Fuoco e fiamme nelle principali città venezuelane

di Francesca

A Valencia si è sparato per tutta la notte.
Le foto che vi allego sono devastanti,fuoco e fiamme ovunque.

Il popolo dimostra di saper resistere, di voler lottare senza farsi intimorire da quello che sta accadendo.

Lo fa restando nelle strade, chiedendo che i suoi diritti vengano ascoltati.

Lo fa per un Paese migliore e soprattutto continua a farlo da ormai otto giorni a mani nude, senza niente con cui difendersi.

Senza potersi proteggere nè poter evitare la pioggia di proiettili da parte dei militari.

Qualcuno si costruisce rudimentali maschere antigas per proteggersi come può dalla valanga di gas lacrimogeni scaduti che i militari lanciano loro anche da balconi e terrazze.

La notte in Venezuela è ancora lunga, avremo notizie aggiornate solo dopo le nostre 14:00.

Molti sono ancora svegli e cercano come possono di avere notizie rispetto a quanto accade. Il solo canale che i venezuelani possono guardare e che non trasmette unicamente programmi di cucina e sfilate di moda è CNN Español.

Non si ha un bilancio preciso delle vittime, ma si ipotizza che i feriti siano moltissimi e che purtroppo ci siano state anche alcune morti.

Intanto parte della stampa italiana continua a raccontare quanto sta succedendo come una serie di sommosse antichaviste da parte di qualche studente. La nostra Miss Turismo, per esempio, sarebbe morta per un proiettile in testa durante una protesta chavista.

Come ho scritto questa mattina sulla mia pagina Facebook sarebbe bello poter regalare qualche giorno a Valencia a questi giornalisti ottimisti e sbrigativi.

Speriamo in bene. Come mi ha scritto pochi minuti fa un amico da là questa non è una guerra ma un genocidio. Quando si spara addosso a gente disarmata no, in effetti non è guerra.

 

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