Lettera di un argentino a Maradona

di Francesca

La settimana scorsa un argentino ha scritto una lettera a Diego Armando Maradona, in risposta alle affermazioni offensive ed irriverenti dell’ex calciatore verso il popolo venezuelano.

Ciao Diego,
Sono argentino e da 14 anni vivo a Miami. Ho lasciato l’Argentina nel 2000 perchè sentivo che lì i miei sogni non si sarebbero mai potuti realizzare.

Mi ha dato un grande dolore, però, lasciare i miei genitori che erano grandi e i miei nipoti che mi amavano….non sono poi potuto tornare per cinque anni, perdendomi inevitabilmente parte della storia della mia famiglia.

Tuttavia la mia meravigliosa Argentina era con me, nella mia anima. Lontano da lei ho iniziato ad amare il tango, il mate in una casa, ad essere orgoglioso della nostra carne, della bella Buenos Aires e del nostro glamour europeo.

Quando arrivai a Miami, molti mi dicevano: “qui gli argentini non sono graditi, non andrai da nessuna parte con quell’accento, il capelli lunghi e il tuo modo di essere”.

Essere argentino vuol dire molte cose nel mondo, ma ci sono anche gli elogi, l’orgoglio, Carlos Gardel, Evita Perón, Juan Manuel Fangio, Pugliese, Jorge Luis Borges, Sandro, Facundo Cabral, Charly García, Papa Francisco e in un momento della nostra storia ci sei stato anche TU…

C’è stato un tempo in cui dire Maradona era come dire Argentina, in tutto il pianeta. Esattamente come dire Argentina significava Maradona.

Te lo ricordi?
Ti chiamavano “El Pibe de Oro”, eri un dio, eri ovunque e con le tue gambe hai regalato magia ed emozioni a tutti gli argentini.

Ma la verità è che no, non eri affatto Dio.
Mai lo sei stato. Mai.

Eri un argentino, un buon giocatore di calcio finchè le droghe e le tue scelte ti hanno allontanato da quanto di buono eri riuscito a fare fino ad allora e anche dal campo di calcio.

Sí, Maradona sei stato allontanato dal mondo del calcio negli USA per essere risultato positivo al dopping, ma anche oggi sei uscito dal campo, ma non sportivo, quello della vita, non fai più parte delle cose che rendono orgogliosi noi argentini, non rientri più nei nostri idoli ed eroi.

Maradona non ci sei accanto a quelle che oggi sono le personalità di rilievo per noi argentini. Non sei lì con Gardel o Borges, nè con Messi o Campanella, vincitore di un Oscar.
Il Nostro Maradona Mondiale è scomparso per sempre molti anni fa, uscendo anche dai nostri cuori e oggi ti siamo persino indifferenti.

Forse resta solo un pò di dispiacere per averti visto cadere in un abisso di oscurità e averti visto precipitare in una condizione in cui nessun grande sportivo dovrebbe mai ritrovarsi.

Accettalo, sei un fallito, sei pieno di odio e risentimento verso te stesso e la tua pazzia, la tua miseria.

Maradona, povero sei nato e povero morirai, ma intendo povero d’animo e di spirito, di mente e anche fisicamente per via di tutte le droghe che hai assunto.

Molte volte non si può uscire dall’ignoranza e dalla mediocrità, nemmeno con il successo o con i soldi. Così non sai nulla della vera situazione dei cubani e conosci ancor meno la disgrazia che ha investito il popolo venezuelano.

Diego Armando, sei un mediocre, perchè sei rimasto in mezzo al campo facendoti un sacco di auto goal. Oggi per gli argentini sei solo un povero ignorante, della vita, della storia e dei fatti contemporanei che si verificano nel mondo.

La sola cosa che puoi controllare Diego sono il circo di donne interessate o i dittatori con cui ti sei prostituito negli anni.

Maradona, sono molti anni che dici bugie e ti senti un dio, ma il mondo ride di te, della tua natura tarata, di te pieno di cocaina a la Habana, ubriacandoti con il tuo amico Castro, delle tue orge con cani e porci, uomini e donne, ad appoggiare governi comunisti tirannici e violenti e ricevendo denaro sporco da parte di governi abusivi, denaro che appartiene al popolo venezuelano.

Denaro che porta in sè la maledizione del sangue innocente della gioventù venezuelana morta per riprendersi in mano la propria libertà e la propria dignità.

E il fatto che ti abbiano dato soldi per dire che sei un “soldato di Maduro”dimostra che sei un codardo, non sei nemmeno un uomo.

Per molti argentini nel mondo Maradona oggi è solo schifo e tristezza.

Viene voglia di chiedere scusa per essere argentini. Che Dio abbia misericordia di te e del tuo disgraziato ego.
È molto tempo ormai che molesti e ferisci il prossimo con le tue parole e i tuoi giudizi cinici.

I tuoi giorni di gloria resteranno solo in un vecchio video di YouTube dei mondiali dell’86. Quel Maradona, quel grande giocatore, per tutti noi è morto da un pezzo.

Come argentino a Miami, ho imparato proprio in questa città a rispettare il dolore di tutti i paesi dell’ America. Chiedo scusa a tutti i venezuelani per le tue parole e per i soldi che hai sottratto loro per utilizzarlo in droghe e donne.

Chiedo scusa al mondo al tuo posto, al posto di chi ha tante volte usato i colori della mia bandiera per distruggere e denigrare.

Molte grazie e mille scuse al popolo venezuelano.

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