Giorno 12 – F3 – Io amo il venerdì

di Francesca

Sono ripetitiva, ve lo dico sempre che amo il venerdì!

Stamattina mi sono svegliata con la luna storta. Avevo intenzione di andare in palestra giusto per fare un po’ di sauna e bagno turco di prima mattina ma poi mi sono ricordata una lista infinita di cose da fare e ho tergiversato, finché è stato troppo tardi per andarci. Oltretutto ieri sera, rileggendo il libro della Pomroy, mi sono soffermata maggiormente sul capitolo dedicato all’attività fisica.  L’autrice sottolinea più volte quanto sia necessario attenersi agli allenamenti indicati, perché hanno tutti un senso, solo se vincolati alla fase della dieta in cui ci troviamo.

Lei consiglia vivamente di non sgarrare, anzi spiega che facendo diversamente da quanto raccomanda, ovvero allenamento aerobico intenso in fase 1 (basta 1 solo giorno dei due), allenamento anaerobico (pesi) con carichi elevati e numero di ripetizioni ridotto in fase 2 (idem come con quello aerobico, basta che sia un solo giorno dei due di fase 2) e in fase 3 yoga, un massaggio, degli esercizi di respirazione o comunque qualsiasi attività possa aiutarci ad allentare lo stress, potremmo persino rallentare i risultati della nostra dieta!

Quindi…. sono molto arrabbiata con me stessa, perché pur essendo in genere una fissata con la palestra, in questo periodo post vacanze, senza aiuti in casa, con le bimbe tra casa, asilo e inserimento e tutto il resto ho trascurato anche l’attività fisica! Ma da lunedì giuro che mi impegno!

In ogni caso, luna storta a parte, mi sono illuminata d’immenso quando, ancora avvolta tra le lenzuola, ho pensato che fosse venerdì e di riflesso…alla mia colazione di oggi! Suona tristissimo ma dopo due giorni proteici persino un bicchiere di latte di mandorla sembra più gustoso di una teglia di pasta al forno.

E così ecco il mio polpelmo, una tazza di latte di mandorla con cannella, in cui ho messo ¼ di tazza di fiocchi di avena e l’ormai irrinunciabile frullato (non centrifugato) fatto con un cetriolo, ghiaccio e un pezzetto di zenzero fresco.

Vi ricordate che la colazione della fase 3 prevede cereali + verdure + proteine e/o grassi + frutta a basso indice glicemico? Nella foto sotto trovate un’alternativa diversa, con pane di grano germogliato (cereali), cetrioli interi, caffè (sempre e solo d’orzo. In alternativa cicoria) e pesca.

Come spuntino ho mangiato ¼ di tazza di mandorle non tostate.

A pranzo invece 170 grammi di salmone affumicato con insalata (proteine + verdure) condito con una meravigliosa e cremosissima guacamole (grassi) appena fatta. Vi ricordo che in fase 3 si reintroducono i grassi “buoni”, ma bisogna come sempre rispettare gli alimenti concessi, la rotazione dei cibi e le quantità. Quindi oggi, domani e domenica, avendo a disposizione i grassi sani ho potuto scegliere tra 3 cucchiai d’olio d’oliva e mezzo avocado. Personalmente adoro il sapore del salmone affumicato con la guacamole, quindi non ho avuto dubbi!.

Infine ho mangiato una tazza di prugne (fresche), che rientrano tra i pochi frutti concessi in fase 3, perché a basso indice glicemico.

Come spuntino pomeridiano non mi andava più la frutta secca (grassi), così ho bevuto un bicchiere di latte di mandorla (proteine) con dentro un cucchiaino di cannella (venezuelana, la migliore!). In fase 3 lo spuntino può essere sia proteico che “grasso”(e/o).

Per cena ero fuori casa, quindi abbiamo optato per un ristorante di pesce.

Ho chiesto subito al ristoratore la possibilità di avere tutto scondito perché, pur essendo in fase 3, avrei preferito condire io a crudo i piatti. E poi, per dirvela tutta, l’olio non mi manca. Come spiega Haylie Pomroy nel suo libro i grassi buoni sono tantissimi e forse, introducendoli comunque con alimenti diversi da quelli che rientravano nella mia precedente routine alimentare, non sento il bisogno di prenderne altri. E poi vi giuro che dopo due settimane del genere ho davvero capito quanto abusassi con i condimenti e quanto sia deleterio ed eccessivo il famoso “giro d’olio” che noi italiani diamo con generosità su qualsiasi pietanza. Io ero, per intenderci, una di quelle che in pizzeria chiedeva l’olio piccante, o quella che ne metteva sempre a badilate sulle verdure. Credevo che fosse impossibile mangiare in modo saporito con poco (o niente) olio, esattamente come pensavo fosse impossibile cucinare cose commestibili facendone a meno. Ed invece eccomi qui, anche quando posso usarlo non ne abuso e poi ho scoperto un sacco di ricette stuzzicanti e gustose che non ne prevedono l’impiego.

Ma torniamo alla mia cena di questa sera. Dovendo consumare almeno 170 grammi di pesce ho preso antipasto e secondo con contorno. Come antipasto dei gamberi al vapore serviti con insalata di carciofi (finalmente concessi in fase 3), come secondo un pesce al sale che ho condito con un po’ di olio e tantissimo limone. Di contorno ho chiesto delle verdure grigliate (melanzane, zucchine e pomodori), assicurandomi (che rompipalle sono diventata senza il cioccolato) che la piastra non fosse unta e che me le portassero scondite. In fase 3 a cena i cereali e gli amidi sono indicati come facoltativi, quindi non essendo a casa e non avendo certo la possibilità di ordinare quelli concessi (grano germogliato, orzo, quinoa, riso venere o riso selvatico) ho lasciato perdere!

E ora vi saluto perché domani mi aspetta una toccata e fuga in Spagna! Domenica sera o lunedì al più tardi vi farò sapere come me la sarò cavata tra tapas, paella e sangria… guardare ma non toccare, insomma!

Che tristezza… e sì che la cucina spagnola è in assoluto una di quelle che amo di più!

Buon fine settimana!

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