Alas para Venezuela – scopri come aiutare anche tu il Venezuela!

di Francesca

Qualche anno fa, quando iniziai, ancora sola, a pubblicare i primissimi post su questo blog, la situazione in Venezuela non era ancora chiara a molti.

Intorno a me percepivo molta incredulità e c’era ancora chi insultava, smentiva, offendeva, con la volontà di sbugiardare ad ogni costo quello che cercavo di far sapere: in Venezuela, da un pezzo ormai, c’era una dittatura e le cose stavano andando a rotoli.

Per fortuna non restai sola nemmeno un minuto e, quasi da subito, il mio cammino solitario si trasformò in un percorso di gruppo, durante il quale ogni giorno si aggiungevano nuovi compagni di viaggio.

Da lì a pochissimo, infatti, avrei incontrato Odilia, Cono, Maria Cristina, Valderis, Domenico, Mercedes, Mariagracia, Andres, Maria, Paula, Claudio, Maria, Etta, Mayra, Betty, Andrea, Gaetano, la Nana, Isabella, Griselda, Mela, Alberto, Anna e tanti, tantissimi, altri amici venezuelani (e non), mossi dal mio stesso bisogno disperato di far sapere cosa stesse accadendo al nostro paese, come la gente morisse di stenti, quante ingiustizie dovesse sopportare il popolo.

Di anni, da allora, ne sono trascorsi molti.

Vorrei tanto poter parlare di lieto fine, ma come sapete, non posso farlo.

In Venezuela oggi è l’inferno e la situazione peggiora di minuto in minuto.

Con il tempo abbiamo allentato con la comunicazione di notizie sul blog.

Non per mancanza di voglia o tempo, sia chiaro.

Per Odilia, Cono e per me il nostro paese in ginocchio rappresenta un grandissimo dolore e sarà sempre e per sempre una priorità parlarne.

Soltanto, come credo sia stato naturale, quando ci siamo accorti che, seppur a fatica e con molta calma, i media europei iniziavano finalmente a dare il giusto nome e risalto alle cose e a definire dittatura il governo di Nicolas Maduro, abbiamo in qualche modo tirato i remi in barca, come se finalmente ci potessimo riposare, dopo mesi difficili e compulsivi, in cui eravamo stati pochissimi a far circolare le notizie.

Ph. Alexandre Debieve

Oggi il mondo ha aperto gli occhi ed è al corrente di tutto.

Oggi è innegabile che in Venezuela la gente muoia di fame.

Oggi persino quei 4 farabutti che chiamavano turismo a Margarita non riescono più a nascondersi dietro un dito (se vi foste “persi” gli amabili commenti a quel mio post, tornate sull’articolo “incriminato” CLICCANDO QUI).

Oggi tutto è finito e noi, in qualche modo, viviamo questo doloroso esilio forzato, ancora più consapevoli di allora.

Oggi, probabilmente, non serve nemmeno più collegarci qui a qualsiasi ora del giorno e della notte per riportare ogni comunicazione in tempo reale, arrivata da oltreoceano, nonostante la censura.

Oggi, anche in Italia, abbiamo bravissimi giornalisti che raccontano la verità.

Ma una cosa dobbiamo e possiamo ancora farla: aiutare.

SOSTENIAMO IL POPOLO VENEZUELANO

Possiamo (e dobbiamo) aiutare chi, meno fortunato di noi, in Venezuela ci è rimasto ed è costretto a viverci nonostante tutto.

In condizioni terribili, senza alcuna certezza.

In un paese che muore di fame e che diventa, giorno dopo giorno, sempre più cattivo, violento e feroce. In un luogo dove persino il mare e il cielo, una volta incredibilmente blu, si tingono ogni giorno di sangue e di dolore.

In Venezuela, dove una volta avevamo il petrolio, oggi si muore di fame, non si trovano cibo né farmaci.

Ma anche per aiutare, lo abbiamo capito con l’esperienza, bisogna conoscere quale strada percorrere. Siamo nella condizione di aiutare il nostro popolo e, considerato che molte persone mi chiedono frequentemente come farlo, ho pensato di scrivere questo post proprio per spiegarvi tutto e per chiedervi aiuto.

Ph. Dawid Zawila

ALI per Venezuela. “ALAS para Venezuela. Juntos para ayudar”

ASSOCIAZIONE LATINOAMERICANA IN ITALIA – A.L.I. – ONLUS

L’Associazione Latinoamericana in Italia (A.L.I.) è stata costituita nel febbraio del 2004 a Sulmona (AQ), per volontà di un gruppo di italo-venezuelani desiderosi di condividere, attraverso attività culturali e artistiche, il loro bagaglio di esperienze di vita e di solidarietà colmato durante il loro percorso di emigranti nelle terre dell’America Latina.

