M C Machado a Diosdado Cabello: “Signor Cabello, rileggiti la Costituzione, io sono e resto una deputata eletta dal popolo!”

di Francesca

Mi ero ripromessa di dedicarmi proprio stasera a tutta la diatriba Diosdado Cabello – María Corina Machado, quando la mia amica Odilia mi ha anticipata raccontando in modo perfetto i fatti delle ultime ore sulla sua pagina Facebook.

Considerato che spiegano perfettamente quello che è accaduto e che si sta verificando, non faccio altro che riportarvi le sue parole:

《Un paio di sere fa raccontai che Maria Corina Machado, deputata dell’Assemblea Nazionale, era stata trattenuta (apparentemente in arresto) all’aeroporto internazionale di Maiquetía al suo rientro da Washington.

La deputata si era recata negli USA, gentilmente invitata dall’Ambasciatore di Panamá alla OEA (OAS), alla Sessione Permanente di questo organismo che si sarebbe tenuta venerdì scorso, per dare voce all’opposizione venezuelana davanti a tutti i paesi d’America, nel raccontare i fatti gravissimi che stanno accadendo attualmente in Venezuela.

Nella sua condizione di deputata dell’Assemblea Nazionale ELETTA DAL POPOLO, naturalmente Maria Corina Machado gode d’immunità parlamentaria, ma appena appreso del suo imminente viaggio a Washington per assistere e partecipare alla riunione dell’OEA, la seconda carica dello stato, il presidente dell’Assemblea Nazionale Diosdado Cabello, si era dato subito al compito di elaborare una lista quasi interminabile di capi d’imputazione (i soliti che ormai conosciamo a memoria perchè oltretutto i dittatori, è risaputo, non godono di molta fantasia), che costituisse un motivo sufficiente per destituire la Machado dalla sua carica di deputata prima, e per toglierle l’immunità parlamentare che fino ad ora l’aveva protetta da un destino simile a quello di Leopoldo Lòpez (leader di Voluntad Popular, oggi prigioniero politico detenuto in isolamento nel carcere di Ramo Verde).

La Machado era quindi stata alla Sessione Permanente, aveva subito il boicottaggio che tutti aspettavamo, dall’Ambasciatore del Venezuela di fronte a quell’organismo, Roy Chaderton, e nonostante i vari abotaggi, le cospirazioni, i silenzi complici dei paesi che vendono il loro silenzio e la loro indifferenza in cambio del nostro petrolio, Maria Corina era riuscita a catalizzare l’interesse dei media e dell’opinione pubblica sulla tragedia venezuelana, anche grazie al polverone che si era alzato con tutti gli sforzi per estrometterla dal summit.

Durante le interviste che le hanno fatto con l’occasione, Maria Corina Machado ha informato i mezzi di comunicazione sui rischi che lei stessa avrebbe corso allo stato attuale, al suo rientro in patria.

Sapeva bene che sarebbe stata perseguitata dal regime, che avrebbe tentato di toglierle la protezione dell’immunità.

“Non so cosa mi aspetta al mio rientro in Venezuela, ma so esattamente quale sia il mio dovere ora”, aveva detto.

Non è una mossa automatica, quella di destituire un parlamentare eletto dal popolo.

Esiste un iter particolare da seguire, e questo richiede tempo e soprattutto lo svolgimento di un processo di merito, dove si deve dare al parlamentare la possibilità di diffendersi dai capi d’imputazione a egli/ella mossi.

Ebbene: questo iter è stato eliminato da Diosdado Cabello ARBITRARIAMENTE e al rientro in suolo venezuelano della Machado, era già pronto l’ordine d’arresto confezionato e pensato con cura per lei.

Quella sera raccontai che venne trattenuta in una stanza per oltre un’ora e mezza e poi rilasciata.

In quelle ore trapelò un’indiscrezione che indicai qui, ma che sul momento non avevo potuto confermare, ma che ora è diventata una notizia ufficiale: Maria Corina Machado è stata nominata AMBASCIATRICE ALTERNA davanti all’ OEA dal Presidente Panamense Ricardo Martinelli e come tale gode d’immunità internazionale come funzionaria diplomatica.

La sera del suo rientro, questa fu la carta che le permise di essere messa in libertà dopo quell’ora e mezza di illegittima detenzione in aeroporto.

Naturalmente, potete immaginarvi la furia che in queste ore investe Maduro e Cabello che, neri di rabbia, stanno muovendo mari e monti per punirla e farle pagare quella mossa inaspettata.

La destituzione di Maria Corina Machado dal ruolo di Deputata dell’Assemblea Nazionale, è stata proprio in queste ultime ore ufficializzata ancora di più, con la nuova accusa da parte del Governo in merito al fatto che la deputata avrebbe violato diverse leggi come, per esempio, l’accettazione di un ruolo diplomatico conferito da un’altra nazione e la partecipazione a una sessione della OEA.

Dal canto suo, la Machado dice: “Sarò deputata finchè il popolo desideri che io lo sia”, mentre Diosdado Cabello afferma che sarà “Vietato definitivamente l’ingresso alla cittadina Machado all’Assemblea Nazionale. Non avrà accesso alla Assemblea perchè non è deputada, smetterà di percepire il suo stipendio perchè non è deputada”.

Nel frattempo, Maria Corina è volata a Lima per partecipare al Seminario Internazionale per la Libertà, patrocinato dallo scrittore Mario Vargas Llosa.
Vedremo cosa succederà al suo rientro in Patria》.

Ringraziando Odilia per questa analisi e per aver sintetizzato quanto accaduto tra la nostra valorosa deputata e quel venduto di Diosdado Cabello.

Notiamo che la Machado non ha effettivamente nessuna intenzione di fermare il meccanismo che ha saputo mettere in atto.

Intanto su Twitter la deputata scrive: “Consiglio a Cabello di andarsi a leggere la Costituzione e il regolamento parlamentare perchè non può decostituirmi dal mio ruolo di deputata eletta dal popolo. Io ero e resto una deputata parlamentare”.

Come ci racconta Odilia il premio Nobel della letteratura peruviano Mario Vargas Llosa ha inaugurato oggi a Lima il seminario internazionale “América Latina: Opportunità e sfide”, offrendo al Venezuela, attraverso la voce della nostra María Corina Machado, un’occasione per raccontare ancora qualcosa sulla crisi sociale e politica che investe il paese.

 

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