città di Pablo Escobar, proprio grazie alla figura del narcotrafficante più famoso al mondo, riesce per attirare orde di turisti curiosi di partire alla scoperta di tutti i luoghi da lui battuti.

Città vivace, curata e moderna, fornita di molti servizi, è una delle mete turistiche preferite della Colombia!

Cartagena e Santa Marta

Queste due località vanno a braccetto perché, dopo aver percorso per le suggestive strade di Cartagena, ci si può tuffare nelle acque di Santa Marta e godersi così un po’ di meritato relax a contatto con la natura.

Da non perdere è anche il Parque Tayrona con i suoi animali esotici e gli indigeni incorniciati da un mare caraibico.

San Andrés

“San Andrés è una meta obbligatoria per chi visita la Colombia! All’insegna del relax all’ombra delle palme, il suo mare detto “dai sette colori” vi lascerà a bocca aperta! ” e io aggiungo che non vedo l’ora.

Come prepararsi per un viaggio in Colombia

Vediamo prima di tutto come raggiungere la Colombia.

Il metodo più veloce ed economico, a meno che non amiate particolarmente nuotare, è ovviamente l’aereo.

Tutti  gli aeroporti internazionali italiani coprono questa tratta, anche se, purtroppo, nessuna linea aerea offre voli diretti per la Colombia.

Infatti è sempre previsto almeno uno scalo, in Europa solitamente, tra l’aeroporto di Amsterdam, quello di Madrid (come nel nostro caso) o il Charles de Gaulle di Parigi da cui poi partire con un diretto per la capitale Bogotà, che serve internamente tutti gli aeroporti  colombiani.

Noi partiremo da Milano, ma i Rolling Pandas mi hanno suggerito, per le prossime volte, di provare a considerare la partenza da Bologna, da cui è possibile trovare le migliori offerte (Aeroporto Marconi di Bologna).

Prenotando con un anticipo di almeno 2 mesi rispetto al giorno della partenza, infatti, è facile trovare voli, andata e ritorno, a partire da 350 euro a persona.

Niente male. Peccato che queste cose io le scopra sempre dopo.

Lancio un appello ai Rolling Pandas allora (e direi anche una sfida):

4 voli a/r dal 18 al 28 agosto in Grecia

5 voli a/r per Cancun dal 23 dicembre al 3 gennaio 2021

cosa mi consigliate?

Mentre lascio che trovino le soluzioni migliori per i miei prossimi viaggi, ritorno a bomba sul consiglio di partire da Bologna, suggerendovi anche di prenotare in anticipo anche il parcheggio aeroporto Bologna Marconi, perchè esistono tariffe che acquistate in anticipo ci permettono di risparmiare un pochino anche sul parcheggio.

Noi solitamente facciamo la stessa cosa anche quando partiamo da Milano.

Consigli e precauzioni per chi viaggia in Colombia

Come dicevamo la Colombia può essere un posto anche pericoloso, ma (come in qualsiasi altra parte di mondo, aggiungo) basta adottare qualche accortezza per evitare di incorrere in problemi. Eviterei di sfoggiare orologi e collanine e di isolarsi. Così come di frequentare zone poco battute nelle ore più buie. Tenere un profilo basso è sempre una cosa buona e giusta.

Per quanto riguarda la prevenzione per la salute, non siamo obbligati a fare nessun vaccino prima di partire per la Colombia (io poi sono stata una delle fortunatissime ad ammalarsi di dengue in Venezuela, ormai 20 anni fa e nemmeno per quello c’è rimedio) ma il consiglio è comunque quello di fare i regolari vaccini.

Se siete amanti dei percorsi poco battuti e a immersi nella natura, è meglio anche che pensiate a vaccinarvi contro la malaria e, se siete amanti degli animali, anche contro la rabbia.

Io sono la persona meno opportuna per scrivervi queste cose e infatti lascio che ve le suggeriscano i Pandas.

Ma non perché non sia d’accordo con loro, anzi.

Sono stata una che predicava bene e razzolava male fino a quando un anno non venni azzannata da una scimmia e mi ritrovai a fare l’antirabbica in un orribile ospedale a Isla Margarita.

Quel giorno ho sicuramente imparato la lezione, quindi diamo retta ai nostri esperti.

Che dire, non ci resta altro che mettere in valigia le ultime cose, tra cui sempre e comunque un minuscolo impermeabile (niente ansia ma qualche acquazzone tropicale è sempre in agguato), borsa da mare con costume e infradito.

Ma anche sneakers comode per camminare alla scoperta di tutti i posti meravigliosi che potremo visitare nel nostro indimenticabile viaggio in Colombia!

P.S. quando torno vi racconto tutto su San Andrés!

P.P.S. avete già letto le interviste mia e di Luisa (Tacchi e Pentole) per la rubrica “racconti in valigia” sul blog dei Rolling Pandas?

Qui trovate la mia intervista a Rolling Pandas in cui ho parlato della mia passione per i viaggi, del Madagascar e di molto altro ancora.

Mentre sotto vi lascio l’intervista fatta a Luisa:

Racconti in valigia: L’eleganza in cucina

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