#QVCNextLab – LIL – i gioielli passepartout da indossare tutti i giorni

di Francesca

Siamo arrivati alla NONA delle 12 interviste realizzate insieme alle giovani imprenditrici che hanno aderito al programma formativo QVC NEXT LAB organizzato da QVC Italia, in collaborazione con The european House Ambrosetti.

Oggi parleremo di LIL e della sua fondatrice Veronica Varetta, classe 1992, che nel 2014 ha creato questa splendida linea di gioielli in metallo prezioso da indossare tutti i giorni, come fossero un tatuaggio.

Quando le domando quale sia stato il percorso che l’ha portata alla creazione di LIL, Veronica mi spiega che LIL è nata dalla sua “voglia di fare” e da una necessità personale.

Veronica, infatti, non trovava sul mercato dei gioielli in metallo prezioso che rispecchiassero il design che aveva in mente. E sappiamo bene quanto sia fondamentale per noi donne, ritrovarci in quello che indossiamo.

Veronica, così, inizia a fare qualche semplice e lineare schizzetto e ad avvicinarsi in modo progressivo allo studio del mondo orafo. Trova un piccolo laboratorio orafo dalle parti di Via Torino che inizia a creare i primi 3 design, linee molto semplici ed essenziali che rispecchiavano l’idea di creare dei gioielli passepartout, da portare tutti i giorni.

Che bella storia, Veronica. Raccontami quali sono stati i primi passi compiuti per far conoscere le tue creazioni.

V: All’inizio piccole vendite tra amiche, sempre attenta ai feedback delle prime clienti, fedelissime.

Successivamente ho lavorato alla creazione di una brand identity molto chiara che si rispecchiasse anche sui social media.

Finora hai incontrato delle difficoltà? Se sì quali?

V: Le difficoltà sono tante ma ci sono anche piccole soddisfazioni. Il mondo orafo è un circuito molto chiuso. Sicuramente una delle maggiori difficoltà è stata riuscire a trovare fornitori e orafi disposti a lavorare con una realtà piccola come quella di LIL.

Quali partner potrebbero sostenere il tuo progetto secondo te?

V: Non saprei, penso dei partner che credano nell’imprenditoria femminile e nello sviluppo di piccole realtà con un grosso potenziale.

Di cosa avresti bisogno adesso per compiere il passo successivo?

V: di una collaboratrice con tanta voglia di compiere insieme i prossimi passi, che mi sostenga dal punto di vista sia commerciale che di gestione comunicazione e marketing.

Che risultati senti di aver ottenuto finora?

V: Ogni volta che qualcuno riconosce il marchio LIL o acquista online per me è una piccola conquista. Le vendite e il circuito delle LILgirls sono aumentati da quando 9 mesi fa ho deciso di concentrarmi full time su LIL e non avrei potuto prendere decisione migliore.

Come sei arrivata a conoscere il programma formativo realizzato da QVC Italia e Ambrosetti?

V: una cara amica me ne ha parlato e ho subito provato a fare application. Una bellissima esperienza che non dimenticherò mai.

Che apporto ha dato alla tua realtà o al tuo spirito imprenditoriale questo percorso?
V: mi ha aiutato a definire meglio i miei obiettivi nel lungo termine e a pensare in grande. Infine le realtà che abbiamo avuto modo di conoscere a Tel Aviv sono state un arricchimento enorme, anche se abbiamo ancora tanto da imparare…

Che valore aggiunto pensi ti abbia dato il nostro viaggio in Israele?
V: Penso di essere tornata con tanta voglia di fare e di non arrendermi mai di fronte alle difficoltà. Ascoltare l’esperienza di cosí tante start-up mi ha arricchita moltissimo.

Ti vedi proiettata in una realtà italiana o estera?
V: I gioielli LIL rimarranno fatti a mano in Italia ma la mentalità è sicuramente estera.

Che consiglio daresti a chi oggi vuole creare una start up?
V: Buttati se credi nel tuo progetto, ma prova a piccoli passi capendo cosa funziona e non funziona.

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