Beata ignoranza!

di Francesca

Il mondo è bello perché vario e, chiaramente, ognuno ha le proprie idee.

Ciò non toglie che non bisognerebbe parlare di cose che non si conoscono bene e fino in fondo e, mettersi a discutere con una venezuelana arrabbiata sul “democratico Chavez” è una forma di masochismo.

Oggi la mia giornata è iniziata con una corsa in taxi parecchio nervosa, con un tassista completamente all’oscuro sulla situazione venezuelana ma saccente a tal punto da affermare che, in occasione di un suo viaggio in Venezuela, aveva trovato “disdicevole l’impronta troppo americana che per fortuna Chavez ha eliminato”.

Lo avrei strozzato con le mie mani!

Chissà se a queste conclusioni c’è arrivato facendo l’alba in qualche locale di Margarita in occasione di un bel soggiorno di una settimana da vero turista sull’isola (magari con i miei amichetti del “mollo tutto” e “a Margarita non succede mai nulla”) o guardando un documentario su Los Roques o sulle popolazioni indigene del paese.

Chissà perché ancora mi meraviglio!

D’altronde c’è ancora così tanta gente che custodisce gelosamente il poster di Che Guevara nella cameretta di quando era piccolo e crede in lui e in quella bestia di Fidel Castro trovando persino Cuba “magica, incantevole e fatta di cubani felici” invece di rendersi conto della decadenza, della schiavitù e della sedazione totale in cui vivono oggi i cubani (la stessa fine che stiamo facendo noi grazie alla dittatura socialista).

La stessa gente che non sa nemmeno cosa fosse il Venezuela e si erge contro gli Stati Uniti per sentito dire, pensando ai venezuelani come uomini e donne con il gonnellino di paglia, l’osso nel naso e la frutta in testa (maledetto documentario sulle popolazioni indigene), senza nemmeno immaginare quanto cavolo ci piacesse la nostra natura ibrida tra caraibi e USA!

La mia amica Maria Cristina mi ha giustamente suggerito di girare per Milano con i dati statistici alla mano, del prima e dopo Chávez, come, ad esempio, quelli pubblicati su Facebook proprio in questi giorni dal combattivo Cosmo de La Fuente.

Eccoli di seguito:

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A tal proposito copio/incollo anche lo stato Facebook di Cosmo:

LEGGERE LE TRE SCHEDE PER CONOSCERE LA VERITA’
Gli ultimi ingenui e i finti socialisti che ancora credono nell’operato di Chávez (prima) e di Maduro (adesso) dovrebbero soltanto informarsi un tanto.
Mi rivolgo a quei pochi ormai, giornalisti che fingono di non sapere, a quei filosofi che tanto profondi non dimostrano di essere. Il racconto di Chavez è un bel racconto, ma tale resta..
Bisogna accettare la verità. Il mito si smitizza.
Il Chavismo ha lavorato solo per una setta dirigenziale e ha portato alla fine un Paese.
Nelle schede foto (sono 3) potrete apprezzare il cambiamento durante il periodo del tiranno Chavez, oggi ulteriormente peggiorato con il buffone di Maduro. Fallimento sociale, economico, culturale.
Le duela a quien le duela, esto fue Chavez.
Unidad de Investigación RunRun.es.- En el libro “Del Pacto de Punto Fijo al pacto de La Habana” de José Curiel, vale la pena destacar algunas de las diferencias substanciales que en diversas materias vivió Venezuela en la era antes de Chávez y su comparación con el “legado histórico, heroico y galáctico” del fallecido Presidente.
El libro nace con “la intención de comparar dos modelos de país, pensando en el futuro con un vistazo en el pasado”, según Asdrúbal Aguiar, quien realizó el prólogo de la publicación.
La comparación la hemos hecho con especial énfasis en tres áreas: la economía, la agricultura y la creación de obras públicas.
#Vattimo #Minà
#VenezuelaLibre
#cosmodelafuente 

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