Ad inizio del 2016, l’Associazione ha istituito il progetto ALI per Venezuela, aderendo al Programa de Ayuda Humanitaria para Venezuela Inc. (P.A.H.P.V. Inc.), organizzazione non governativa, con sede a Miami, per far fronte alla grave emergenza sanitaria che aveva colpito il Paese, dedicandosi alla raccolta e spedizione di medicinali e presidi sanitari.

Il P.A.H.P.V. riceve le donazioni che arrivano da tutto il mondo e le spedisce gratuitamente in Venezuela, dove vengono distribuite alla rete Caritas su tutto il territorio, agli ospedali, alle associazioni di volontariato e altre istituzioni sanitarie.

Il Progetto è stato avviato dal dottor Edoardo Leombruni, presidente di A.L.I. e coordinatore del P.A.H.P.V. Inc. Italia e dal signor Lorenzino Cavallin con l’istituzione dei due primi centri di raccolta a Sulmona (L’Aquila) ed a Bassano del Grappa (Vicenza).

Da allora se ne sono aggiunti altri venticinque, in diverse località italiane, gestiti da oltre 120 volontari, sia italo-venezuelani sia venezuelani costretti ad abbandonare il Venezuela e che non sono rimasti insensibili alla disperata condizione dei connazionali rimasti.

La crisi umanitaria del Venezuela si sta aggravando sempre di più e A.L.I. Onlus deve allargare la rete di raccolta per reperire maggiori quantitativi di aiuti sanitari.

Fino al primo semestre del 2017 ne sono stati spediti oltre 5.500 kg, grazie alla generosità e fiducia del Banco Farmaceutico, del Centro Missionario di Firenze, de Le Medicine Onlus di Grottaferrata, del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo di Forlì, delle Caritas diocesane, nonché della Caritas Nazionale; senza contare le donazioni personali di tanti cittadini ben informati della situazione da parte della sempre più crescente comunità venezuelana in Italia e il lavoro di instancabili volontari.

La maggior difficoltà è sostenere l’alto costo della spedizione e, pertanto, reperire contributi.

Il Progetto ALI PER VENEZUELA ha garantito un ciclo di terapia a molti malati cronici, risollevando intere famiglie da sofferenza e preoccupazione.

La salute è un diritto, vivere la malattia in modo dignitoso e, purtroppo, anche morire in modo dignitoso deve essere garantito ovunque, bussando a tutte le porte e noi di ALI ONLUS lo stiamo facendo.

Esistono due modalità per aiutare il Venezuela tramite questa associazione:

– attraverso la raccolta di medicine (anche già iniziate ma non scadute – data di scadenza minima: non inferiore a 4 mesi dalla raccolta)
– attraverso una donazione finalizzata alla spedizione delle medicine.

Per assicurare l’identificazione delle donazioni fatte per la spedizione delle medicine che saranno raccolte a Milano è importante che nella casuale si metta sempre alla fine il RIF MI2.

La salute è un diritto, vivere la malattia in modo dignitoso e, purtroppo, anche morire in modo dignitoso deve essere garantito ovunque, bussando a tutte le porte e noi di ALI ONLUS lo stiamo facendo.

Esistono due modalità per aiutare il Venezuela tramite questa associazione:

– attraverso la raccolta di medicine (anche già iniziate ma non scadute – data di scadenza minima: non inferiore a 4 mesi dalla raccolta)
– attraverso una donazione finalizzata alla spedizione delle medicine.

Per assicurare l’identificazione delle donazioni fatte per la spedizione delle medicine che saranno raccolte a Milano è importante che nella casuale si metta sempre alla fine il RIF MI2.

Il processo funziona così:

– Si raccolgono le medicine.

– Le medicine si catalogano in un programma che l’associazione fornisce, questo perchè per mandare le medicine è necessario che ogni scatola che parte sia catalogata in modo preciso e dettagliato.

– Quando le scatole sono pronte si spediscono con SDA Courier ( per fronteggiare queste spese è necessario raccogliere delle donazioni) a Miami dove l’associazione ha un contatto che si occupa di ritirarle e mandarle in Venezuela attraverso un canale umanitario che alla fine arriva principalmente a due ospedali (San Juan de Dios, Padre Machado), Caritas Venezuela, Pompieri, etc.

Al di là che possiate o meno fare una donazione, quello che vi chiedo è di poter raccogliere i medicinali.

Mi rendo disponibile, come solitamente faccio con l’associazione Pane Quotidiano, a raccogliere presso casa mia a Milano i farmaci

Se invece riuscirete a contribuire con un bonifico bancario, l’associazione vi invierà una ricevuta che potrà essere utilizzata per usufruire dei benefici fiscali. Se tutto va bene tra poco tempo sarà possibile anche donare tramite PayPal.

Il nostro paese sta morendo. Aiutateci, per favore. Anche voi potete fare moltissimo.

Grazie sin da ora per quello che potrete fare!

CLICCANDO QUI avrete la lista di tutti i centri di raccolta di medicinali in Italia.

CLICCANDO QUI trovate coordinate e istruzioni per offrire all’associazione un contributo economico.

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